Firefly Adventures: Brigands and Browncoats – anteprima
di Alberto “Doc”
Di trasposizioni da serie TV a giochi da tavolo ne abbiamo viste parecchie in questi tempi recenti e sicuramente Gale Force Nine è una fra quelle che più si sono votate a portare sulle plance di gioco i beniamini del piccolo e grande schermo. Una di queste che ha visto negli scorsi anni più realizzazioni è Firefly, serie TV degli anni 90 che, nonostante si sia fermata solo alla prima stagione, ha riscoperto poi nel tempo una sorprendente popolarità. Ecco quindi che GFP9 dopo aver già realizzato un primo titolo basato sulle vicende dei protagonisti, Firefly the Game, torna ora con una nuova produzione in cui guideremo nuovamente Malcolm, Zoë, Jayne, Kaylee e Wash nelle loro avventure. Vediamo meglio allora di cosa parla Firefly Adventures: Brigands and Browncoats.
Non spendo molte parole sull’ambientazione che ricalca come sempre le tematiche degli episodi e che vede la ciurma della Serenity ingaggiata in vari lavori da portare a termine per poter sbarcare il lunario, lavori non sempre del tutto puliti.
In questo titolo, i giocatori collaboreranno per risolvere questi lavori, ognuno dei quali può esser visto come un singolo scenario da risolvere su una plancia quadrettata, con tanto di edifici tridimensionali in cui far muovere le miniature in diverse modalità. Ma partiamo dal principio.
All’inizio della partita i giocatori devono scegliere uno dei lavori disponibili (ce ne sono quattro e possono essere giocati anche in maniera cronologica, così da sviluppare una storia globale). Ognuno di questi ha riportate nella propria scheda i dettagli della missione e le regole speciali con cui affrontare le varie prove richieste per la risoluzione del contratto.
Predisposto il setup disponendo sulla palncia gli edifici indicati e le eventuali miniature avversarie già presenti, i giocatori scelgono il proprio personaggio fra quelli disponibili, prendono le miniature relative, le armi e l’equipaggiamento associati e sono quindi pronti per iniziare.
Il turno di gioco si sviluppa lungo 4 fasi che fanno uso di una tracciato tempo per decidere quali personaggi inizieranno per primi il turno.
- L’ultimo è il prossimo: l’ultimo giocatore sul tracciato del tempo è il prossimo a svolgere il proprio turno.
- Eseguire azioni: il giocatore di turno esegue fino a due delle azioni disponibili sulla propria carta personaggio.
- Pagare il tempo: svolte le azioni, il segnalino sul tracciato tempo riferito al personaggio viene mosso in avanti di tanti spazi quanti sono indicati a fianco dell’azione scelta dal giocatore.
- Controllo della minaccia: alla fine del turno di tutta la squadra, determinare se una o più delle miniature nemiche è stata allertata dalla presenza degli eroi, o perché sono in vista o perché gli hanno sparato addosso.
Ogni lavoro ovviamente deve essere risolto entro un dato tempo e i giocatori devono portarlo a termine prima di aver completato il numero massimo di tracciati tempo disponibile; il tracciato ha infatti 10 slot. Quando un giocatore arriva al termine di un segmento di tracciato fa ripartire la spesa del tempo del suo personaggio dall’inizio del successivo consumando quel segmento di tracciato per la squadra. Altra cosa associata al tracciato è inoltre la possibilità che si verifichi un evento: ogni volta che per la prima volta si supera una stella indicata sul tracciato si tira il dado e si verifica sulla tabella degli eventi cosa accade di inaspettato. Ultima nota, ma forse la più interessante, è quella che per ogni personaggio vi sono due diverse miniature, la prima in una posa statica (detta Casual), l’altra in una posa di azione (detta Heroic). Ognuna delle due pose indica come il personaggio affronterà il prossimo turno, se in modalità più riflessiva e diplomatica o se invece più aggressiva. La scelta fra le due differenti miniature implica anche una diversa possibilità di accesso alle azioni, alcune saranno disponibili, altre precluse.
Se con il primo Firefly ce ne andavamo in giro per i pianeti a svolgere i lavori, in questo nuovo titolo Firefly Adventures: Brigands and Browncoats, siamo invece davanti ad un gioco skirmish collaborativo a tempo in cui il combattimento non sarà la sola e unica risposta per portare a casa il risultato. Devo dire che nonostante gli skirmish non siano il mio genere preferito, questo prodotto propone sia soluzioni nuove che ben riadattate. Molto bella l’idea delle due pose per ogni personaggio e delle diverse azioni ad esse associate e bella anche la rivisitazione del tracciato temporale che indica quanto tempo spende il personaggio per svolgere le proprie azioni (una meccanica già incontrata in altri titoli del passato come ad esempio Thebes). Forse un po’ pochi i quattro lavori presenti nella scatola base anche se il regolamento invita a visitare la pagina ufficiale del sito per ulteriori info a riguardo. Unica nota un po’ stonata a mio avviso è la grafica che poteva essere resa in maniera migliore. Il gioco in uscita in questo 2018 ha già annunciato due espansioni con cui avere altri 4 personaggi oltre ai cinque presenti nella scatola base. Segno che GF9 è convinta del suo prodotto e di avere successo… e tutto sommato penso di essere abbastanza d’accordo da questo punto di vista. Non rimane che provarlo appena sarà possibile e vedere se sarà sufficientemente appagante per i miei gusti da inserirlo fra i miei cari collaborativi. Come sempre vi lascio il link al regolamento in inglese per i vostri personali approfondimenti. Buona lettura!