Galaxy Defenders – The Earth Strikes Back: l’umanità contrattacca il 28 maggio
di Federico “Kentervin”
Sta per avere inizio la campagna Kickstarter con cui la Gremlins Project pubblicherà il seguito di Galaxy Defenders; la loro opera prima della Gremlin Project è già andata sold-out raccogliendo ampi consensi e confermando la bontà del gioco, ma gli autori non si sono certo seduti sugli allori e si sono subito messi all’opera sul seguito che introdurrà novità in pressoché ogni aspetto del gioco. La mole di materiale è tale che sarà suddivisa in due scatole: a qualcuno parrà una pura manovra commerciale, ma vi posso assicurare che è una mossa pressoché obbligata, in quanto la carne al fuoco è talmente tanta che una sola scatola sarebbe risultata ben più grande del Core Set.
Già a Play 2014 ho avuto l’occasione per incontrare gli autori e fare il punto della situazione sul gioco e sui futuri sviluppi.
Innanzitutto vi saranno due espansioni che porteranno avanti la storia da dove l’avevamo lasciata.
La prima espansione, Operation Strikeback, sposterà quindi l’azione sul lato nascosto della Luna, dove gli alieni hanno sconvolto la superficie lunare creando un’atmosfera abitabile e popolandola di orribili mostri.
La sfida si fa quindi ancora più ardua; Flying Critter (esseri simili a pterodattili) e Xeno-Delta (pericolose sentinelle munite di evoluti sistemi di targeting) non tarderanno a darci il loro benvenuto.
Le cose non miglioreranno di molto una volta atterrati, visto che enormi vermi sotterranei (Diggers) inizieranno a sbucare da ogni dove.
Ovviamente non vi saranno solo creature più letali e pericolose, ma avremo anche nuovi oggetti ed alleati per portare a termine la nostra missione.
Le armi non avranno solo effetti più devastanti: gli autori non si sono accontentati di aggiungere più dadi, ma hanno voluto dar loro anche delle “qualità” introducendo danni di tipo Lethal e Critical.
Nel primo caso, ci troviamo di fronte ad armi estremamente potenti, in grado di annullare le capacità difensive delle armature. Solamente gli scudi sono in grado di parare simili colpi.
Nel caso dei Critical, un danno di questo tipo costringerà il giocatore a pescare da un’apposita pila un segnalino, applicandone l’effetto.
Vi saranno quindi degli status in grado di influenzare le condizioni fisiche degli Agenti.
Ovviamente gli Agenti avranno a disposizione tutta una serie di Device e nuove abilità che faranno la gioia dei giocatori, con la parte del leone svolta dalle nuove armature potenziate (Power Suit) che da sole valgono il prezzo d’acquisto del gioco; esse saranno generiche e vi sarà anche la possibilità di volare mentre un’altra gradita sorpresa saranno gli NPC, compagni che di tanto in tanto verranno in nostro soccorso.
Importanti novità riguarderanno anche le mappe, che vedranno nuovi tipi di terreni andarsi ad aggiungere a quelli presenti nel Core Set.
Potremo ad esempio trovare i crateri, che bloccano il movimento ma non la L.O.S. (e quindi andranno sorvolati, aggirati o… affrontati in maniera diversa).
Anche la generazione dei segnali e la loro gestione è stata ulteriormente ampliata e saranno presenti dei veri tocchi di classe: finalmente con le espansioni gli Agenti usciranno da quell’atmosfera tipica dei film in cui la razza umana resiste all’invasione aliena. Questa volta si passa quindi al contrattacco, con armi via via più potenti e perfezionate e gli Agenti che non si sentiranno più uno sparuto gruppo di persone abbandonate a se stesse, ma vi sarà un respiro più ampio con nuovi compagni su cui poter contare.
E non mancherà il classico Boss di fine livello, il Master Alien, un enorme verme che si guadagna una scheda a parte, a doppia faccia, e che sarà in grado di dare del vero filo da torcere ai giocatori.
Viene infatti introdotto il concetto di Menacing Agent; il Master Alien considererà la posizione dell’agente più pericoloso in campo ed agirà di conseguenza, grazie ad un’intelligenza artificiale ancora più raffinata.
La scheda a doppia faccia farà sì che statistiche e comportamento varino in modo dinamico, costringendo i giocatori a modificare la propria strategia nel bel mezzo del combattimento.
Se tutto questo non dovesse bastare, con Protocol Extinction partiremo alla volta del pianeta natale degli alieni, pronti a far vedere loro i sorci verdi grazie a rinnovate armature ancora più possenti ed armi ancora più letali in un crescendo davvero coinvolgente ed appassionante.
Per quelli che si accontentano di avere un po’ più di miniature da mettere in campo, posso rassicurarli: i nuovi alieni sono tanti, grossi e cattivi e le nuove abilità li rendono davvero tosti. Inutile dire che pescano a piene mani dall’immaginario sci-fi senza creare spiacevoli “stacchi” con quanto visto finora. Niente cose kitsch o ibridi improbabili, ma una continuità di stile molto piacevole.
E finalmente gli alieni superano la limitazione del singolo esagono.
Avremo droni biomeccanici in grado di prosciugare l’energia vitale dei nostri Agenti (Sentinels), uno strano incrocio tra Venom ed una Bestia Distorcente in grado di rigenerarsi e vanificare gli attacchi a distanza (Crimson Nightmare) che può anche depositare uova letali in giro per la plancia, il pericolosissimo Xeno-Gamma (un gigantesco guerriero armato di ascia laser e granate traccianti) fino a giungere alla Alien Queen, la sovrana incontrastata degli alieni e colei che tira i fili di questa terribile invasione.
Vista la stazza eccezionale, non me la sentirei di disubbidirle!
Vengono introdotte mappe modulari con cui creare corridoi e spazi ristretti, così come i Segnali Stazionari che non si muovono, rappresentando dei possibili obiettivi… o dei pericolosi alieni che vi attendono nascosti nell’ombra.
Le armature generiche diventano personali, così che ogni Agente possa sfruttare al meglio le proprie caratteristiche.
Anche qui, come nelle versioni precedenti, diventa fondamentale sfruttarne correttamente l’energia (rappresentate da batterie che vanno spese con parsimonia ed oculatezza).
Entrambe le scatole avranno uno Storybook a loro associato.
Ho avuto modo di vedere i vari token, mappe, Carte Evento ed Alieno; il lavoro svolto è davvero notevole, la quantità di materiale impressionante e fa piacere notare che il “flavour” del gioco è rimasto inalterato.
Le regole introdotte donano ancora più profondità al gioco, senza la spiacevole sensazione di trovarci di fronte a qualcosa di appiccicato per infarcire inutilmente il gioco e giustificare la pubblicazione di un’espansione.
Se nel Core Set le cose che si potevano fare erano davvero tante (per alcuni giocatori anche troppe), gli autori hanno lavorato in più direzioni al fine di “snellire” alcuni aspetti del turno, agevolare la gestione degli alieni da parte dei meno esperti, aggiungere nuove, immancabili abilità e rendere ancora più profonda la fase di combattimento con effetti e possibilità del tutto nuovi.
L’avanzamento tramite Rank verrà mantenuto anche se vi saranno delle novità ed il lavoro svolto dagli autori è enorme e come al solito al limite del maniacale; encomiabile la cura e la grande capacità di ascoltare tutti i suggerimenti che la comunità di fan hanno loro presentato (anche nella gestione degli alieni che qualcuno aveva trovato un po’ difficoltosa), anche se molto era già in fase di sviluppo ancor prima che Galaxy Defenders venisse pubblicato.
Operation Strikeback e Protocol Extinction non si presentano quindi come il classico tentativo di sfruttare l’hype del gioco base; non si tratta di qualche abilità in più, un paio di alieni e l’armatura potenziata.
Qui si percepisce davvero la sensazione di trovarci di fronte ad uno step successivo, qualcosa di assolutamente imperdibile se abbiamo amato il gioco, che viene ampliato in ogni suo aspetto facendo la gioia di quei giocatori che hanno già una buona dimestichezza con le regole e siano in cerca di qualcosa di davvero completo e con un buon livello di realismo (tra le altre cose, cito la presenza di posizioni e fuoco di soppressione).
Il gioco prende ora un respiro epico; se nel Core Set si trattava di respingere (faticosamente) l’invasione aliena, ora è venuto il momento per l’Agenzia di passare al contrattacco andando a colpire il Quartier Generale alieno, forti delle nuove armature potenziate che gli scienziati hanno sviluppato e supportati da nuovi agenti (e da ben tre nuovi classi tra cui scegliere).
Per la Campagna KS sono già disponibili Niobium, classe Psionico in grado di copiare le abilità degli altri Agenti in gioco e Tritium, classe Supporto che rinuncia all’arma secondaria in cambio di un Device pescato a caso ad ogni turno!
Insomma, se le premesse per Galaxy Defenders erano a dir poco entusiasmanti, attendo il Kickstarter che sono sicuro ci porterà delle scatole traboccanti di materiale (dalle stampe che ho visto, di fustelle ce ne saranno davvero tante e le mappe saranno un’altra bella sorpresa).
Ora non ci resta che rimanere in allerta, aspettando il giorno di apertura della campagna su Kickstarter.
Nell’attesa, il Core Set saprà tenerci compagnia ancora per molto tempo; anche gli autori hanno confermato la volontà di non abbandonare lo sviluppo di ulteriori missioni per Galaxy Defenders, rilasciandone a cadenza regolare sul sito ufficiale (a tale scopo è in dirittura d’arrivo il Mission Editor con cui creare le proprie missioni).
I vari alieni potranno essere utilizzati in concomitanza con quelli del Core Set, così come si potrà fare uso dei nuovi NPC introdotti per dar vita a nuove ed epiche missioni.
Questo Kickstarter presenterà solamente 3 opzioni in modo da semplificare la vita ai backer:
Earth: entrambe le espansioni e due nuovi Agenti
Moon: entrambe le espansioni, due nuovi Agenti e tutte le opzioni
Galaxy: come l’opzione Moon a cui viene aggiunto il Core Set e l’Elite Army
Ci sarà come al solito la possibilità di acquisire materiale aggiuntivo per customizzare le proprie missioni, ma già con il “pacchetto” Moon si è sicuri di non perdersi niente. Poi, al solito, “due è meglio di uno” per chi non è mai stanco di combattere gli alieni ;)
Appuntamento per il 28 maggio, quindi. E’ arrivato il momento della riscossa!