GearWorld: The Borderlands – dove cielo e terra si toccano
Di Federico “Kentervin”
GearWorld: The Borderlands è il nuovo gioco di negoziazione, conquista e costruzione edito dalla Fantasy Flight Games.
Si tratta di una riedizione dell’originale Borderlands creato da Bill Eberle, Jack Kittredge e Peter Olotka: il numero di giocatori va da 2 a 4, le regole sono state semplificate e l’ambientazione riscritta, pur mantenendo meccaniche e spirito dell’originale.
Lo scopo del gioco è quello di ottenere il favore del Popolo del Cielo: dopo che il cielo è stato oscurato da nubi tossiche, pochi fortunati si sono trasferiti su città volanti al di sopra delle nuvole, mentre altri si sono rifugiati sottoterra trasferendosi nel Mondo di Sotto.
Nel frattempo, coloro che erano rimasti nelle Terre di Confine assistevano impotenti alla fine del loro mondo.
Ma dopo secoli, gli abitanti del Mondo di Sopra sono tornati: le scorte energetiche delle loro città si stanno esaurendo ed urgono provvedimenti.
In cambio di beni di prima necessità, gli abitanti delle Terre di Confine dovranno costruire per loro tre generatori (denominati Skyworks) in grado di sfruttare l’energia geotermica necessaria al sostentamento delle città volanti.
Inizia quindi una lotta serrata tra le varie tribù per ottenere la riconoscenza del Popolo del Cielo.
Setacciando la Desolazione
Per generazioni le tribù delle Terre di Confine hanno estratto oro, ferro e carbone dalle viscere della terra ed antichi manufatti sono tornati alla luce grazie ai cercatori di tesori che si sono avventurati nelle rovine di città abbandonate.
Sono presenti anche i ranch, dato che i cavalli rappresentano il mezzo primario di trasporto.
Queste 5 risorse sono rappresentate da appositi gettoni che durante il setup vengono piazzati coperti sulle varie regioni della plancia: essi vengono poi girati ad indicare che cosa quel sito produce ed i giocatori, a turno, posizionano le proprie unità.
Sviluppare le Terre di Confine
I giocatori utilizzano le risorse per costruire armi, ponti, navi e battelli, cercando di bilanciarne il consumo: dopotutto lo scopo finale è costruire i tre motori che il Popolo del Cielo ha richiesto.
Le armi ci permetteranno di proteggere i nostri ranch e le nostre miniere, le navi ci daranno il controllo delle coste e i battelli ci consentiranno di trasportare le merci lungo le vie fluviali, senza sottovalutare la possibilità di utilizzare entrambi i vascelli come supporto per le nostre operazioni militari.
I ponti invece ci daranno facile accesso alle isole di Claw, Ironside e Locke, aprendoci nuove vie per lo sfruttamento dei siti di estrazione.
Il trasporto delle merci risulta la chiave del successo, in quanto tutte le risorse necessarie alla costruzione di una nave, ponte o quant’altro devono essere tutte nello stesso luogo.
Diplomazia e conquista
Tramite lo scambio delle merci è possibile ovviare al problema del trasporto: due giocatori possono scambiare un qualsiasi ammontare di risorse, che vengono posizionate in un qualsiasi territorio da essi controllato. Ovviamente non esiste solo il pacifico scambio.
Durante una battaglia è possibile stringere alleanze con altri giocatori: una volta che il territorio è stato conquistato, tutte le risorse e gli eventuali sviluppi presenti su quella regione diventano di proprietà del vincitore.
Una nuova meccanica, assente nella precedente edizione, permette all’attaccante di richiedere il supporto di navi, battelli e cavalli che possono essere successivamente utilizzati per rinforzare il territorio appena conquistato.
Dopo aver vinto una battaglia è possibile eseguire un secondo attacco o un trasporto extra.
GearWorld: The Borderlands è atteso tra marzo e giugno di quest’anno, offre un’interessante mix di conquista, diplomazia e gestione risorse accompagnato dalla solita ricchezza di materiali a cui la Fantasy Flight Games ci ha da tempo abituati.