Sandwich – Recensione
Di Davide “Canopus” Tommasin
Titolo | Sandwich |
Autore | Christophe Raimbault |
Lingua | Tedesco, Francese, Olandese, Spagnolo |
Editore | Les Belges à Sombreros |
Distributore | Repos Production |
Numero giocatori | 3 / 10 |
Durata partita | 20 minuti |
Anno pubblicazione | 2013 |
Altri titoli | – |
Genere | Party Game, gioco di abilità |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo | Circa 20 euro. |
Un vecchio detto recita che tutto è più buono sottoforma di panino, ma la cosa vale proprio per tutto tutto tutto? Con questo titolo avremo modo di scoprirlo! Sandwich ha decisamente un nome esplicativo per quel che ci troveremo a fare: dovremo essere rapidi a prendere le carte per poi comporre dei panini (sandwich appunto) da dare in pasto ai nostri avversari nella speranza di andare incontro ai loro gusti. Il risultato è un party game fino a 10 giocatori, sicuramente molto particolare, colorato, rumoroso e poco serio, che risente molto della soggettività dei gusti, ma sicuramente anche un ottimo sistema per fare gruppo e conoscere meglio le altre persone sedute intorno al tavolo. Il titolo è un remake di un vecchio gioco dallo stesso nome e pubblicato nel 2010 dalla Le Joueur. Le differenze tra questo e il suo successore stanno sostanzialmente nella forma delle carte, prima quadrate mentre ora sono tonde, nella grafica, diventata decisamente più chiara e fumettosa, e in qualche cambio di ingrediente. Ma ora prepariamoci la merenda…
Ambientazione
C’è poco da dire: dovete fare panini! E buoni anche! Quindi nel gioco emergeranno 2 aspetti, il primo che corrisponde alla sfida di abilità e che prevede di prendere le carte ingrediente sul tavolo prima degli altri giocatori, il secondo consisterà nel combinare i vostri ingredienti ottenuti prima in panini da dare in “assaggio” ai vostri avversari.
Materiali
In una scatola di latta cilindrica e bassa, che ricorda molto da vicino Dobble, trovano sicuro e confortevole alloggio 63 carte tonde. Ogni carta raffigura il disegno di un ingrediente su uno sfondo che richiama il colore base dello stesso, in tinta tenue. Ogni ingrediente è caratterizzato da un disegno in grafica fumettosa e senza alcuna presenza di testo. Alcuni ingredienti utilizzeranno delle bandierine per migliorarne l’identificazione, come la feta che ha una bandierina greca o il prosciutto crudo che ha una bandierina italiana… e no, la cavalletta non ha una bandierina cinese o messicana!
Se avete acquistato il gioco come me ad Essen 2013 avrete anche una 64-esima carta con un ingrediente bonus, la panna montata.
Setup e preparazione
Setup
Nemmeno da considerare, si tratta di preparare una mazzo di 9 carte per ogni giocatore ad inizio di ogni round e una partita è composta da 3 round. È un gioco a punti e vi serviranno carta e penna per tenerne traccia. La cosa più tediosa è che vi ritroverete e rimescolare il mazzo degli scarti (ossia delle carte giocate) praticamente all’inizio di ogni round.
Regolamento
Spiegabile in meno di 5 minuti tramite semplicissimi esempi.
Meccanica di gioco
L’uomo è ciò che mangia
Il gioco presenta diverse varianti volte sia a prolungarne la longevità che ad adattare una meccanica da 4 a 7 giocatori portandola ad un numero diverso di avventori.
In generale il gioco si snoda in 3 round ognuno dei quali, a sua volta, è diviso in 2 fasi: una in cui si raccolgono gli ingredienti e una in cui si compongono e valutano i panini.
Se siete in 4, 5, 6 o 7 giocatori, la partita si svolgerà così:
- Ogni giocatore prende il suo mazzo di 9 carte e lo mette davanti a se, a questo punto contemporaneamente si svela la prima carta in cima al mazzo, da ora il più veloce può allungare un braccio e prendere l’ingrediente davanti ad un altro giocatore (o quello davanti a lui se gli è rimasto solo quello).
- Finita la fase rissa tutti i giocatori avranno in mano 9 carte prese agli altri con la forza e l’astuzia, dovranno ora comporre 3 panini di 3 ingredienti ognuno da dare in pasto ai 3 giocatori immediatamente a destra. Ogni giocatore formerà quindi 3 pile di carte coperte che darà ai 3 giocatori immediatamente alla sua destra (anche se io un turno faccio destra e uno faccio sinistra per variare).
- Quando ogni giocatore ha davanti a se 3 panini procede a valutarli. In pratica scopre gli ingredienti e li classifica in ordine di gradimento. Il giocatore che ha preparato il panino più buono prenderà 3 punti, il secondo ne prenderà 2 e il terzo 0. A via così finché tutti non fanno la loro personale classifica.
Dopo il terzo turno chi ha più punti vince, semplice e liscio come l’olio.
Una variante per ogni gusto
Ma è tutto qui? Certo che no! Il gioco prevede diverse varianti, alcune molto interessanti, come giocare a chi fa i panini più vomitevoli (e scoprirete che è difficile quanto fare dei panini deliziosi). Ma vi sono varianti per tutti i gusti:
- si può scegliere in ogni turno un tipo di “supporto” da tenere fisso, come il pane dolce, le crepe o la piadina;
- si decide un tema per cui ogni giocatore dovrà assegnare un punto bonus al panino davanti a se che più gli è rimasto aderente, per esempio il panino da mare o dietetico;
- per una partita all’ultimo sangue potete fare i panini man mano che prendete gli ingredienti eliminando la possibilità di scegliere le combinazioni e aumentando enormemente la componente di abilità del gioco;
- preparare i panini come se fossero rimasti in frigo per più di una settimana, qualcosa sarà andato sicuramente a male;
- il twist, che è quella che utilizzo io, in cui un turno i panini si danno a destra e un turno a sinistra;
- infine la variante casinara, in cui tutti i giocatori possono parlare mentre gli altri assaggiano così da cercare di influenzare le scelte del degustatore di turno o cercare di attribuirsi i panini altrui (utile se qualcuno è in testa e non vuole far capire qual è il suo panino per non farselo penalizzare), per me è una variante obbligatoria.
- In generale ogni cosa vi salti in mente è una possibile variante!
Aggiungi un posto a tavola…
In 3 ogni giocatore avrà in mano 12 carte invece di 9, per preparare in totale 4 panini, 2 per ognuno dei suoi avversari. Mentre se si gioca da 8 in su ovviamente non ci saranno abbastanza carte, quindi ad inizio turno si scopre una carta ingrediente che non sarà in gioco ma sarà considerato come un ingrediente obbligatorio presente in ogni panino. A quel punto ogni giocatore avrà solo 6 carte e dovrà comporre panini con solo 2 ingredienti a scelta oltre al terzo imposto ad inizio turno.
Conclusioni
Grafica e componentistica | Orrore! Carte tonde e non imbustabili! Per fortuna la forma tonda, anche se poco pratica da tenere in mano, risulta essere più resistente di quella quadrata e le carte hanno un buon spessore. La grafica è molto colorata e carina. Ma la sciccheria, come in Dobble, è la scatola in metallo che da un certo senso di sicurezza e resistenza, anche agli agenti atmosferici. |
Ambientazione | Praticamente inesistente, ma per un gioco simile non se ne sente di certo il bisogno. |
Manuale | La versione multilingua incredibilmente non prevede l’inglese, che potete comunque scaricare online da questo link. Per il resto il regolamento ha più pagine per le varianti che per le meccaniche. È chiaro e lineare, non poteva essere altrimenti, e non presenta esempi, ma nemmeno se ne sente il bisogno. |
Dipendenza dal caso e meccaniche | La prima parte del gioco è una questione di abilità in cui la fortuna conterà poco, giusto nel caso in cui l’ingrediente da voi ambito si trova all’altro capo del tavolo. Per il resto sarà tutta una questione di colpo d’occhio, velocità e cattiveria. La meccanica appare semplicissima e al limite del lineare, al punto che a descriverlo a parole sembra una stupidaggine, salvo poi rendersi conto che ha un suo perché quando vi si gioca. I 2 aspetti del gioco, abilità e composizione, sono davvero ben bilanciati tra loro, al punto che anche se non si è i più veloci si riesce comunque ad avere degli ottimi risultati con un po’ di fantasia. Personalmente ho trovato solo 2 ostacoli, uno dei quali di semplice soluzione però. Il primo è il fatto che i giocatori tendono a snobbare i panini di chi è in testa, ma è facilmente risolvibile mescolando i panini tra loro così che non si sappia la fonte, sebbene capiti di ricordarsi un particolare ingrediente che magari si voleva prendere e che invece ha preso qualcun altro. L’altro aspetto è la soggettività dei gusti, mi è capitata gente che preferiva mangiarsi il prosciutto con la marmellata solo perché nell’altro panino c’era un ingrediente poco gradito, tipo le acciughe; io in genere risolvo minacciando, quando gioco in casa, di andare realmente a preparare i due panini e di vedere poi che si preferiscono mangiare (mi sento molto “mamma” quando lo faccio). Altro aspetto interessante è la presenza di 2 ingredienti particolari che inizialmente fanno storcere il naso ma che poi rivelano degni di evidenza, la cavalletta e l’ingrediente misterioso. Paradossalmente, dopo tutte le partite che ho fatto, mi appare più sensata la prima del secondo. Vi giuro che ho visto gente preferire le cavallette glassate al miele con la frutta piuttosto di mangiarsi l’anguria con la nutella e l’aglio (giusto per dirne una). L’ingrediente misterioso appare invece come un jolly che consente di fare un panino con solo 2 ingredienti, una cosa un po’ insulsa. Infine, per concludere, vorrei mettere in evidenza anche un aspetto più social del titolo, il fatto che conta anche conoscere i gusti delle persone con cui si gioca per avere dei buoni risultati, e la cosa aiuta molto a creare gruppo e conoscersi meglio… anche se quando vedi che ti arrivano tutti panini con il maiale inizi a farti delle domande! |
Interazione tra i giocatori | Elevata ad ogni livello, soprattutto nel cercare anche di intuire e capire cosa potrebbe piacere a chi. Per non parlare poi del fatto che, se si usa l’apposita variante, nella parte della degustazione ci si può dire di tutto e tirare fuori la propria migliore faccia da bluff. |
Idea | Sicuramente ha un alto livello di originalità nella seconda fase in cui si devono comporre e degustare i panini. |
Longevità | Ho riscontrato lo stesso problema di Dixit, se lo giochi sempre con le stesse persone alla fine inizi a conoscerle troppo e a sapere cosa proporre e cosa ti proporranno. Certo, le numerose varianti, alcune delle quali possono anche essere casalinghe, aiutano molto. |
Scalabilità | Sinceramente non trovo la variante per 8 giocatori in su molto interessante, mi sembra che snaturi il senso del gioco, penalizzando inoltre alcuni ingredienti. Se vi esce il salmone vi sfido ad abbinarlo con cose come la nutella o la marmellata, indipendentemente dal terzo ingrediente che ci mettete in mezzo. Diciamo quindi che aumenta esponenzialmente il peso della parte del gioco che chiama in causa l’abilità fisica, cosa che invece in meno giocatori è molto più bilanciata. Ovviamente questo implica un notevole cambiamento dell’esperienza ludica. |
Impressioni giocatori | Il divertimento di questo gioco dipende molto dal gruppo che si ha. Se amate i giochi ordinati e l’oggettività dei risultati non credo faccia per voi. Per il resto è un gioco per tutti e che diverte molto. Ma soprattutto, come ho già detto, aiuta a creare gruppo e a formare quella atmosfera leggera e amichevole. Penso che la cosa dipenda molto dal senso che hanno le persone per il cibo, in genere i gusti culinari sono qualcosa di intimo che unisce molto. Lo vedo bene come perfetto diversivo post cena se si ha un gruppo con una certa presenza di neofiti. In sintesi un ottimo filler leggero. Ottimo anche per un pubblico di neofite! |
Giudizio personale | Avevo letto qualcosa su questo titolo prima di Essen e da subito non mi aveva minimamente ispirato, mi sembrava una cavolata dato che chiama in causa un aspetto oggettivo come i gusti culinari delle persone. L’ho acquistato praticamente a scatola chiusa guidato solo da un ottimo prezzo e dalla certezza che sarebbe piaciuto alla mia ragazza. Provato la sera stessa ha aperto un mondo a tutti noi che lo stavamo giocando in quel momento, generando delle situazioni assurde in cui stavamo letteralmente cadendo dalla sedia dal ridere. La semplicità per quello che è, si parla di una settantina di carte e di una scatola di metallo, è disarmante. Per contro ammetto che dopo poco più di una decina di partite ero già stanco di giocarci. Aspetto da considerare assolutamente è il gruppo di gioco che deve essere molto poco serioso se volete godervela bene. Ribadisco che è ottimo per le neofite, la mia ragazza infatti non ne vuole sapere di smettere di giocarci. |
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Pro: |
Contro: |
Ottimi materiali | Carte non imbustabili |
Filler leggero molto veloce e intuitivo, ottimo per neofiti e neofite | Chiama in causa i gusti oggettivi dei giocatori che sono discutibili |
Gioco ironico e caciarone che crea subito gruppo | Scalabilità oltre gli 8 giocatori discutibile |
Elevato numero di varianti | Longevità medio-bassa |
Bilanciamento perfetto tra la componenti di abilità fisica e mentale |
L’esperienza ludica dipende fortemente dal gruppo di gioco |
Prosciutto e marmellata non è così malvagio come panino :-)..sicuramente meglio delle acciughe :-P
Arriverà il giorno in cui ti troverai a dover scegliere… e io sarò lì! :P
Spesso abbinamenti improponibili sulla carta, non lo sono nella realtà.
Assaggiata la mortadella col Nesquik, una rivelazione ^_^’
Ti credo sulla parola ;-)
D’accordo su tutto ;-)
Complimenti!
Noi l’abbiamo praticamente consumato… Ecco, se c’è un difetto in questi giochi di “presa rapida” è il fatto che le carte tendono a sciuparsi velocemente. Bisognerebbe facessero una versione con carte decisamente più robuste (plastificate?).
Concordo con te! Però tieni conto che la maggior parte dei potenziali acquirenti di un gioco simile tende a non imbustare le carte. Ora, se hai un carta rettangolare o quadrata e la sottoponi ad uno stress smile finirai per vederla aprirsi lungo gli spigoli. Da questo punto di vista le carte tonde sono geniali perché non hanno spigoli. Per contro, se sei come me che imbusti tutto, le carte rettangolari non erano un grosso problema. In alterativa potevano fare le carte in cartone spesso tipo le carte classe di Rattus, ma avrebbero richiesto una maggiore occupazione di spazio.
Difetto comune a molti giochi. Dobble poi ha pure le carte rotonde, un incubo.
Rilancio con Sopressa e Nesquik, un must-have!
Ringrazio Doc e i miei amici per avermela fatta scoprire ;)