Pampero – Turbine al massimo – OnTheBoard #114
di Daniel “Renberche” | Pampero
Titolo | Pampero |
Autori | Julián Pombo |
Lingua versione provata | Italiana |
Editore versione provata | Tesla Games |
Altri editori | APE Games |
Numero giocatori | 1 – 4 |
Durata partita | 60 – 150 minuti |
Anno pubblicazione | 2024 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Gestione mano di carte, rendite, recupero delle azioni |
Dipendenza dalla lingua | Indipendente |
Livello di difficoltà | Complesso |
Prezzo indicativo (in data recensione) | circa 110€ |
Pampero, il gioco più giocato nei peggiori bar de Montevideo!
| Cos’è Pampero
Pampero è un gioco competitivo per 1-4 giocatori, che andranno a costruire la rete elettrica dell’Uruguay, sfruttando il vento che spira dal Polo Sud verso il Sud America, chiamato per l’appunto Pampero, e che i giocatori dovranno acchiappare con le loro pale eoliche (non letteralmente). Sarà decisiva la costruzione di una rete elettrica al fine di soddisfare quanti più obiettivi, il tutto ottimizzando le scelte fatte con il proprio mazzo di carte.
L’autore del gioco è Julián Pombo, la casa italiana che lo ha tradotto e lo distribuisce è la Tesla Games (nome quanto mai appropriato visto il tema).
| Le Regole
Qui di seguito trovate il video dove fornisco una panoramica delle regole, in modo da farsi un’idea. Alla fine trovate anche il riassunto dei commenti miei e di Doc e Canopus.
Gli elementi principali sono:
- Ogni partecipante ha un mazzo di carte ognuna delle quali presenta una delle azioni di gioco.
- L’azione princiapale è quella di giocare una carta, andandola ad attivare in un’area specifica del tabellone, con costi variabili.
- Le carte non si recuperano immediatamente, ma salvo un’azione specifica solo una viene pescata a fine round.
- I giocatori andranno a costruire una rete di pale eloliche, tralicci e trasformatori, andando via a via a sbloccare elementi sulla propria plancia di gioco e aumentando le rendite complessive.
- I giocatori possono sfruttare gli elementi degli altri partecipanti, dando un compenso per questo.
- I punti vittoria sono dati dalla risorsa principale del gioco, ovvero i soldi.
| Impressioni
A livello grafico e di componenti di gioco Pampero fa davvero la sua figura, il tabellone è molto grande e d’impatto, i token sono molto belli e curati, tutta la parte estetica è stata ben studiata.
A livello di interfaccia la critica principale è sulle carte e soprattutto sulla plancia di gioco di queste, dove si perdono diverse diotrie per cercare di vedere i simboli e gli eventuali collegamenti.
Il gioco è un german ma l’ambientazione tutto sommato c’è. Diciamo che se non ve ne intendete di venti e impianti uruguaiani, potrebbe benissimo essere ambientato ovunque, ma l’idea della costruzione di una rete elettrica c’è.
Chiaro, molto ricco di esempi anche se con qualche piccolo refuso che necessita di chiarimenti.
La meccanica base di Pampero è abbastanza standard, gli elementi principali che lo caratterizzano sono a mio parere il tempismo nel giocare le carte, e quindi nel recuperarle in seguito, e l’uso degli elementi degli altri (vedi sezione successiva).
Fare una determinata azione e poi non poterla più rifare per vari turni, o dover saltare in pratica il turno per riprenderla in mano può essere molto punitivo e il gioco su questo si fa sentire.
Non sono molto convinto delle tessere bonus che si ottengono con i tralicci, è palese che alcune sono decisamente più utili di altre.
In sostanza non una grande originalità, molti elementi che ricordano i giochi di Lacerda, ma complessivamente ben strutturato come meccaniche.
L’interazione può essere molto impattante, in quanto tutti possono utilizzare le risorse in mappa di chiunque, pagando però il costo previsto.
Considerando che i soldi sono anche i punti vittoria questo può essere un fattore molto impattante, perché si può letteralmente consegnare la vittoria a un giocatore (chiedere a Canopus) o allo stesso tempo dargli molto fastidio. Quest’aspetto non è molto amato dai german più puri mentre strizza l’occhio a chi non disdice l’infastidire gli altri.
Sulla carta molto buona, nella pratica da valutare, personalmente le partite fatte mi sono sembrate progressivamente un po’ ripetitive soprattutto per alcune scelte che sono parse quasi obbligate.
Gira in tutte le configurazioni previste (non ho provato il solitario) credo che il numero ideale sia tre.
Conclusioni
Pampero era un titolo che aspettavo molto anche se purtroppo non è scattata la scintilla. Una sontuosa (e mastodontica) confezione, un’ambientazione accattivamente (per un ingegnere come me) erano dei buoni presupposti ma non credo lo approffondirò di più nel futuro, anche se non mi rifiuterei di giocarlo.
Detto questo credo che se siete german almeno una partita gliela dovete concedere, poi se le pale gireranno nel vostro giusto magari si accenderà una luce.