AQUA – L’arte diventa un GIOCO DI CARTE – Guarda & Gioca #25
di Davide “Canopus” | AQUA – L’arte diventa un GIOCO DI CARTE – Guarda & Gioca #25
Cos’è AQUA?
AQUA è un gioco di carte, per due giocatori, uno contro l’altro, a tema artistico. La durata della partita è circa di 20 minuti, AQUA ha una difficoltà di apprendimento molto semplice ed è indipentede dalla lingua. In AQUA vestiremo i panni di allestitori di una mostra a tema acquatico che discutono su come disporre i quadri: se per riga o per colonna. Il gioco è presente in versione standard, una scatola di dimensioni piccolissime che sta tranquillamente in tasca, e in una versione deluxe, frutto del kickstarter, un po’ più grande che prevede anche il segnapunti. Tutti i quadri presenti nel gioco sono opera dell’autore, Ta-Te Wu, di origini taiwanesi con la passione per l’arte e i gatti. Inoltre, l’autore è anche fondatore della casa editrice che distribuisce il gioco, la Sunrise Tornado Game Studio, specializzata in board game di dimensioni ridotte e di semplice apprendimento.
Cosa dobbiamo fare in AQUA?
Rapido riassunto delle regole:
- AQUA è un gioco a punti per due giocatori uno contro l’altro.
- Ogni giocatore inizia con 3 carte in mano ed è presente una carta al centro dell’area di gioco. Un giocatore decide di essere il curatore che valorizzerà le righe, l’altro le colonne.
- Quando si gioca una carta se ne pesca subito un’altra fino ad esaurimento del mazzo.
- Le carte sono giocate in verticale o in orizzontale, adiacenti ad una carta già in gioco.
- Quando si gioca una carta vicino ad una o più carte coperte si gioca scoperta, altrimenti si gioca coperta.
- Quando una carta coperta è circondata sui 4 lati da carte scoperte allora viene scoperta.
- Se si gioca dalla propria mano una carta scoperta con il simbolo di una barca, e solo in questo caso, si piazzano sopra la barca due cubetti bianchi detti visitatori. I giocatori, a turno e partendo da chi ha piazzato la carta, muovono fino a tre carte di distanza un cubetto a scelta facendoli fare movimenti in verticale e in orizzontale. È possibile non spostare i visitatori.
- La partita finisce quando sono terminate tutte le carte del mazzo di pesca e i giocatori non hanno più carte in mano.
- Il punteggio si calcola in due fasi, in ogni fase un giocatore considererà le righe l’altro le colonne.
- Nella prima fase si considerano i set collection. In questa fase non si considerano le righe/colonne in cui la somma dei valori sulle carte è inferiore a 10 o superiore a 20. Delle righe/colonne che si considerano si prendono punti per ciascuna icona mare, foglia di ninfea e barca raffigurata sulla carta. In particolare, ogni icona fornisce punti in base al numero di volte in cui è presente sulle carte che compongono la riga/colonna. Per esempio, 4 carte con lo stesso simbolo forniscono 5 punti.
- Anche i numeri forniscono punti secondo la stessa logica, ma si può avere al massimo una coppia di carte con lo stesso valore e prendere, quindi, 2 punti per ogni valore.
- Ogni cubo visitatore presente sulle carte di quella riga/colonna fornisce un punto extra ai punti forniti da quella riga/colonna.
- Le carte con raffigurata l’icona della tartaruga danno punti in base al fatto che siano vicine in orizzontale, per il giocatore che valuta le righe, o in verticale, per il giocatore che valuta le colonne, ad una o due carte con l’icona mare. La vicinanza ad una sola carta fornisce 2 punti, a due carte mare fornisce 5 punti.
- La seconda fase di punteggio considera anche le righe/colonne non considerate nella fase precedente. Si controllano i gruppi di righe/colonne vicine tra loro che presentano almeno una carta con l’icona foglia di ninfea. Poi per ogni gruppo si ricevono punti in base al numero di righe/colonne che lo compone.
- Chi ha più punti vince, non è previsto uno spareggio.
Cosa penso di AQUA?
Il tema è sicuramente particolare, non sono un esperto d’arte ma l’argomento mi interessa quindi AQUA ha suscitato la mia curiosità per il tema e l’indubbia originalità della meccanica di gioco di piazzamento delle carte. La meccanica di un giocatore che prende punti per le righe e uno per le colonne non è una novità, ma la vedo utilizzata molto raramente quindi ho apprezzato molto anche questo. L’aspetto strategico più importante del gioco è capire cosa sta facendo l’avversario e giocare carte per aumentare il valore delle sue righe/colonne cercando di non sottrarre troppi punti a noi stessi, questo rende molto dinamica e vivace la partita. Invece ho trovato poco utili i cubetti visitatore che non forniscono particolari boost di punti e sono quasi trascurabili, anzi, interrompono il flusso di gioco per muoverli. Forse era meglio eliminarli o dargli un’importanza maggiore in termini di punti.
Apprezzo tantissimo che sia una scatolina così compatta e relativamente economica (10 euro allo Spiel) però non mi sarebbe dispiaciuta qualche carta in più. Quasi metà del tempo di gioco è composto dal calcolare i punti, cosa assolutamente non immediata. Devo ammettere che la mancanza di un segnapunti nella versione standard l’ho sentita molto. Esteticamente i quadri non sono il mio genere, ma sono comunque belli da vedere. La scelta di Ta-Te Wu di utilizzare i suoi quadri invece che quadri famosi l’ho trovata molto coraggiosa e un modo originale, oltre che audace, di presentare una sua passione molto personale al grande pubblico. Ho adorato questa idea.
Concludo segnalando che il regolamento non è spiegato benissimo. Il foglio extra non chiarisce tutti i dubbi, però con un po’ di buon senso si risolve tutto. Peccato non sia presente una condizione di spareggio, eventualità che mi si è presentata al momento in una partita su 5.