Madeira: Pearl of the Atlantic a Essen 2013
di Alberto “Doc”
il titolo di Nuno Sentieiro e Paulo Soledade non ha fatto in tempo ad atterrare ad Essen 2012, ma What’s Your Game conferma la sua pubblicazione per il 2013 probabilmente in vista della prossima fiera o chissà, magari anche prima. Sviluppo e playtesting intanto procedono ma per chi non sapesse nulla riguardo, vediamo di spendere due parole in più su questa futura uscita.
In Madeira: Pearl of the Atlantic i giocatori vestono i panni di coloni approdati sull’isola a cui viene affidata un po’ di terra, alcuni uomini e una manciata di risorse con cui tentare di fare fortuna in questo territorio ancora sconosciuto. Dovranno cercare il loro guadagno con il commercio del grano, della canna da zucchero e del vino e acquistando nuove proprietà, ma dovranno anche cercare il benessere dell’isola, contribuendo alla costruzione della cattedrale locale, erigendo edifici utili allo sviluppo del luogo e prevenendo le incursioni dei corsari.
Il gioco si divide in due ere. La prima è principalmente dedicata allo sviluppo delle risorse basilari con cui sopravvivere e avviare le attività produttive, come la colonizzazione, la costruzione di piccoli insediamenti, l’irrigazione delle piantagioni e la raccolta di materie prime per lo sviluppo dei territori produttivi. La seconda invece è più orientata al commercio, a stipulare contratti con i regni d’europa, alla diplomazia per ottenere favori e allo sviluppo dell’isola per aumentare il proprio prestigio in Madeira.
La meccanica è incentrata sul tiro di dado, ed ogni giocatore al proprio turno dovrà decidere quali azioni intraprendere e quali invece concedere agli avversari nel tentativo di creare un motore economico che permetta di svilupparsi senza danneggiare il benessere dell’isola. I soldi sono importanti, ma alla fine saranno i punti vittoria a decretare il vincitore della partita.
Madeira sembra un titolo promettente, che speravo avrebbe fatto capolino sugli scaffali entro la fine dell’anno ma così non sarà. Il tema del gioco ricorda diversi titoli già noti come Coloni di Catan o Puerto Rico, la meccanica invece per quel che si può immaginare sembra piuttosto diversa. L’uso di dadi e il fatto di dover scegliere quale azione faremo noi e quale i nostri avversari mi fa immaginare che le azioni siano stampate sui dadi o che al loro numero corrispondano determinate azioni. Ma staremo a vedere quando sarà presente una bozza di regolamento. Intanto auguriamoci che questa perla dell’Atlantico sia davvero lucente e possa essere un titolo di cui potremo ancora parlare nel 2013.