Giochi Uniti pronta per Lucca
di Luca “Maledice79” Lanara
Giochi Uniti l’anno scorso mi ha fatto giocare ad Andor, un gioco che ha tenuto impegnati tutti i Gioconauti per un sacco di tempo (anche se non siamo ancora riusciti a sconfiggere il mostro finale) ed è quindi lecito pensare che anche quest’anno spunteranno fuori con qualcosa di spettacolare. Tra i titoli proposti ho subito adocchiato Relic, gioco che usa il sistema di Talisman ma stavolta portandoci nel grande universo di Warhammer 40K.
Per quei pochi che non hanno mai giocato a Talisman vi faccio un piccolo riassunto delle regole. In pratica ogni giocatore tira un dado e va avanti nel tabellone (esattamente come nel gioco dell’oca), dopodichè ci si fionda sulla carta che può rivelare sfighe o fortune di ogni sorta (si va da nemici a luoghi pericolosi, o potenziamenti). Scopo del gioco è raggiungere il centro della mappa soddisfando le condizioni di vittoria dello scenario. Ok, niente di nuovo o particolare, ma credo che questa sia la volta buona per avvicinarmi all’universo di Warhammer 40K, visto che i miei tentativi finora sono stati fallimentari. In fondo un po’ Space Marine mi ci sono sempre sentito. Naturalmente nella mia ludoteca non c’è Talisaman, se no dubito che farei un acquisto simile.
Se state storcendo il naso, tranquilli la scelta non finisce qua. Oltre a Netrunner, dove non diro’ nulla visto che se ne parla ovunque persino qui, salta all’occhio questo Gearworld: Terre di Confine, gioco di negoziazione, conquista e costruzione edito, indovinate un po’ da chi? Ma sì, dalla Fantasy Flight Games. I giocatori assumono il ruolo di tribù ostili che occupano un continente e le isole che lo circondano in un mondo post-apocalittico. I giocatori devono raccogliere rottami, allevare cavalli, estrarre metalli, coltivare strette alleanze e incrementare la forza della propria tribù per difendere le proprie terre. Per i più attenti di voi, Kentervin scrisse un articolo che potete tranquillamente leggervi qui (lui è piu’ bravo di me a descrivere, quindi dategli un occhiata).
Tra le altre cose esce l’espansione Fino alla Morte per Blood Bowl: Team Manager – Il Gioco di Carte , dove appunto dovremmo gestire e giocare una partita di Rugby con creature prese direttamente dal fantasy. Quindi tante carte per tutti :P
Ma è sul finale che tenevo il pezzo grosso, infatti pare proprio che ci sarà Il Richiamo della Foresta, che non è un gioco ispirato al romanzo di London ma un’espansione delle Case della Follia. O meglio dovrei dire l’espansione per definizione. Solo per farvi sbavare un po’ guardatevi sotto che razza di bestie potete trovare all’interno della scatola, senza contare i nuovi scenari e nuove regole, che a detta del pubblico americano hanno dato al giorco la marcia in piu’ che meritava. Visto che Alchimia Proibita rimane là ad ammuffire, spero proprio di riprendere in mano questo gioco che mi ha dato delle enormi soddisfazioni in passato.
In conclusione anche quest’anno c’è tanta roba per noi American Gamers, quindi ci vediamo là, io sarò quello con la maglietta con la G rossa sul retro.
Relic ci permette di vivere un’avventura all’interno del Settore Antian, un luogo lontano dove l’orrore e la malvagità sembra aver preso dimora. Come se non bastasse, negli ultimi tempi un enorme squarcio dimensionale si è aperto, coprendo con la sua nefasta influenza tutto il settore. L’Impero ha dunque chiamato a raccolta i suoi migliori elementi, al fine di investigare e debellare la minaccia proveniente da un’altra dimensione. Porre fine a tutto questo, però, non sarà impresa facile.
Il tabellone rappresenta nel suo percorso esterno dei pianeti, mentre nella zona centrale lo spazio profondo è il protagonista indiscusso. Inutile dire che al centro ci aspetta uno squarcio dimensionale, un portale tra il nostro universo ed uno fatto di incubo e malvagità.
Il sistema di gioco è molto semplice: si tira un dado, ci si muove in senso orario o antiorario di tante caselle quanto è il valore ottenuto e si attiva la casella visitata. Su ogni casella vi è un simbolo che indica da quale Mazzo Minaccia si deve pescare la relativa carta. Il colore indica il tipo di minaccia e da una indicazione sulla caratteristica che dovremo utilizzare:
– Rosso: saremo costretti ad affrontare gli Orchi, dovremo sconfiggerli facendo affidamento sulla nostra Forza
– Blu: qui saranno i Tyranidi ad attenderci, dovremo fare ricorso a tutta la nostra Volontà per non soccombere all’orrore
– Oro: trovarsi faccia a faccia con gli Eldar è sempre controproducente, meglio sfruttare la propria Agilità per evitarli
Per passare dal tracciato più esterno a quello centrale, sarà necessario entrare in alcune caselle specifiche e pagare l’ammontare di Punti Influenza ivi indicato, mentre per accedere all’area più interna sarà necessario possedere una Reliquia, ottenibile solo dopo aver compiuto un certo numero di missioni (ogni giocatore pesca una Carta Missione all’inizio della partita: esse possono variare dal dover sconfiggere un altro giocatore, eliminare un certo numero di nemici, eccetera).
Il combattimento funziona come in Talisman: ogni giocatore possiede un’armatura ed un’arma, si tira un dado da 6 e si aggiunge il bonus derivante dall’arma utilizzata. Se sul dado esce un 6, è possibile aggiungere il valore di quest’uiltimo e continuare a tirare.
Una volta sconfitto il nemico, si guadagneranno i punti indicati sulla carta: non appena un giocatore guadagna 6 punti, egli avanza di un livello ed ottiene una nuova abilità, descritte nella scheda . Queste sono fisse, quindi ogni personaggio ha un proprio “sentiero” da percorrere, rendendo impossibile qualsiasi personalizzazione ed abbassando un po’ la varietà del gioco (anche se ci sono 10 personaggi da provare e molte armi per differenziarli).
Rispetto a Talisman, le miniature sono state sostituite da busti di personaggi che possono essere messi su appositi supporti colorati per indicare il giocatore a cui appartengono, inoltre ognuno ha in dotazione una scheda da posizionare sotto ad un cartoncino con 4 dischi che ruotano per tenere traccia dell’andamento delle proprie Caratteristiche (se avete giocato a Battlestar Galactica avete già capito di cosa sto parlando), al di sotto dei quali vi è un tracciato per tenere conto dei propri livelli.
Le Caratteristiche sono 4: Forza, Volontà, Agilità e Vitalità. Ogni giocatore ha inoltre alcune abilità specifiche (assimilabili agli incantesimi di Talisman) a cui accedere a mano a mano che si sale di livello e Punti Influenza (una specie di denaro).
Il gioco mette a disposizione 10 personaggi (tra cui il Rogue Trader, il Sanctioned Psyker e l’immancabile Capitano degli Ultramarines), 5 scenari che cambiano gli obiettivi del gioco (se ne pesca uno e viene messo in mezzo al tabellone e che rappresenta le modifiche al gioco, l’obiettivo e chi si cela dietro a tutto questo), missioni personali, carte corruzione che donano vantaggi immediati (ma che possono risultare letali) e centinaia di carte, unite ad un artwork di altissimo livello.
Pur non offrendo nulla di particolarmente nuovo rispetto al suo illustre predecessore (corruzione e scenari sono interessanti, ma non così rivoluzionari), Relic affina e migliora le caratteristiche di Talisman, strizzando l’occhio agli amanti di Warhammer 40.000 e della fantascienza in generale. Il sistema di avanzamento di livello mi è sembrato un po’ “ingessato”, ma dovrebbe comunque permettere di avere dei personaggi tutti ugualmente bilanciati. Talisman da questo punto di vista pecca un po’ (con personaggi palesemente migliori di altri), d’altro canto può contare su di un numero enorme di espansioni e su di un nome che continua ad esercitare un certo fascino a distanza di decenni.
Ovviamente sta all’acquirente scegliere tra uno o l’altro titolo, fermo restando che, al di là dell’ambientazione, i due titoli condividono le stesse meccaniche di base e quindi difficilmente Relic riuscirà a fare proseliti ed attrarre nuovi giocatori laddove Talisman ha fallito.
Fantasy Flight unisce quindi due nomi storici dei giochi da tavolo, Talisman e Warhammer 40.000, per confezionare Relic, gioco da tavolo per 2-4 persone della durata dichiarata di 150 minuti.
La casa editrice continua nella sua opera di modernizzazione e restyling di vecchi classici, questa volta però ha optato per un’operazione diversa, andando a proporre un Talisman “riambientato”.
E proprio qui sta l’azzardo: Talisman ha un grosso seguito di aficionados che hanno accolto a braccia aperte la nuova edizione, giocatori disposti a chiudere un occhio sulle meccaniche (che, seppur rinnovate, lamentano una certa influenza dell’alea) in cambio di un gusto vagamente retrò e di un’impostazione che non tradisce le sue origini.
Titolo ampiamente supportato, vista la miriade di espansioni grandi e piccole che lo accompagnano.
Relic invece appare come un Talisman in salsa sci-fi: l’ambientazione scelta è sicuramente evocativa e potente, ma l’uscita di espansioni sarà una scelta obbligata per la Fantasy Flight e immagino che molti giocatori rimarranno alla porta in attesa di vedere come verrà gestito il supporto a tale titolo.
Il timore di scegliere il titolo sbagliato, senza che questi goda del supporto fornito a Talisman, potrebbe rallentarne la diffusione.
Meglio sarebbe stato per la FFG annunciare anche una futura espansione; recuperare il divario con Talisman non sarà facile, vedremo come se la caverà Relic (fermo restando che le espansioni possono aumentare la longevità di un titolo, ma questi deve essere in grado di reggersi in piedi da solo) e se riuscirà a ritagliarsi un posto al sole nel panorama ludico italiano.
Relic mi ha attirato dalle prime volte, spero in una maggiore profondità e difficoltà di vittoria rispetto a Talisman.