Vast: The Crystal Caverns sconvolge il mondo del Dungeon Crawl
di Luca”Maledice79″ Lanara Vast: The Crystal Caverns
I giochi originali ormai pensavo di averli visti tutti. Soprattutto del genere Dungeon Crawl e quando ho visto questo Vast: The Crystal Caverns impazzare nelle classifiche mondiali mi sono fatto una domanda: cosa ci sarà di speciale e geniale in questo gioco? Per capirlo basta guardare la copertina. Certo è accattivante e ovviamente tutti i protagonisti di questa istantanea grafica sono giocabili. Ed è questo il punto, perché possiamo giocare con il solito eroe o con il drago, certo, ma fa subito aprire il portafogli quando si realizza che si possono usare anche le altre 2 figure: i goblin e la caverna.
Uscito dall’ottimo risultato su Kickstarter di ben 150k, il gioco della Leder Games è ovviamente asimmetrico, quasi privo di dado e dannatamente di legno. In quattro giocatori è previsto che l’eroe entri nella caverna. Egli dovrà esplorare e cercare tesori. ma sopratutto uccidere il drago. Nel frattempo il giocatore Goblin comparirà nella mappa con i suoi sgherri e cercherà di uccidere il cavaliere, donna in questo caso, ma una scelta proprio azzeccata. Il Drago invece dorme letteralmente, infatti il giocatore dovrà cercare di risvegliarsi, recuperando tesori e mangiando Goblins. Tutto ruota sulla pancia del giocatore caverna, infatti tutte le tile e i tesori sono gestiti da quest’ultimo. La caverna vince se riesce a piazzare tutte le tile e a far collassare l’intera struttura per sigillare i suoi avversari per sempre. Interessante sapere che add kickstarter è un quinto giocatore chiamato Ladro. Egli deve semplicemente rubar… ehm recuperare sei tesori.
Il gioco parte con la scelta di uno scenario, che adatta il gioco alle varie combinazioni di giocatori. Ad esempio la variante Alone in the Dark non prevede il giocatore caverna. In aggiunta un giocatore può impostare il suo livello di difficoltà, scegliendo tra semplice, normale e difficile. In seguito il giocatore caverna pesca delle tile, le osserva e le posiziona al centro nell’ordine che preferisce. In aggiunta può attirare gli altri giocatori piazzando tesori in punti strategici. Man mano che escono tessere cristallo il potere della caverna cresce permettendole di collezionare token per aumentare i propri tranelli.
Il Cavaliere intanto gestisce le sue azioni attraverso la grinta. All’inizio del gioco ha a disposizione due cubetti da piazzare: ad esempio movimento o combattimento. Oppure può spenderli per compiere azioni speciali come l’utilizzo di mappe o torce. Spostandosi sulle tessere della Caverna, il cavaliere può ricevere da quest’ultima carte di ogni sorta come imboscate di Goblin o venti favorevoli. Ovviamente l’esperienza fa aumentare la grinta e di conseguenza il numero di cubetti a disposizione, ma anche di oggetti/tesori (consegnati in genere dal giocatore Drago). Interessante è che piazzando più cubetti sulla stessa azione l’effetto sarà ampliato in maniera devastante.
Il Drago, nonostante dorma, nel frattempo va in giro a mangiare Goblin. Questo prezioso nutrimento permette al Drago di acquistare punti. Punti spendibili per spostare dei cubetti nel suo ramo evolutivo aumentato la propria potenza fino a far impallidire Smaug e compagnia bella. In aggiunta il giocatore sputafuoco può pescare delle carte che gli permettono tramite dei simboli di attivare combo come il soffio o il volo. Ad un certo punto il Drago, sazio, si risveglia e compare in delle gemme piazzate precedentemente sul percorso, gemme che possono essere rubate, ma proprio sicuri di volerlo fare?
Il Goblin nel frattempo accumula rabbia, che può essere aggiunta sulle sue carte che determinano il posizionamento dei goblin in tre diverse aree. Ognuna specifica per rimpolpare le proprie file. Può anche schierare veri e propri mosti come Ogri e Melme, cambiando continuamente l’approccio tattico al gioco. Ricordiamo che comunque vada, il giocatore verdognolo deve uccidere il Cavaliere.
E infine due parole sul Ladro che è il ruolo che mi attira di meno. Di fatto può essere ucciso da tutti, ma ha la maledetta abilità di ritornare. Il giocatore piazza dei token numerati su delle azioni organizzando così il proprio turno. Ad esempio piazzando 4 su sullo spazio Azioni, si ottengono 4 cubetti da posizionare nelle abilità come backstab o rubare carte. Questi token ovviamente possono essere incrementati nel corso del gioco.
Va detto che questo Vast: The Crystal Caverns va premiato solo per l’idea. Le meccaniche sembrano una folle fusione di idee che si amalgamo perfettamente a tutta l’ambientazione, che sembra uscita dal maestoso lasergame Dragon’s lair. Quindi ho davvero pochi dubbi su questo gioco. Forse tra tutti la perplessità maggiore sarà il bilanciamento, è davvero molto presto per saperlo, ma quando si parla di giochi asimmetrici il rischio è alto. E qua siamo davvero alla massimizzazione della differenziazione, con obiettivi appositamente messi in contrasto sfiorando il carta-sasso-forbice. Ma è davvero un’eco lontana perché il tremito nella forza c’è stato e se non lo trovo ad Essen potrei davvero rimanerci male. In fondo è la prima volta che un gioco praticamente senza dadi ha tutta la mia attenzione…
“Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione.” (cfr. Django Unchained), questa frase ha riecheggiato dentro di me dopo aver letto questo articolo…
Non mi resta che aspettare nuove notizie su questo gioco.
m@
Il gioco è stato presentato anni fa su BoardGameGeek. Da allora l’autore ha lavorato parecchio sull’artwork e sull’affinamento del gioco (vedi apposito thread). In effetti ammetto che il lavoro di rifinitura è stato lungo e ho spesso pensato che una versione commerciale non avrebbe mai visto la luce.
Felice di essere stato smentito ^_^’