Colonialism: Queen games ci riporta all’epoca dell’imperialismo
di Alberto “Doc”
Quando sono incappato in Colonialism ho avuto un de ja vu (si scriverà così? mai imparato il francese… ;) ) non appena ho visto l’immagine della scatola e ne ho capito il tema, ovvero ho pensato ad Endeavor, un gioco del 2009 che mi era piaciuto parecchio e così ho voluto saperne di più a riguardo. Ecco quindi come ce lo descrive la presentazione nel regolamento targata Queen Games.
Colonialism è un gioco ambientanto nell’epoca dell’imperialismo del diciannovesimo secolo. I giocatori nei panni di potenze coloniali si scontrano per conseguire influenza nelle zone non industrializzate del mondo e per le risorse che l’influenza permette di conseguire.
Una partita consiste di tre turni che ripetono una sequenza di fasi azione (FA) e fasi colonizzazione (FC) nel seguente ordine: FA FA FC FA FA FC e Fine Turno.
Nella fase azione i giocatori possono scegliere di pescare carte influenza da aggiungere alla propria mano, di muovere una delle proprie navi sulla plancia di gioco, di giocare una carta influenza dalla propria mano o di esplorare una regione piazzando un proprio segnalino influenza al suo interno. In aggiunta alle azioni del turno è possibile giocare una carta intrigo che esula dal conto delle 4 azioni disponibili ma che costa comunque punti influenza per essere attivata.
Nelle fasi di colonizzazione i giocatori risolvono una serie di azioni che portano al conseguimento di influenza e risorse. Innanzitutto vengono risolte le carte influenza in gioco sulla plancia, poi vengono risolti i conflitti dove sono presenti segnalini di più di un giocatore e alla fine vengono distribuite risorse in base ai segnalini influenza presenti in ogni regione.
La vittoria viene conseguita dal giocatore che ha saputo bilanciare meglio la quantità di tutte le possibili risorse in quanto i punti si conteggiano in base alla risorsa col valore più basso fra tutte quelle conseguite. Così ad esempio se ho conseguito 7 risorse blu, 4 nere e 3 bianche il mio punteggio sarà pari a 3 che è il valore minimo che ho conseguito. Da questo deriva che se ho una risorsa a zero, il mio punteggio sarà pari a zero.
All’inizio dicevo che il gioco mi ricordava Endeavor per tematica e copertina della scatola, ma dopo la lettura del regolamento chiaramente mi sono ricreduto. Il titolo è un gioco di pure maggioranze e controllo del territorio che penso mostrerà tutta la sua freddezza una volta giocato. Il comparto grafico seppure ben curato non aiuta a mitigarne i contorni, forse potrebbero farlo invece le carte intrigo. Per onor di cronaca vi dico che le meccaniche sopra descritte non sono quelle che preferisco se non sono integrate in un sistema di meccaniche più ampio e variegato. Un titolo siffatto perciò mi lascia più di una perplessità. Ma se diversamente da me maggioranze e controllo territorio sono il vostro pane, beh allora tenetelo d’occhio perché potrebbe fare al caso vostro. ;)