Hands in the sea: ritorna il classico scontro tra Roma e Cartagine
di Alberto “Doc”
L’entusiasmo con cui è partita la nuova rubrica per titoli da due giocatori, Cherry Games, ed il felice consenso che è riuscita a conseguire mi hanno spinto a curiosare fra le novità che il mercato ci potrà proporre per questo 2015 nell’ambito dei giochi 1vs1. E dal consueto Kickstarter ho trovato qualche spunto interessante con cui soddisfare la mia curiosità come ad esempio Hands in the sea, progetto pienamente finanziato della Knight Works che ci porta in una delle tipiche ambientazioni dell’impero romano, quella delle guerre puniche.
E precisamente quella che ci fa rivivere è la prima delle tre guerre che vide come protagonisti romani e cartaginesi che ebbe come principale palcoscenico il mar Mediterraneo. I giocatori si armeranno di un loro mazzo di carte iniziale e unico che consentirà loro di svolgere svariati tipi di azione come ad esempio eseguire movimenti navali, combattere, colonizzare. Ma chiaramente trattandosi di un deck-building, il gioco permette di migliorare il proprio mazzo acquistando carte uniche della propria fazione o carte comuni a cui possono avere accesso entrambi i giocatori. Una terza tipologia di carte, le carte strategia, possono essere possedute dai giocatori per acquisire ulteriori vantaggi ma non più di una per volta.
Una partita a Hand in the Sea dura svariati turni per un massimo di dodici. Durante ogni turno i giocatori svolgono fino ad un massimo di due azioni, risolvono gli eventi casuali, ottengono le loro rendite e calcolano i punti vittoria conseguiti. I punti vittoria però non sono l’unica modalità per vincere la partita. E’ infatti possibile conquistare la capitale avversaria e far terminare il gioco prima del tempo.
Gli autori dichiarano esplicitamente di essersi ispirati a Few Acres of Snow quando hanno sviluppato il loro progetto indicando di aver voluto inserire ultieriori elementi di gioco come battaglie navali, assedi, mercenari, carte strategia, eventi casuali corruzione e bonus tattici. Davvero molte opzioni per un titolo che vedrà i giocatori impegnati fra i 90 e i 150 minuti di partita. Non è quindi il solito deck-building veloce a cui potremmo pensare. Qui si è voluto portare molta sostanza. Quello che sarà da capire è se questa sostanza sia effettivamente un miglioramento per il gioco. A volte si tente ad arricchire un base molto funzionale ma non è detto che questo poi renda al meglio. Il rischio di appesantimento o lungaggini a dispetto del divertimento in questi tipi di operazioni è sempre dietro l’angolo.
Il progetto ormai a due giorni dal suo termine sta conseguendo un buon successo e sarà quindi messo in produzione. Appassionati di Storia e di giochi da due (si Renberche sto parlando con te), non mancate di seguirlo.
Messo sotto il radar, anche se Pochi Acri di Neve non mi aveva entusiasmato. Questo sicuramente ha dalla sua l’ambientazione che mi è più congeniale..lo terrò d’occhio!
Ricorda antike duellum, vedremo se sara’ migliore…