Forge War: fabbri alla riscossa!
di Cristina “Violet” Piras
Forge War è un gioco per 2-4 giocatori che promette di essere davvero particolare. Mischia infatti meccaniche di gestione risorse tipiche degli Europei, con meccaniche tipiche degli americani dungeon games, come esplorazione, aumento del livello dei personaggi, soluzione di quest. Abbiamo quindi la presenza di carte livello, quest, equipaggiamenti, ma anche di cubetti risorse, meeples, e la totale assenza di dadi nei combattimenti.
E’ un Kickstarter che terminerà il 4 Luglio 2014 e che ha già raggiunto e triplicato la cifra richiesta per la produzione. Se non ci saranno ritardi, il gioco verrà consegnato ai backers nel Febbraio 2015 e nei negozi intorno a Marzo – Aprile.
L’ideatore è Isaac Childres e la casa produttrice è la Cephalofair Games, casa che nasce proprio con questo gioco.
In un’ambientazione fantasy di terre selvagge e turbolenza, il Re invita i suoi sudditi più abili a combattere contro l’oscurità che incalza. A capo di una gilda di minatori, quindi, raccoglierete risorse, forgerete le armi e vi preparerete a uccidere mostri. Il tutto con la necessità di scelte oculate. Per esempio, per progredire è necessario forgiare armi, ma le armi costano risorse, così come assoldare avventurieri. E’ necessario quindi completare le missioni del re per salire di livello, ma nel mentre accumuleremo risorse, forgeremo armi, equipaggiaremo gli avventurieri ed infine combatteremo contro i nemici. Man mano che si progredirà nel gioco, aumentando di livello, salirà di conseguenza anche il grado di difficoltà.
Sembrerebbe proprio che questo gioco si basi sulla strategia e su scelte ragionate, con una buona dose di profondità anzichè sulla fortuna, come invece accade per giochi di questo genere, che generalmente si affidano alla presenza dei dadi.
Il gioco prevede due versioni differenti: una scatola è la Epic Edition che comprende tutto il necessario per giocare anche una versione full del gioco, che può raggiungere, a seconda dello scenario giocato, anche la durata di tre ore. Ma esiste anche una versione Basic, più economica, che comprende tutto il necessario per giocare partite da circa un’ora.
Il Kickstarter non presenta nessun vantaggio effettivo per chi partecipa, tranne quello di dare la possibilità al creatore di finanziare il gioco. Questo mi lascia un po’ perplessa, e se pure interessata al gioco, non credo che parteciperò. E’ vero che per fortuna il kickstarter è EU friendly e quindi senza spese di spedizione o doganali. D’altro canto, l’assenza di esclusive o particolari vantaggi kickstarter non mi invoglia particolarmente a spendere soldi con ben 7-8 mesi di anticipo. In ogni caso questa è una scelta personale. Il gioco per fortuna ormai verrà prodotto e quindi sicuramente in Primavera potremo giocarci e scoprire se manterrà le sue promesse!