Rise of the Zombies! – ancora non morti fra cui farsi largo
di Federico “Kentervin”
Rise of the Zombies! ripropone il tema dei Survival Horror, in cui un gruppo di sopravvissuti deve farsi largo tra orde di feroci non-morti, nel tentativo di trovare una via di fuga all’incubo che li circonda.
Nel gioco i personaggi giocheranno carte locazione dalla propria mano andando a creare, lavorando di concerto, un percorso che permetta loro di arrivare all’elicottero che li porterà in salvo.
Collaborare sarà vitale per portare a casa la pelle, visto che un giocatore eliminato si porterà nella tomba anche le proprie, preziosissime carte, diminuendo le possibilità di salvezza del gruppo.
Le carte possono essere utilizzate in svariati modi. Seguendo l’esempio di Escape: The Curse of the Temple, l’autore ha optato per un turno “libero” in cui ogni giocatore gioca e pesca carte in contemporanea con gli altri giocatori.
Sulla carta, questo meccanismo dovrebbe rendere la sensazione di frenesia e di caos, con l’elicottero in procinto di partire.
Sinceramente questo sistema mi sembra estremamente debole, in grado di assicurare al più caos e mal di testa a fine serata.
Già ai tempi di Space Hulk, la sensazione di pressante urgenza era scandita da una semplice clessidra. I marines spaziali avevano un tempo limitato, finito il quale i giochi erano fatti: vivere o morire, chi tergiversa può barrare la seconda opzione.
In tempi più recenti era arrivato Space Dealer e la clessidra era assurta al ruolo di protagonista indiscussa. A volte disturbante, certo, ma sicuramente innovativo.
Ora, con Escape: The Curse of the Temple prima e con Rise of the Zombies! poi, la caciara è diventato l’elemento predominante. Non mi pronuncio su Rise of the Zombies!, ma se al primo togliamo il caos, resta ben poco.
Con questi presupposti, Rise of the Zombies! non parte sotto i migliori auspici. A peggiorare la situazione, a parte frasi ad effetto e qualche schizzo preparatorio, del gioco non v’è traccia alcuna: nessun commento dell’autore sulle meccaniche, sui materiali o quant’altro, nessuna risposta alle domande degli utenti. Rise of the Zombies! sembra più un’idea buttata lì che non un vero e proprio progetto.
Esso incarna al meglio Kickstarter e lo spirito del 90% dei giochi da esso derivati.
Temo dovrò rispolverare uno dei miei vecchi articoli che trattava il fenomeno; nel frattempo vedremo se Rise of the Zombies! si solleverà dalla polvere per infestare i nostri incubi o se rimarrà a riposare in qualche cripta dimenticata.