Thornwatch: avventura grafica da tavolo
di Alberto “Doc” Thornwatch
Ho sempre saputo che nel marasma delle nuove uscite nelle settimane prossime alle fiere autunnali mi sarei perso qualcosa di interesessante e credo che il non essermi accorto di Thornwatch, sia fra queste. Questo titolo finanziato con una campagna Kikcstarter che si è conclusa con successo il 6 ottobre scorso, sembra voler mescolare carattestistiche di giochi da tavolo, giochi di miniature e anche giochi di ruolo per dare vita ad un qualcosa di nuovo che vuole ricordare le ben note avventure grafiche dei videogiochi (pensiamo a Monkey island, the day of the tentacle o per stare più vicini ai giorni nostri, Siberia e Paradise). Ci saranno riusciti? Me lo auguro, ma cerchiamo di capirlo.
Innanzitutto parliamo della ambientazione. La foresta di Eyrewood è abitata da una presenza malvagia che è fonte di diversi problemi, in particolare per i villaggi nelle sue vicinanze. Per affrontare queste minacce, vengono in soccorso gli spiriti di eroi che tornano a solcare i sentieri della foresta per porre fine alle sue alterazioni. E ovviamente questi personaggi saranno guidati dai giocatori. Ma non solo. Uno di loro sarà il Giudice, ovvero una specie di Dungeon Master che avrà il compito di supervisionare gli eventi e le reazioni della foresta in base allo scenario selezionato.
Come prima cosa quindi durante una partita viene scelto lo scenario da giocare e ne viene composta la mappa di gioco, con delle plance che andranno a formare una specie di tavola a fumetti in cui i segnalini eroe si muoveranno. Per poter interagire con lo scenario i giocatori avranno a loro disposizione una plancia eroe e un mazzo di carte dedicato al personaggio scelto. Il mazzo fra le diverse opzioni include carte azione e carte abilità con cui intervenire nelle scene di gioco e carte tratto con cui caratterizzare il proprio eroe.
Lo scenario predispone le minacce e come i giocatori dovranno affrontarlo. Queste verranno risolte con le sopracitate opzioni e mendiante il lancio di dadi. Ogni volta che una di queste viene completata gli eroi avranno la possibilità di accedere ad un “nodo”, ovvero un bivio che darà loro dei bonus e gli consentirà di decidere come proseguire nella loro avventura.
Ma quando finisce una partita? Nella presentazione questo non viene menzionato. Immagino ciò dipenda dallo scenario o da come questo si svilupperà. In realtà gli autori parlano proprio di avventurarsi in Eyrewood per vivere avventure, non menzionano mai la parola partita. E per questo mi viene da avvicinare questo gioco a TIME Stories anche se per diversi aspetti gli si allontana parecchio. Trovo comunque che questo Thornwatch possa risultare una novità interessante e sicuramente da sperimentare. In particolare mi piace molto l’idea delle tavole a fumetti su cui giocare. Lo vedremo molto probabilmente alla prossima Spiel 2017 visto che dovrebbe essere consegato per settembre. La preoccupazione è quella che spesso ho davanti a questi giochi che vogliono tagliare trasversalmente per categorie diverse ovvero che alla fine risultino un compromesso che non sa di nulla. Mi auguro vivamente che non sia così, ma dai commenti letti in giro le buone premesse dovrebbero esserci tutte per un buon risultato. Non ci resta che armarci della nostra titanica pazienza e vedere cosa ne uscirà nel 2017.