The Voyages of Marco Polo: facciamo i bagagli per l’oriente
di Alberto “Doc”
Simone Luciani e Daniele Tascini, autori che hanno già al loro attivo diversi validi titoli fra cui il noto Tzolk’in: The Mayan Calendar, si riafacciano in questo 2015 con una nuova proposta che parla italiano non solo per le meccaniche di gioco ma anche per la sua ambientazione che ci condurrà sulle rotte seguite dalla famiglia Polo durante il loro viaggio verso oriente. Diamo allora uno sguardo più attento a The Voyages of Marco Polo.
I Polo partirono da Venezia nel 1271 quando Marco aveva 17 anni. Dopo un viaggio di quattro anni che li vide passare per Gerusalemme, la Mesopotamia e lungo la via della seta, giunsero infine alla corte del Kublai Khan nel 1275.
Nel corso della partita, della durata di 5 turni, i giocatori replicheranno questo lungo cammino vestendo i panni di personaggi ognuno dei quali con una particolare abilità che dovranno sviluppare i propri affari nelle zone più profittevoli lungo il percorso.
Durante il turno di gioco ogni giocatore sceglie di eseguire una delle seguenti azioni principali tramite il posizionamento di dadi in loro possesso:
- Prendere 5 monete: il giocatore posiziona un dado sull’azione e ottiene 5 monete.
- Mercato: il giocatore posiziona i suoi dadi sul mercato, determina il numero di merci che ottiene e le porta dalla riserva generale alla sua plancia di gioco.
- Il favore del Kahn: si posiziona un dado sull’azione e si conseguono una merce a propria scelta e due cammelli.
- Ottenere contratti: il giocatore piazza un dado sulla relativa azione e ottiene uno o due contratti.
- Viaggiare: piazzando due dadi su questa azione, il giocatore può far viaggiare il proprio personaggio pagando i costi del viaggio e stabilendo di norma una base commerciale nel luogo di arrivo.
- Azioni delle carte Grandi Città: permette di eseguire le azioni disposte sulla carta abbinata alla grande città a patto che il giocatore vi abbia costruito una base commerciale.
In aggiunta a queste può svolgere prima o dopo una serie di azioni addizionali fra le seguenti:
- Completare un contratto
- Prendere 3 monete
- Rilanciare un dado
- Modificare il valore di un dado di +/-1
- Prendere un dado nero
Il gioco ha termine alla fine del quinto turno. I giocatori ricevono punti vittoria in base alle carte obiettivo completate, ai soldi che hanno ancora a disposizione, alle basi commerciali a Pechino e a chi ha completato più contratti.
Siamo quindi di fronte ad un gestionale di dadi con selezione azioni la cui sensazione è quella di un misto fra Hansa Teutonica e Troyes. Di sicuro a mio avviso un titolo da approfondire il cui regolamento non ci può fornire tutte quelle sfumature che solo una prova diretta potrà fare. Attendo perciò di ritrovare The Voyages of Marco Polo apparecchiato su un bel tavolo prima di trarre le mie conclusioni finali. Le premesse comunque sono buone e sposano i miei gusti personali. Vedremo se sapranno soddisfare anche il mio palato e quello di tutti voi.