Into the Odd: il #gdr #wunderpunk
di “riivaa” | La libreria mobile di mezzanotte #33 | Into the Odd
Una wunderkammer, o gabinetto delle curiosità, è uno spazio della dimora adibito a conservare raccolte di oggetti eccentrici, meravigliosi o semplicemente bizzarri. Particolarmente in voga tra i signorotti dell’età moderna e barocca, questo fenomeno di costume sarebbe tornato alla ribalta all’inizo del XXI° secolo prendendo il nome di ludoteca.
Nonostante la pericope introduttiva, spregiudicatamente iperbolica, sfido chiunque abbia una passione come la nostra a negare di aver indugiato per qualche minuto sfiorando con lo sguardo qualche meraviglioso scrigno di cartone o su qualche oscuro tomo ruolistico, a riposo sulle sue scandinavi assi. In quei lieti momenti di assortimento, quando il fruscio della carta e l’olezzo del cartone si fanno letizia, non è raro che i lunghi mesi passati nell’attesa di una nave da oriente, scivolino comodamente nell’oblio. Proprio come quei collezionisti dell’era passata che attendevano estenuanti lustri rimirando il mare, prima di stringere tra le mani le reliquie di qualche periglioso viaggio intorno a un mondo improvvisamente meno piatto.
Nel mio caso a dire il vero l’attesa non fu lunga. Quantomeno per Into the Odd. Il gioco era bello che fatto al momento della campagna di finanziamento e raggiunse tosto gli scaffali della libreria qualche mese dopo il conseguimento della somma da parte dell’editore. Cosa che non avrebbe dovuto sorprendermi, considerata la buona fama che segue la Free League Publishing. Come non mi sarei dovuto aspettare sorprese dalla qualità del calamaio del suo autore Chris McDowall ( Electric Bastionland ) o dal regolo del suo impaginatore Johan Nohr ( MÖRK BORG ).
Ma il condizionale è d’obbligo quando si riempie le ghette di un irreprensibile recensore di Gioconauta. Quantomeno fino alla fine del video.
Non mi resta quindi che augurarvi buona visione!