Cercando Johann Schmiedt, trovai John Smith
di PG “PirataGorgonopsia”
In questo periodo della mia crescita ludica, amplificata dalle esperienze di gioco con i Gioconauti, ho colto l’occasione del Lucca Comics del 2018 per cercare quello che io chiamo Johann Schmiedt, ossia il mio gioco German (ma di quelli tosti, spacca neuroni).
Questo perché i miei John Smith, i pezzi American, sono sparsi ovunque in una ludoteca che sentivo la necessità di rendere cosmopolita e quindi mi ero prefissato di dare più attenzione a titoli che di norma avrei ignorato perché a pelle non mi convincevano.
Iniziato il Lucca Comics però non avevo fatto proprio bene i conti: raccontati qui ci sono i giochi che ho provato grazie a diversi dimostratori, che me li hanno spiegati in modo MERAVIGLIOSO, e che ringrazierò uno per uno per aver giocato con me facendomi divertire TANTISSIMO.
Qui sotto trovate i giochi provati, in rigoroso ordine casuale. Ma divisi per casa editrice!
HABA
KARUBA: Gioco per famiglie assolutamente affascinante per il suo gameplay, perchè lo si può vivere e giocare con estrema spensieratezza senza escludere un elemento di calcolo. La meccanica base del gioco è quella per cui i giocatori devono piazzare varie tessere sulla loro plancia, oppure usare il numero di strade sulla tessera come punti movimento per muovere le loro pedine verso i templi dello stesso colore sul percorso formato dalle tessere. Martina nella spiegazione è stata gioviale e sgagia (dalle mie parti si dice così), generando una situazione di gioco davvero frizzante.
RHINO HERO: Destrezza pura dove la parte forse più divertente è stata proprio quella di costruire con le carte pieghevoli i diversi edifici, stando attenti a non far crollare niente, e dove i nostri super-animali salivano e scendevano sfidandosi a suon di dadi. Purtroppo mi sono scordato di chiederle il nome, ma la bravissima dimostratrice si è destreggiata con me in una sfida tra un pinguino con paura delle altezze e un rinoceronte molto combattivo.
CONEX: Un curioso filler dove le carte hanno sia la funzione di tessera da piazzare sia di risorse movimento disponibili solo se si fanno combaciare i giusti lati / angoli con le carte già presenti sul tavolo. Il primo che riesce a usare il movimento generato per raggiungere la fine su un tracciato con la propria pedina vince. Chiara mi ha presentato il gioco il modo limpido e tranquillo (l’ideale visto che era mattina e non avevo bevuto caffè) e carta dopo carta, turno dopo turno, mi ha dato veramente filo da torcere.
DV GIOCHI
CATALYST: Dopo le partite fatte, per varie ragioni come l’aggiunta di giocatori o tempo, questo gioco presentato a ESSEN e disponibile a LUCCA mi ha solleticato quella voglia di generare combo di carte sempre più elaborate ed efficienti, prestando però attenzione alle risorse di gioco e alle condizioni di punteggio dei punti vittoria. In Catalyst la cosa che rende il gioco veramente sfizioso è il fatto che hai una sola azione a disposizione, e bisogna usarla ad hoc per attivare un personaggio, possibilmente generando un effetto domino di attivazioni così da comprare più personaggi, edifici che garantiscono PV e migliorano le combo di carte, monete e tutta la baracca. La simpatia di Mariam (O Miriam? Scusami se stai leggendo) ha portato all’esperienza di gioco serenità, e la sua pazienza nel resettare le partite per spiegarlo ai giocatori “intrusi” è stata ammirabile…
US TELEGRAPH: Gioco ambientato nel far west dove bisogna gestire risorse e piazzare tessere edificio allo scopo di costruire una linea di strutture che colleghino due città. Questo gioco mi ha sorpreso e dato una bella sensazione sia per la strategia di piazzamento delle tessere allo scopo di raggiungere le condizioni di vittoria, ma anche per l’impegno richiesto per ostacolare l’avversario nel fare lo stesso. Con Andrea ho avuto uno sfida inimmaginabile e dopo una spiegazione eccelsa ci siamo scatenati a una sfida 1v1.
CUZCO: Ristampa di un gioco della trilogia delle Maschere, con dei cambiamenti a me purtroppo ignoti, non avendo provato le vecchie glorie di questa trilogia. Cuzco è un tile-placement con controllo territorio, e sono convinto che se si aggiungono più neuroni di quelli che ho impiegato io in quella partita può risultare molto strategico e profondo. Quando tornerò a una fiera recupererò il file mancante, ma al momento mi sfugge il nome del dimostratore che me lo ha spiegato, che comunque è stato esemplare nella spiegazione dando i giusti accorgimenti strategici per entrare meglio nella meccanica del gioco (io ero un pò distratto e così facendo sono stato arato malamente).