Harry Potter: Hogwarts Battle – Difesa contro le Arti Oscure
di Daniel “Renberche” | Harry Potter: Hogwarts Battle – Defence Against the Dark Arts
Alla fine il vecchio Albus Silente ha dovuto cedere e ad autorizzare le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure. Non ne potevamo più di perdere tempo con piante e alambicchi, finalmente facciamo qualcosa di utile, spendibile nel mondo del lavoro. Speriamo però che l’insegnante che ci verrà assegnato sia all’altezza, che non puzzi di aglio o abbia lavato i capelli l’ultima volta quando ancora Colui Che Non Deve Essere Nominato faceva il piromane in orfanotrofio. Buona lettura!
In Harry Potter: Hogwards Battle – Defence Against the Dark Arts, ritorniamo nella britannica scuola di magia ma questa volta per dedicarci all’apprendimento della nobile citata materia, in scontri diretti contro il nostro rivale. Rispetto al predecessore, Harry Potter: Hogwarts Battle, in questo caso non abbiamo un gioco cooperativo ma un competitivo per due giocatori, basato però sempre sul meccanismo del deck building. L’obiettivo sarà quello di stordire (stunned) il nostro avversario per tre volte, utilizzando magie, incantesimi, maledizioni e oggetti. Gli autori del gioco sono Kami Mandell e Andrew Wolf, per la The OP, nome nuovo della USAopoly. Il gioco è uscito da qualche mese e questa è un’anteprima in attesa di provarlo prossimamente quando avrò messo le mani sulla mia copia presa ad Essen dai nauti. Edit: nel frattempo è uscita l’edizione italiana.
| Setup & Materiali
La grafica e i materiali ricalcano, anzi riusano, quanto presente nella scatola di Harry Potter: Hogwarts Battle, troveremo quindi gli stessi token col fulmine per l’attacco, i cuori per le ferite, i segnalini moneta e quelli per lo stun. In aggiunta c’è un tracciato che va posto tra i due giocatori, dove va messo al centro il segnalino della fazione che avremo scelto, tra le quattro presenti nella saga; sempre della fazione avremo la carta di riferimento col riassunto del turno. Vanno separati poi i quattro mazzi di gioco. C’è il mazzo delle carte Hogwarts (rivelarne quattro), il mazzo delle Maledizioni, il mazzo con le carte Libro e infine ogni sfidante avrà un mazzo iniziale, composto da: 7 Alohomora!, 1 Bacchetta Magica, 1 Calderone, e uno dei tre Alleati iniziali (il gatto Grattastichi, il rospo di Ron e la civetta Edwige di Harry Potter). La mano iniziale sarà composta da cinque carte del mazzo iniziale.
| Il Gioco
Nel proprio turno di gioco, come intuibile, si giocheranno carte attivando gli effetti riportati. Si potranno giocare tutte le carte in possesso, considerando che a fine turno tutta la mano sarà scartata e se ne pescheranno cinque di nuove. Le diverse modalità di intervento sono:
- Acquisto di nuove carte, spendendo i segnalini moneta ottenuti dalle carte giocate; le nuove carte andranno nella pila degli scarti.
- Giocare un Alleato, che va posto nella propria area di gioco e andrà attivato l’effetto fino alla fine della partita.
- Risolvere le Maledizioni, se abbiamo dovuto prenderne queste andranno risolte immediatamente, causando effetti negativi per il turno in corso. Queste andranno poste nella propria pila degli scarti quindi potranno ritornare in mano.
- Utilizzare i segnalini attacco per mandare indietro nel tracciato l’avversario o i segnalini cuore per mandare il nostro in avanti verso il centro.
- Utilizzare l’effetto indicato dalla carta.
- Utilizzare l’effetto addizionale dato dalla casa di appartenenza. Questa è in realtà un’abilità passiva aggiuntiva che si attiva se utilizzate un carta appartenente alla stessa vostra casa; lo stesso effetto si attiva se avete alleati in gioco, sempre della stessa casa di appartenenza della carta giocata.
- Eliminare carte, è possibile in certe circostanze scartare carte dal gioco, condizione che non era prevista nella versione base gioco antecedente.
I turni si alternano fino a quando un giocatore non riesce a portare l’avversario nello spazio dello stordimento, ovvero quello più lontano dal centro della pedana/plancia di gioco. Quando questo accade si esegue un reset della mano di carte rimescolando gli scarti e pescandone di nuove. Il primo a finire tre volte stordito (stunnato secondo il gergo di WoW) sarà lo sconfitto e l’avversario sarà vincitore.
| Considerazioni
Come si intuisce dalla descrizione Harry Potter: Hogwarts Battle – Defence Against the Dark Arts è un gioco molto semplice, un duello tra due giocatori che segue la base impostata nel titolo precedente. Al solito è l’ambientazione, più che le meccaniche, a farla da padrona e gli amanti della saga ne troveranno diletto, sempre che le carte siano state ben bilanciate. Il titolo molto simile, anche se più matematico e asciutto è En Garde di Knizia. Comunque nei prossimi mesi metterò mano alla mia copia e lo proverò, non so se l’Asmodee lo porterà in italiano come il precedente mentre segnalo l’uscita del prossimo della serie Harry Potter: Death Eaters Rising (che verrà trattato in un prossimo articolo). Ricordo la rubrica dei Cherry Games se siete alla caccia di titoli per due giocatori.