Harry Potter: Hogwarts Battle | Recensione
di Daniel “Renberche” | Hogwarts Battle
Titolo | Harry Potter: Hogwarts Battle |
Autore | Forrest-Pruzan Creative, Kami Mandell, Andrew Wolf |
Lingua versione provata | Inglese |
Editore versione provata | USAopoly |
Altri editori | Edizione italiana Asmodee Italia |
Numero giocatori | 2 / 4 |
Durata partita | 45 / 90 minuti |
Anno pubblicazione | 2016 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Deck building, Cooperativo |
Dipendenza dalla lingua | Medio/alta, tutte le carte presentano testo ma nel gioco sono visibili a tutti |
Prezzo indicativo (in data recensione) |
Circa 50€ |
Benvenuti ad Hogwarts! Sono il professor Filius Renllock, della casa di Corvonero, e sarò il vostro insegnante di GiocoDaTavologia. Oggi inizieremo parlando del gioco che rese celebre la nostra scuola in tutto il mondo, dove si ripercorrono le gesta (che avrete sicuramente letto in “Storia di Hogwarts”) del famoso, e un po’ frignone, Harry Potter! Aprite le vostre scatole e formate dei gruppi da due a quattro studenti, e disponetevi attorno ai tavoli che ho preparato. Scegliete poi il vostro personaggio preferito e iniziate l’avventura!
Vi ricordo ancora una volta il compito per la prossima settimana: “Trenta centimetri di pergamena sulle proprietà dei punti guadagnati nei giochi di Feld e i loro usi nella preparazione dei giochi german”. Maledice la smetta di lamentarsi altrimenti questa volta toglierò cinquanta punti a Grifondoro!
| Ambientazione
Credo che l’ambientazione sia abbastanza intuibile già dal titolo, nello specifico in questo gioco vestiremo i panni di quattro personaggi della saga di Harry Potter, ovvero l’omonimo maghetto col fulmine in fronte, Hermione Granger, Ronald Weasley e Neville Longbottom, e avremo il compito di evitare, di scenario in scenario, che zone del mondo magico vengano sottomesse alla volontà di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, sconfiggendo i diversi nemici che si opporranno e resistendo agli eventi che ci verranno scatenati contro. Il tutto apprendendo nuovi incantesimi, acquisendo oggetti e assoldando alleati. L’ambientazione si rifà ai film della serie, non direttamente ai libri. Quindi nella gran parte delle immagini delle carte ritroveremo gli attori e i momenti visti al cinema.
Due promesse sono necessarie. La prima è che se non avete visto alcun film o letto alcun libro della saga qui avrete, ovviamente, uno spoiler non indifferente. La seconda premessa invece è relativa al gioco stesso. Per quanto non sia strutturato come un gioco legacy, sono presenti sette diversi scenari (detti game) ognuno dei quali rappresenta un anno diverso ad Hogwarts, e per quanto sia possibile partire direttamente dall’ultimo aprendo tutte le scatole, è consigliato seguire l’ordine progressivo, passando da uno scenario all’altro in maniera sequenziale. Ho deciso quindi di descrivere direttamente il gioco come si presenta da regolamento, quindi sostanzialmente con solo la scatola base aperta, e di mettere tutto il resto visibile solo se cliccherete sopra gli appositi +, così potrete decidere quanto saperne del gioco.
Ultima precisazione, essendo il gioco in inglese i termini e i nomi sono relativi all’edizione originale, alcuni dei quali sono stati ripresi nella seconda edizione dei libri in italiano. Quindi troverete nelle carte Longbottom al posto di Paciock, McGranitt al posto di McGonagall, etc.
| Materiali
Nella scatola troverete il tabellone di gioco che si può dividere in due aree; da una parte lo spazio relativo alle carte dei luoghi da difendere, dei nemici e degli eventi, dall’altra lo spazio per le carte che andranno a formare il nostro mazzo di pesca. Troverete poi sette scatole, ognuna rappresentante un game (ambientativamente un anno ad Hogwarts), con all’interno gli elementi aggiuntivi che andranno progressivamente aggiunti al gioco. Tra i componenti ci sono poi otto segnalini in metallo Controllo dei Nemici, 4 segnalini Vita, 35 segnalini Attacco, 25 segnalini Influenza/Moneta e la plancia giocatore con il tracciato dei punti vita e lo spazio per i segnalini Attacco e Influenza guadagnati. Ogni scatola conterrà un piccolo regolamento che andrà posto nell’apposito spazio presente in fondo al regolamento base.
Vediamo nel dettaglio le carte.
- carte Luogo (2): rappresentano i luoghi più importanti per il film specifico (Diagon Alley e Specchio delle Emarb per il Game 1) e indicano quante carte Arti Oscure andranno risolte per turno e il tracciato dove porre i segnalini Controllo dei Nemici.
- carte Arti Oscure (10): sono gli eventi, tutti negativi, che i giocatori dovranno affrontare durante la partita. Rappresentano eventi della storia, come ad esempio beccarsi un incantesimo Flipendo, che fa perdere un punto vita e scartare una carta.
- carte Nemici (3): sono i vari personaggi “cattivi” che nella saga daranno filo da torcere ad Harry Potter & Co. Ognuno ha un effetto specifico che si attiva in una fase di gioco o durante l’attivazione di alcune condizioni, un cuore con raffigurato il numero di punti Attacco necessari per sconfiggerlo e la ricompensa in caso di eliminazione. Nel primo scenario avremo Draco Malfoy, Crabbe e Goyle e il professor Quirinus Quirrell.
- carte Hogwarts (30): rappresentano il motore del gioco, ognuna ha un costo in punti Influenza, una illustrazione e l’effetto relativo. Come detto possono essere incantesimi (es. Lumos!), oggetti (es. Quidditch Gear) o alleati (es. Rubeus Hagrid).
- carte Eroe (4): raffigurano l’eroe e una frase caratteristica.
- mazzo iniziale dell’eroe (10 x 4): ogni eroe ha un suo mazzo iniziale di dieci carte, molte di queste sono comuni, in generale l’incantesimo Alohomora, mentre ognuno porta con se degli oggetti e un alleato specifico.
- carte Ordine di turno (4): riassumono le fasi del turno di ogni giocatore.
- carte usate come separatori per gli altri elementi.
| Setup e regolamento
Per la preparazione si pone il tabellone al centro del tavolo, si mettono le carte Luogo in pila a faccia in su con la prima visibile, si mescolano le carte Arti Oscure e si pone il mazzo nell’apposito spazio e la stessa cosa si fa con il mazzo dei Nemici, solo che qui se ne rivela uno. Si mescolano anche le carte Hogwarts e se ne mettono sei visibili a disposizione per essere acquisite. Infine ogni giocatore sceglie un personaggio con la relativa carta e il mazzo specifico, prende una plancia di gioco e pone il segnalino cuore nello spazio 10, mescola le carte e ne pesca cinque, a formare la sua mano iniziale. Scelto il primo giocatore si può iniziare.
Gli autori consigliano ai babbani ludici di iniziare dal primo scenario, mentre per i più esperti dal 3. Personalmente consiglio di partire dal primo e di andare in sequenza, non tanto per una questione di apprendimento delle meccaniche, ma piuttosto per un fattore di ambientazione.
Il regolamento è ricco di immagini, facile da leggere e descrive ogni elemento di gioco. Come detto ha uno spazio alla fine per contenere i diversi piccoli regolamenti che verranno aggiunti di volta in volta e che descriveranno lo scenario e i nuovi componenti. Alcune considerazioni negative le ho riportate nei commenti finali.