Spiel 24: live blogging dell’evento da Essen

di Gioconauta | Spiel 24: live blogging dell’evento da Essen

È arrivato il periodo dell’anno in cui i nostri sogni board-game-ludici diventano realtà, è arrivato lo Spiel 24. Per i pochi che non lo sanno lo Spiel è la fiera più importante del mondo relativa a giochi da tavolo e giochi di carte. Si tiene in Germania, ad Essen, ogni autunno, quest’anno sarà dal 3 al 6 ottobre.

Potremmo sbandierare numeri su visitatori, case editrici e quantità di giochi in scatola presentati, ma non renderebbe l’idea di quello che è lo Spiel. Non è una semplice fiera, è uno spazio dove incontrare giocatori, editori e distributori da ogni parte del mondo. Ma proprio tutto il mondo, per esempio è molto corposa la partecipazione asiatica che non vede semplicemente la cinquina Cina, Corea, Giappone, Taiwan e Hong Kong, ma anche editori o autori Indonesiani, Malesiani, Filippini, ecc.. E i giocatori non sono da meno, noi che ormai frequentiamo l’evento da un po’ di anni possiamo fare a gara di chi ha giocato con la persona che veniva da più lontano.

Anche per questo lo Spiel è un luogo di scoperta, si vedono, e si possono anche acquistare, board game che non vedresti mai e mai più rivedrai. Idee folli che fanno il giro e diventano geniali, materiali extra-ordinari, concetti di gioco che oltrepassano qualsiasi schema… tutto questo è disseminato in ogni padiglione dello Spiel per presentarsi ad una platea titanica, uno tsunami di giocatori che non si può nemmeno immaginare ad un evento esclusivamente ludico.

Per non parlare delle novità, delle anteprime, la possibilità di provare e acquistare giochi che nel nostro paese arriveranno dopo mesi. Si, perché molto di quello che avrà successo allo Spiel poi lo rivedremo anche qui in Italia, qualcosa già prima di Natale il grosso verso la primavera. Per questo lo Spiel è qualcosa che riguarda tutti i boardgamer, indipendentemente dai gusti e dalle preferenze, dalla lingua e dalla nazione.

Come ogni anno Gioconauta offre la copertura più completa in assoluto dell’evento. Abbiamo iniziato ad agosto con le mini-anteprime del Doc, abbiamo continuato con due live dedicate, abbiamo pubblicato il richiestissimo listone del Doc e ora, durante la fiera, potrete gustarvi quello che proviamo e scopriamo grazie a questo live blogging e al TG-Nauta Live. Questo ultimo verrà trasmesso da giovedì al sabato, alle 21, sui canali di Gioconauta (Youtube, Twitch e Facebook). Queste trasmissioni di circa un’ora saranno condotte da riivaa, Cercatore di Perle e PcomePigro che commenteranno dei video girati da noi direttamente allo Spiel. Non mancherà ovviamente un piccolo intervento di noi nauti da Essen, possibilmente in compagnia del nostro ospitone che sarà in fiera con noi e che condividerà con noi l’albergo, The Green Player.

Buona lettura e buon gioco.


Domenica
6 ottobre – ultimo giorno di fiera!

Babylon

In Babylon andremo a costruire giardini pensili sulla nostra plancetta quadrata, con tanto di scale, fontane e pilastri di plastica. L’effetto WOW è garantito, ma ci sarà anche il gioco? Capiamolo insieme al doc… All’inizio di ogni turno prenderemo una della tessere disponibili e sulla base delle sue adiacenze, questa ci garantirà un certo numero di pilastri. Il numero varierà in base al colore della tessera e quante tessere adiacenti ce ne sono sul livello superiore o inferiore. Se prenderemo una tessera con delle tessere adiacenti sopra di essa, calerà il numero di pilastri. Una volta presa la tessera, dovremo posizionarla nel nostro giardino (plancia) utilizzando almeno 3 pilastri, sviluppando così turno dopo turno il nostro giardino pensile. Potremo quindi impreziosirlo con degli elementi accessori (statue, scale, fontane), ciascuno di essi avrà le sue particolari regole di piazzamento. Alla fine di ciascun turno si gira un token, che ci informerà sui bonus disponibili. Il gioco dura una dozzina di turni, al termine dei quali andremo a contare tutti gli elementi visibili con una vista a volo d’uccello. I livelli costituiranno un moltiplicatore per i punti, quindi una fontana al terzo livello varrà più punti a fine partita della stessa fontana su un livello inferiore. Il gioco ha sorpassato le aspettative. Riesce ad accontentare sia è alla ricerca di un esperienza architettonica da condividere in famiglia, ma è in grado di offrire sfide anche a chi voglia cercare di spingersi più in alto possibile con i suoi giardini (e quindi con il punteggio). Davvero una piacevole sorpresa.

Cyber Pet Quest

Cyber Pet Quest : dungeon crawler in cui quattro animaletti, fuggono da alcuni umani impazziti che vogliono catturarli per .. scopi non proprio piacevoli! Graficamente soddisfacente da vedere.

Il turno di gioco funziona in questo modo: si tira un pool di dadi comune, ottenendo così risorse che i giocatori in maniera cooperativa dovranno gestire per svolgere le sfide che il gioco gli porrà davanti.

Forte la componente narrativa, con un’azione organizzata a scenari, ciascuno con i propri obiettivi da portare a compimento e set up. Sarà poi possibile seguire diversi percorsi in base alle scelte compiute man mano che la partita prosegue. Spaventosamente puccettoso.

Aqua

Aqua: gioco artistico per due giocatori che si sfidano ad organizzare la migliore mostra a tema dipinti con soggetti acquatici nel loro museo. Il gioco consiste nel piazzare le opere d’arte formando una griglia, tenendo conto che un giocatore guadagnerà punti per le opere piazzate nelle colonne verticali, mentre l’avversario per le opere piazzate in righe orizzontali. Quindi l’area di gioco è valutata su due direzioni diverse a seconda del giocatore. Quando una carta è giocata vicino ad una carta scoperta questa viene giocata coperta, altrimenti viene giocata scoperta. Nel momento in cui una carta è circondata da4carte,viene scoperta. Ogni volta che si gioca, o viene scoperta, una carta con una barca, questa porta dei visitatori al museo. Cioè cubetti sopra le carte opera d’arte, che andranno spostati entro tre spazi dalla carta stessa e incrementeranno i PV dati dalle carte. I pinti vengono dati ai giocatori in base a carte punteggio date ad inizio partita che forniscono PV in base ai simboli e valori numerici sulle carte che compongono una data riga/colonna. Attenzione però, se una riga/colonna fornisce meno di 10PV o più di 20PV non parteciperà alla sommatoria dei PV finali del giocatore. Gioco di autore taiwanese naturalizzato americano.

7empires

7 Empires : Ren si è fiondato a provare il successore spirituale di Imperial di Mac Gerdts.

Varie monarchie si stanno contendendo il controllo dell’Europa ed i giocatori cercheranno di investire su quelle monarchie, cercando di fare più punti. Andiamo subito al dunque, differenze e similitudini rispetto ad Imperial?

Non c’è la rondella; la selezione delle azioni viene effettuata in base al cubetto che può essere scelto e messo sulla plancia provocando le attivazione corrispondenti. Come in Imperial, le azioni sono: schierare truppe, spostarle, piazzare bandierine… l’unica azione originale è quella del miglioramento edifici.

La più grande differenza tuttavia è la mancanza di una fase azionaria. A fine round, in alcuni round, si pescano le carte con i valori di monarchia, scegliendo quello che viene fuori nell’ordine.

In breve un gioco che semplifica Imperial, forse levando la parte divertimento.

Dead Cells

Dead Cells  è un gioco cooperativo, dungeon crawler, rogue-lite ispirato all’omonimo videogioco. Giocabile con 1-4 giocatori e con un gameplay di circa 45 minuti.

I nostri eroi si troveranno ad affrontare percorso a bivi, come in “Slay the Spire”.

Per quanto riguarda i combattimenti : si possono giocare al massimo tre carte per ciascun round (tre in totale): se si gioca in due, un giocatore dovrà giocare due carte nel medesimo round. Le carte descrivono ognuna un’azione: l’utilizzo di un’abilità speciale del personaggio, la raccolta di un tesoro, carte attacco e difesa. Seguirà poi il turno dei mostri che progressivamente diventeranno sempre più forti, fino ad avere la meglio sui nostri protagonisti a volte.

Gli eroi si troveranno quindi ad affrontare un ciclo temporale : “esplora, uccidi, muori e muta” a ripetizione, cercando di comprendere cosa sta succedendo. Infatti, grazie alle “cellule morte” accumulate durante la partita potranno contribuire allo sviluppo del loro mazzo di carte (deck building vero e proprio) oppure acquisire carte con attività passive, oggetti, tesori, effetti (sanguinamento, veleno) per la prossima run.

A maledice è piaciuto, anche se siamo sulla falsariga di Slay the spire. Promosso da tutti quanti al tavolo.

 

Sabato
5 ottobre – il ritorno del Gioconauta …in fiera

 

Sorcerer Endbringer

Abbiamo provato la versione aggiornata di Sorcerer, un gioco che ci permette di calarci nella tradizione millenaria del duello di magia! All’inizio della partita i giocatori andranno a comporsi il loro mazzo di incantesimi, scegliendo da vari reami, per poi scatenarlo (assieme a una tempesta di dadi) durante i round di gioco. Obiettivo sarà quello di distruggere i 3 territori dell’avversario. Per farlo potremo avere il supporto di un ulteriore pedina, un eroe, di cui potremo sfruttare le sue peculiari mosse e l’influenza che esercita sui minion di fazione. Ma non finisce qui. Nella sua versione aggiornata, Sorcerer: Endbringher, si trasforma in uno stand-alone cooperativo in cui i maghi si coalizzeranno contro un male superiore… Nonostante il deck-constructing un po’ ingessato e il sovrapprezzo dei contenuti, il gioco non è dispiaciuto a Maledice; che si è gasato con l’ampio ventaglio di combo offerte e il dinamico uso dei dadi (che possono essere chiamati in causa sia in attacco che in difesa). Promosso!

Propuh

Se pensavate che gli orrori lovecraftiani facessero paura, aspettate di entrare tra le mura di legno di Propuh! In questo gioco per due giocatori, ispirato dal folklore slavo, si fronteggeranno una coraggiosa nonnina e il terribile vento che assedia la casa in cui abita. Uno dei due giocatori muoverà la sua pedina in una delle aree della casa e l’altro giocatore lo contrasterà con una carta. Chi vince il confronto lascia un segnalino all’interno della stanza. Gli obiettivi dei due giocatori sono ovviamente asimmetrici: mentre la baka (nonnina) dovrà preparare la cena, rassettare i letti e passare la ramazza; il propuh (vento) dovrà aprire le finestre e infilare gli spifferi tra le fessure dei serramenti. Chi riuscirà a completare i suoi obiettivi prima, vincerà. Il gioco è un gioiello bucolico in legno che ha raggiunto i nostri tavoli grazie a una campagna di crowdfunding e la pelinkovac (liquore balcanico) gentilmente offerta dall’editore a renberche… che chiaramente ne ha comprato (almeno) una copia. (Del gioco, non del liquore ndr.)

Black Rose Wars: Duel - Void

Ci siamo portati a casa una copia di Black Rose Wars: Duel – Void della Ludus Magnus Studio. è un espansione per la versione duel di Black Rose Wars, ma può essere giocato anche come personaggio all’interno di Black Rose Rebirth. Maledice non poteva scappare al richiamo dei grandi antichi, dopo che i ragazzi della Ludus gli hanno detto che l’espansione arricchisce il già ricco Black Rose Wars con meccaniche lovecraftiane e aggiustamenti alle regole… Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn!

River Valley Glassworks

River Valley Glassworks è un gioco carino e coccoloso in cui impersoneremo lontre e andremo a collezionare vetrini colorati trovati lungo un fiume. Ogni turno avremo due azioni principali:

  • Posizionare un vetrino dal nostro sacchetto lungo il fiume, raccogliendo tutti quelli con lo stesso colore su una delle due tessere adiacenti. I vetrini così raccolti dovremo collocarli sulla nostra bacheca. Una volta collocati, aumenterà altresì il contatore che ci spingerà verso la fine della partita.
  • La seconda azione ci servirà per rinpinguare il nostro sacchetto, una volta esauriti i vetrini.

Il conteggio dei punti terrà conto delle righe iniziate e per le due delle colonne più alte della nostra bacheca. Tutti i vetrini in esubero varranno punti negativi. è un filler leggero e veloce che funziona, ma non ha fatto saltare nessuno dalla sedia.

Miskatonic Tales: Journey to Innsmouth

Abbiamo dato un occhio all’anteprima di Miskatonic Tales: Journey to Innsmouth della Chaosium, la cui uscita è prevista per l’anno prossimo senza passare dal crowdfunding (nonostante le miniature e la app compresa nel gioco). è un esperienza narrativa e meccanicamente leggera, che ci metterà nei panni di 4 investigatori attraverso 9 scenari ambientati in vari contesti lovecraftiani. I personaggi sono dotati di un deck, da cui pescano 5 carte a testa, i cui simboli ci serviranno per mitigare i tiri di dado delle prove che dovremo affrontare e spendendole come risorse durante . Gli investigatori durante la narrazione attraverseranno varie tessere, ciascuna di esse ci calerà in un capitolo della narrazione con le relative prove. Il gioco è curioso e da l’impressione di essere molto aperto nelle interazioni che offrono i capitoli.

 

Holly e Benji

Abbiamo provato il gioco di Holly e Benji, attualmente preordinabile solo in SPAGNOLO!. è essenzialmente un deck-building che inscena una partita di pallone tra le due squadre, la Toho e la Niuppi. Ciascun ha il mazzo della relativa squadra e a turno pescherà 4 carte. Una volta che avrà giocato 9 carte il round termina e si calcola se le risorse d’attacco sono tali da permettere il gol, sempre che non sia stata giocata qualche carta d’effetto in difesa che ribalti il risultato. Ovviamente le carte riportano le mosse viste nel videogioco, come il Tiro della Tigre del mitico Mark Lenders. Un gioco semplice e senza particolari pretese, che non faticherà a trovare spazio sulle mensole dei cultori del noto anime calcistico (tra cui renberche).

Fluffy Valley

Fluffy Valley è un family cooperativo che ci calerà nei panni di un gruppo di marmotte che cercano di accumulare cibo prima che l’inverno arrivi. Per farlo entreremo nei buchi in cui le marmotte troveranno le varie risorse del gioco (mirtilli, miele, etc). Ma dovremo stare attenti agli eventi, che scatteranno una volta che tutti i buchi saranno pieni. Questi saranno sempre negativi, solitamente qualche predatore che rapisce le povere marmotte o qualche concorrente che ci ruba le risorse. Il gioco introduce il pubblico più giovane a delle meccaniche che spingono alla collaborazione, senza essere banali. Noi abbiamo giocato alla modalità difficile e non siamo riusciti ad ottenere una vittoria completa, quindi potete immaginare che può essere sfidante anche per un pubblico esperto. Un esperienza positiva, suggerito a chiunque voglia introdurre ai cooperativi la propria famiglia o qualche amico neofita.

Hide & Peek Friends

Hide & Peek Friends è un gioco in cui un personaggio interpreta un lupo, l’altro una volpe. Riprende le meccaniche del nascondino.

Durante un turno, il lupo chiude gli occhi, contando fino a 10. Il volpino cercherà di nascondere i suoi due pupazzetti nel frattempo.

In seguito, il lupo dovrà provare a trovare i due pupazzetti nascosti, attraverso le due maschere lupo presenti sul tabellone. Non occorre dirlo, ma i giocatori guadagneranno punti solo se saranno riusciti rispettivamente a scoprire dove si nascondono o a tener nascosti i due pupazzetti.

 

CubeMelt: Getting Dicey!

CubeMelt: Getting Dicey! è il vero vincitore della fiera, dopo Tasso Banana l’anno scorso. Siamo dei cubetti di ghiaccio, naturalmente con una vita risicata. Prima di morire, tuttavia, vogliamo trovare amore (cuoricini) e felicità (stella). Prima di essere definitivamente sciolti, dovremmo cercare di portare questi valori al massimo, per vincere contro gli avversari.

Ci sono dei dadi custom molto pucciosini che riporteranno sulle loro facce sia i due valori positivi da raggiungere (stelle e cuori), sia delle facce accaldate, che obbligheranno i giocatori a sciogliersi lentamente al sole.

Il turno di gioco funziona così: vengono lanciati i dati gratuitamente una volta. Se è  presente una maggioranza di simboli, sia positiva o negativa, questa va trasferita ad un avversario. Si può ritirare gratuitamente uno o più dadi. Dal secondo re-roll , si paga cara la necessità di dover ritirare : ci costeranno infatti punti scioglimento.

Cattivissimo e veloce: giochino che si lascia giocare volentieri. Sold out in fiera.

Captain Flip

Captain Flip un gioco di Remo Conzadori e Paolo Mori , veloce da 20 minuti. I giocatori dovranno cercare di assoldare tra le proprie fila l’equipaggio migliore.

In particolare, i giocatori pescheranno da un sacchetto una tessera e guardandola solo un lato dovranno sceglierere se tenere quel personaggio o usare, senza sapere quale sarà, il personaggio presente sul retro. Normalmente una volta imbarcati,  i personaggi non sono rimovibili, salvo l’utilizzo di abilità speciali. Ad esempio se si posseggono tre cannonieri a fine partita automaticamente si perde, tuttavia le tessere con raffigurate le scimmiette consentono di girare (flippare) le tessere sulla nave

Le tessere con il bonus giallo forniscono punti immediati, invece i bonus grigi a fine partita, sfruttando le capacità speciali delle tessere.

Tante belle combo in 20 minuti, gioco divertente. Ci sono 4 plance base per le navi, la plancia kraken, oltre ad un set – da comprare a parte – con altri effetti speciali da attivare.

Il DOC lo promuove: gioco family divertente e che funziona.

Boom Boom

Boom Boom :Dall’Autore di Woodtopia 奧羅-Oro, ecco Boom boom, al netto di qualche traduzione linguistica con licenza poetica tra Nauti e dimostratore.

Si tratta di un gioco taiwanese in cui i giocatori rappresenteranno un blocco d’armi intenzionato ad ammazzare gli avversari. Per riuscirci, tuttavia, dovranno avvalersi di una potenza di fuoco almeno pari all’edificio presente in gioco in quel round, che inoltre funge da briscola.

Purtroppo l’abbiamo provato solo in 2 e in 5-6 giocatori sembra rendere di più. Lo portiamo a casa per provarlo!

Lynx

Lynx : gioco economico in cui ogni giocatore assume il ruolo di un cacciatore di pellicce della fine del XVIII secolo nella regione della Baia di Hudson, nel nord dell’Ontario, che sta cercando di vendere al massimo profitto le pelli di linci e lepre. Fondamentale, infatti, sarà riuscire a vendere al momento opportuno le pelli, sfruttando eventuali situazioni di scarsa vendita. Attenzione però che si tratta di un fragile equilibrio perché qualora vengano cacciati troppi animali, le trappole da piazzare per catturare altri animali costeranno sempre di più. L’utilizzo di una tipologia di carte particolare incentiva decisamente l’interazione diretta tra i giocatori (es. il furto di pellicce e trappole altrui).

Titolo adatto a tutti, tranne a chi storcerà il naso per il tema.

Light Speed: Arena

Light Speed: Arena nuovo titolo attualmente in preorder ad Essen ed in consegna dal Kickstarter, di James ErnestTom Jolly, con le illustrazioni dell’Italianissimo Marco Salogni. Forse qualcuno dei nostri lettori si ricorderà di averlo visto a Modena play 2024.

Sparatutto da tavolo in tempo reale in cui bisognerà sapientemente posizionare le proprie tessere per colpire i nemici, raccogliere unità minerali dagli asteroidi e impressionare gli sponsor.

Dopo sarà necessario scattare una foto con uno smartphone/tablet e l’app apposita calcolerà tutti i combattimenti svolti, partendo dal numero di iniziativa più basso. Naturalmente ogni laser avrà una forza diversa, ci sarà la possibilità di attivare gli scudi e così via. Nelle espansioni trovate l’introduzione di pirati spaziali e di abilità asimmetriche tra i giocatori.

Night Sky Explorers

Nonostante l’indigestione di roll-and-write, roll-and-draw, draft-and-shoot, write-and-loot degli ultimi anni… Canopus ha provato Night Sky Explorers della Lucrum Games. Il gioco è presto detto, ciascuno di noi ha un planisfero che roterà ad ogni turno, rendendo accessibile solo parte del cielo stellato. Ad ogni turno un giocatore selezionerà uno dei numeri delle carte costellazione disponibili e i giocatori dovranno trovare il modo di incastrare la costellazione all’interno del loro planisfero, disegnandola con un pennarello bianco sulla plancia stellata. Qualora non ce la facessero, per ogni stella che non riusciranno a comprendere nel loro planisfero perderanno punti vittoria. La carta che rappresenta la costellazione che dovremo inglobare è diversa per ciascun giocatore e recherà a margine i diversi punti che farà ciascuna stella che la compone se riusciremo ad ”avvistarla. Ci sono poi condizioni comuniche permetteranno a tutti di fare punti vittoria nello stesso modo: vicinanza delle stelle al sole, stelle sul bordo della mappa, costellazioni che attraversano l’ellittica… Un gioco che oltre essere graficamente delizioso, finisce per conquistarci, con le sue costanti scelte di ottimizzazione punti e gestione spaziale. L’unico dubbio è per l’utilizzo dei pennarelli bianchi cancellabili, che sono notoriamente facili a seccarsi e di difficile reperibilità. Ma al netto di questo, è un titolo che ci ha divertito, facendoci gravitare piacevolmente attorno a una tematica affascinante come quella dell’astrofilia. Consigliatissimo!

Falling

Di piazzamenti lavoratori con ambientazioni eccentriche ne abbiamo visti, ma mai come Falling. Il seed dell’avventura è il seguente: C’è un enorme torre che sta rovinando verso il suolo e noi saremo dei cacciatori di tesori, intenti ad arraffare i tesori di questa torre mistica prima che si schianti in mille pezzi. Per farlo saremo impegnati su due fronti: Da un lato scaleremo la torre alla caccia dei bonus che questa offre, piazzando il nostro lavoratore lungo la parete; poi dovremo far addentrare i nostri device all’interno delle mura per estrare il tesoro nascosto. Il turno è immediato e consiste di un unica azione. Sfrutta bene delle meccaniche consolidate; come i bonus che otterremo quando piazzeremo un device e il bonus che ci darà lo spazio sulla plancia che andiamo a liberare durante il deploy. Purtroppo c’è veramente poco di memorabile dal punto di vista dell’esperienza di gioco, che rimane facilmente eclissata dalla sua curiosa ambientazione.

Vendel to Viking

Con l’ascia bipenne tra i denti, il doc ha trovato il coraggio di sedersi al tavolo di Vendel to Viking, prequel di Pax Viking e molto simile agli altri della serie. Ogni fazione gestisce una famiglia, che dovrà implementare aumentando i membri. Durante il turno, spenderemo i nostri 5 punti azione per:

  • Viaggiare sulla mappa;
  • Investire sul nostro clan, per incrementare l’albero genealogico, sbloccando nuovi membri del clan e altri obiettivi di fine partita;
  • Attivare i membri del clan o i territori, per acquisire bonus e ottenere la dominanza nelle diverse aree, necessaria per le rendite tra i round.

Il turno è lineare, le azioni sono immediate e ovviamente il controllo territorio sarà al centro delle nostre preoccupazioni. Il titolo ha colpito piacevolmente il doc, che si era seduto intimorito dalla fama dei Pax e invece ha trovato un gioco a zero downtime, che ci cala agilmente negli obiettivi, il tutto realizzato con delle meccaniche pulite e di facilissima digestione. Qui è chiaro che ci si mena, ma l’asimmetria data dai diversi membri di ciascun clan e la rapidità del turno lo rendono un prodotto decisamente godibile anche per chi solitamente non è avvezzo a questo tipo di giochi.

Far East War 1592

E alla fine arriva pure il WARGAME (anche se ha la rondella ed è del 2016 ndr). In Far East War 1592 andremo a rivivere l’invasione della Corea da parte del Giappone a fine del XVI° secolo. Utilizzeremo una rondella per lo spostamento e riorganizzazione delle truppe, essenzialmente la parte gestionale del gioco. Mentre nella fase successiva andremo a fare le azioni necessarie a far progredire il conflitto, come sbarcare per mare, attaccare via terra o difendere. Queste potranno essere potenziate dai diversi generali in nostro possesso. Il gioco ha catturato l’attenzione (e il portafoglio) dell’inguaribile renberche, con la sua narrazione di un conflitto poco noto per 2 o 4 giocatori e la sua curiosa componente german. Dal Taiwan con furore!

Trust Me

Canopus si è cimentato con i bluff e gli sberleff di Trust Me, l’ultimo della serie iniziata con Hats dalla Thundergryph Games. La demo è in vista della campagna Kickstarter che partirà a breve. La campagna permetterà di portarsi a casa il gioco con un singolo euro e con una spesa maggiore anche gli altri due titoli della serie. La grafica è del tutto conforme allo stile fiabesco degli altri titoli della serie, nonché davvero gradevole. Il gioco userà delle carte, nonostante a tratti possa ricordare Perudo. Durante il round ci saranno 4 carte scoperte al centro del tavolo e ne avremo due in mano. Durante il turno potremo scegliere di: giocare una carta coperta sotto quelle sul tavolo dichiarando che è uguale a quella scoperta, gli altri giocatori dovranno scegliere a maggioranza se abbiamo mentito o detto la verità… i risultati di questa votazione ci permetteranno di guadagnare le carte sul tavolo, oltre che ulteriori punti vittoria se c’avessero ingiustamente accusato. Con l’altra azione pssibile, potremo giocare le carte così raccolte dalla nostra mano in diversi set ,per accumulare ulteriori punti vittoria. Il gioco ha convinto, nonostante non sia il genere del buon Canopus, perché mescola intelligentemente ilarità e calcolo, senza risultare mai banale. Pomosso!

Kyoto no neko

Kyoto no Neko:da 2 a 4 giocatori sono gattini che esplorano la città di Kyoto, in Giappone, attraverso una serie di scenari indipendenti e ripetibili. In ogni scenario, i giocatori devono portare a termine una serie di missioni che rappresentano le tipiche attività dei gatti nipponici e non, dall’amicizia con uno scolaro al combattimento con un gatto randagio aggressivo, o al furto del cibo dalla ciotola della cena di un altro giocatore. Durante ogni partita, ogni giocatore si evolverà, sviluppando le proprie abilità e acquisendo la capacità di esplorare nuove parti della mappa arrampicandosi su cespugli e tetti. Lo scopo del gioco è quello di essere il primo gattino a risolvere almeno 5 missioni. Il turno del giocatore si componete di 3 fasi. La prima fase, l’unica obbligatoria, è il movimento, dove il gattino farà tanti passi quanto il suo valore di resistenza. Alcune caselle hanno dei segnalini zampa che, se scoperti, presentano un valore numerico a cui si deve rispondere con un proprio valore di abilità, in genere agilità, così da poter eseguire determinate azioni. Inoltre, se durante il movimento si incontra un gatto avversario si può iniziare una lite con lui. Infine, quando un gattino sta per attraversare la strada, si muovono tutte le biciclette e se una bicicletta entra in uno spazio con un gattino questo dovrà schivarla con il suo valore di agilità. Le prove di agilità, abilità e di altre caratteristiche si risolvono lanciando un dado e sommano il valore della propria caratteristica. Se il valore è uguale o maggiore a quello richiesto allora si passa la prova, altrimenti si eseguono le azioni di fallimento ma si incrementa il valore della caratteristica utilizzata. Per esempio, con elevati valori di agilità sarà possibile attraversare ostacoli come le siepi, che altrimenti bloccherebbero il movimento, e prendere scorciatoie attraverso i tetti.

Altre azioni legate alle caratteristiche sono l’amicizia, che consente di prendere segnalini amico da mettere sul proprio tracciato e sbloccare bonus, attenzione che se si fallisce le prove di amicizia cui ci mette davanti il gioco, gli altri giocatori potranno approfittarsene; combattimento, che analogamente all’amicizia fornisce segnalini nemico sconfitto da piazzare su un tracciato e guadagnare eventuali bonus; infine, caccia fornisce segnalini per riempire delle pile e ogni pila riempita fornisce una medaglia missione completata. Infine, come ultima fase del proprio turno, il giocatore può reclamare eventuali carte missione personale ottenendo così medaglie e bonus. Queste missioni sono prove di abilità che, in linea teorica almeno, prevedono elevati livelli di difficoltà tipo scalare un albero, catturare un insetto, fare amicizia con una farfalla, ecc.

Esteticamente il valore del titolo è elevatissimo. Si tratta comunque di un filler 30 minuti a partita, con un livello di gioco basico. Va benissimo per introdurre qualcuno che non ha mai giocato ai giochi da tavolo. Astenersi germanisti duri e puri. A Canopus non è dispiaciuto considerato il target di riferimento; the green player stava per dichiarare guerra al Giappone!

Facce felici in fiera

 

Andromeda's Edge

Andromeda’s Edge seguito spirituale di Dwellings of Eldervale con un cambio di ambientazione (dal fantasy allo spazio profondo), sempre dalla penna di Luke Laurie cui sta volta si aggiunge Maximus Laurie.

Il gioco è decisamente complesso, quindi vi daremo solo una panoramica, ma l’impressione è che sia stato fatto tesoro dell’esperienza fatta con il precedente titolo, migliorandolo. In primo luogo con una leggibilità migliore della plancia unica, ma non solo! Il set up è molto più leggero e armonico, grazie ad una lettura delle icone migliorata. Le miniature son molto belle.

A Maledice è piaciuto particolarmente che abbiano cercato di rendere il titolo più sfidante, proponendo mostri più aggressivi, almeno dalla nostra prova in fiera.

Senza voler riassumere il turno di gioco perché sarebbe difficile in poche righe, cerchiamo di darvi un’idea. Si tratta sempre di un gioco a fazioni asimmetriche.

Durante il proprio turno, i giocatori dovranno dispiegare la propria flotta sul tabellone al fine – ad esempio – di raccogliere risorse, costruire città e popolare insediamenti, rivendicare lune, acquisire moduli da aggiungere alla tua stazione, salendo così nei tracciati influenza relativi (rispettivamente civilizzazione e produzione). Il raggiungimento di un determinato livello su questi tracciati consentirà di rivelare delle carte evento, con relativo scoring.

Degna di nota una parte “esplorativa”, particolarmente interessante. Infatti, tramite la costruzione di un particolare tipo di navi sarà possibile addentrarsi all’interno di una nebulosa e avere informazioni in merito alle modalità di scoring in anticipo, modificarli o ancora recuperare token che permettono di avere più influenza.

Chi preferisce lo spazio al fantasy troverà pane per i suoi denti!

 

Suna Valo

Suna Valo:  Ren e Doc si sono fiondati subito a provare Suna Valo, gioco per due soli giocatori, di peso medio, successore spirituale di Planta nubo, titolo con cui effettivamente ha in comune un autore Andreas “ode.” Odendahl. Interpretiamo due contadini che lottano per edificare la migliore fattoria in un mondo Solarpunk  (chevorrdì?).

La prima sensazione è quella di un german stretto, tosto che non perdona. Solamente la creazione di un motore di carte efficiente consentirà di acquisire con rapidità ulteriori carte dal tabellone al fine di creare risorse che – a loro volta – una volta spese – sbloccheranno  miglioramenti per il motore di gioco…. “che al mercato mio padre comprò”! Talmente interessante che Ren l’ha già comprato.

Venerdì
4 ottobre – La fiera colpisce ancora

 

Nova Roma

Nova Roma, gioco onesto, piazzamento omini su griglia, dove attivando determinate intersezioni si possono sbloccare le azioni. Combo e azioni classiche classiche. Ci ha incuriosito, ma molto standard, in stile queen games.

Neodreams

Neodreams :gioco da 2 a 4 giocatori che ci porta in un futuro dove sono state inventante delle macchine da connettere alla mente e controllare i propri sogni, queste macchine sono chiamate Oneirshunt. Questa nuova tecnologia ha dato vita ad un fiorente mercato di compravendita dei sogni e i giocatori saranno imprenditori che operano in questo mercato. La partita si articola in un numero variabile di turni in cui i giocatori piazzano i loro Oneironaut, cioè i loro lavoratori, e fanno avanzare il segnalino del ciclo del sonno per avere accesso a determinate azioni. Al suo turno il giocatore prende un suo Oneironaut e lo piazza in una posizione vuota della plancia, una matrice3x4 caselle, ed esegue le azioni indicate dalle icone sulla casella scelta. Le azioni vanno dal triviale guadagnare risorse, al pescare carte o creare carte, un modo ampolloso per dire semplicemente che si mette in gioco una carta sogno pagandone le risorse. Ancora, altre azioni possibili sono raccogliere oggetti e piazzare oggetti sulle carte sogno, quando una carta sogno ha tutti gli spazi oggetto coperti avrà un effetto potenziato. Infine, l’azione core del gioco, cioè collegare clienti ad un sogno, cioè mettere il segnalino cliente sopra una carta, ed incassarne l’effetto normale o potenziato, tipo guadagnare risorse o giocare carte extra. Per alcune carte è ance possibile eseguire l’azione broadcast ed eseguirle in successione applicandone gli effetti. È lo stesso autore di Furnace e lo si vede benissimo, elegante con dei bei guizzi. Per concludere vediamo anche l’altra opzione a disposizione del giocatore, cioè spostare il segnalino ciclo nel tracciato del ciclo del sonno. Questo permette al giocatore e a tutti gli avversari di ritirare dalla matrice i propri Oneironaut e al giocatore di eseguire le azioni, tra quelle già descritte, indicate sulla posizione del segnalino ciclo

Forse torna a casa con i Nauti, illustrazioni da urlo! Ambientazione non pervenuta.

DINO dynasty

DINO dynasty prototipo della Ion Game Design, gioco medio leggero in cui evolviamo il nostro dinosauro in un mondo nuovo da esplorare.

I giocatori hanno a disposizione quattro azioni: migrazione, riproduzione, evoluzione e combattimento, che dovranno cercare di sfruttare per cercare di raggiungere i 4 obiettivi di gioco. Il giocatore che innescherà le condizioni di fine partita potrà andare a modificare gli obiettivi standard, rendendo il fine partita maggiormente imprevedibile.

Risulta interessante la gestione dell’evoluzione del proprio dinosauro , che si sviluppa nella propria plancia personale divisa in 4 settori, corrispondenti alle azioni effettuabili.

La plancia comune, tuttavia, dopo essere stata composta, negli ultimi due turni risulta un po’ standardizzata.

E’ un prototipo, ma potrebbe anche il dimostratore aver avuto qualche svarione. La sensazione del DOC rimane positiva, ma spera che ci siano delle  evoluzioni del gioco ultimato!

 

Orange&Lemons

Oranges & Lemons 2-5 giocatori della casa editrice Medusa , piazzamento lavoratori abbastanza standard. Si piazzano i propri lavoratori negli spazi disponibili della plancia e in base all’ordine segnato nella plancia si risolvono le azioni. Niente di straordinario e risalta all’occhio la grafica… in negativo!

Chartered: Building Amsterdam

Chartered: Building Amsterdam  è un gioco azionario, semplice  e veloce, entry level, ambientato nella Amsterdam del 1600, con una interazione diretta molto forte. Le carte in questo caso vanno giocate sulla mappa per costruire lotti immobiliari.

Se un giocatore riesce a costruire due edifici adiacenti, viene fondata una compagnia con un valore di base di 20 franchi : da quel momento in poi si potranno comprare azioni di quella specifica compagnia e compiere azioni per cercare di aumentarne (fondendola con altre compagnie vicine, acquistandone azioni, comprando carte speciali per aumentare i piani degli edifici) o diminuirne il valore (metaforicamente – e non solo – sfondando il tetto degli edifici).

Ha stupito Canopus, è dinamico, divertente – non spremi meningi certo -ma con aspetti di interazione diretta piacevoli. Promosso!

Dungeon Legends

Dungeon Legends è finito sotto le grinfie dei nostri prodi nauti. Gioco di carte cooperativo e standalone ambientato nel mondo di Chronicles of Avel. La fascia di prezzo è 50 euro; gioco per famiglie, tower defence almeno nel primo scenario.

Abbiamo il mazzo di carte iniziale da giocare, composto da 10 carte e ne giochiamo 5.

Le azioni sono le classiche: combattimento raffigurato da una spada, scudo per parare i colpi, movimento con i classici piedini e l’azione di cura, con l’icona cuore. Il combattimento è abbastanza semplice: si confrontano i punti spada e scudo. Si possono inoltre ottenere dei companion one shot. I nostri eroi potrebbero essere ostacolati della fatica aggiuntiva che viene rappresentata diversamente in base allo scenario giocato. In tutto, dovrebbero esserci 5 scenari (non ne siamo sicuri causa dimostratore confuso).

A tal proposito, la plancia del gioco è divisa a metà e la parte inferiore è tutta dedicata al set up del particolare scenario (nella nostra prova stava divampando un incendio).

Maledice –  per il target family cui è destinato-  l’ha trovato funzionare bene, forse con una scintilla in meno del suo predecessore Avel, seppur ben confezionato.

Per Canopus invece, il down time eccessivo e le illustrazioni fluorescenti impresse per sempre nella retina non hanno giovato!

Miskatonic Tales: Journey to Innsmouth

Miskatonic Tales: Journey to Innsmouth è presente nella sua versione prototipale a Essen. Un ibrido tra gioco di ruolo e gioco da tavolo, anche se in realtà questa seconda parte viene abbastanza trascurata. Infatti risulta maggiormente mirato alla narrazione/gioco di nuovo, piuttosto che alla sua componente che ricorda i giochi in scatola, con una costruzione del mazzo sostanzialmente limitata.

Il gioco è senza master, sostituito in questo caso dal manuale dell’avventura o dall’app.

Ad ogni zona che si esplora, i personaggi decideranno in maniera molto libera come interagire con lo scenario, avanzare. Il tutto, tuttavia, è limitato dal mazzo di carte ricevuto in sorte e quindi i giocatori necessariamente dovranno discutere, organizzarsi. Si possono sbloccare parole chiave/effetti che poi sfoceranno in più finali alternativi.

A riprova dell’importanza della parte narrativa, quando si incontrano i mostri, viene pescata una carta che descriverà cosa stava facendo il povero mostrazzo di turno quando l’avete incontrato e cosa farà quando lo lascerete.

Al momento  ci sono tre scenari inclusi nel prototipo, vorrebbero aggiungerne altri prima del lancio. Gli scenari si possono giocare sia stand-alone sia campagna (conservando gli oggetti ottenuti).

Le premesse son buone. Chi ama ricoprire il ruolo di master probabilmente preferirà altro, ma è un’opportunità che potrebbe avere delle potenzialità, dice il nostro DOC.

 

Ren trova consolazione, dopo essere stato abbandonato in fiera
«Possiamo portarlo a casa?» - «Va bene, ma dovremo lasciare qui renberche...😈»

Chronofall

Dopo aver ritrovato il suo pusher di hot-dog, Canopus si è gettato su Chronofall, un cinghialone cooperativo da 1 a 4 giocatori. La razza umana, come spesso accade, si è spinta troppo in là con gli esperimenti sul continuum spazio-temporale e ovunque nell’universo il tempo sta collassando creando fenditure che divorano tutto ciò che esiste. La risposta a questo problema è stata realizzare le SPARC, astronavi speciali in grado di scansionare le fenditure, elaborare informazioni e cercare di chiuderle. I giocatori controlleranno queste navi e svilupperanno nuove tecnologie per guadagnare tempo mentre sulla Terra si costruisce il Protector, la soluzione definitiva al problema. Ci sono due condizioni da soddisfare contemporaneamente per vincere: l’indicatore di progresso raggiunge la tecnologia di calcolo dell’impulso del Protector e si installano risorse sul Protector completandolo. A queste condizioni di base se ne possono aggiungere altre dello scenario. Per perdere è sufficiente si verifichi una sola condizione tra 3: l’indicatore di integrità spaziale va a 0, tutte le 100 fenditure spaziali sono in gioco oppure si esegue l’ultima carta evento Chrono Fall. Ogni giocatore è il capitano di una SPARC, ognuna delle quali ha una sua abilità unica e riceverà un set di azioni uniche che potrà fare solo lui. Tutti i capitani si alternano in turni composti di 6 fasi ognuno:

  • Piazzare una nuova fenditura: si lanciano i due dadi delle coordinate e in base al risultato si pizza in quella casella una fenditura dal lato coperto. Ad inizio partita ci sono già 30 fenditure in gioco, queste possono essere particolarmente fastidiose perché possono bloccare i tunnel interspaziali e rallentare i movimenti dei giocatori. Il piazzare nuove fenditure può avere effetti indesiderati: come la diminuzione dell’integrità spaziale e il riempimento di alcune zone del tabellone, cioè le nebulose, di fenditure.
  • Scambiare eventi nella Chrono-Matrix: la Chrono-Matrix è la riga degli eventi e mostra gli eventi futuri che si verificheranno nel gioco (la razza umana non ha mandato in rovina l’universo per nulla). Ad inizio partita si possono vedere solo due carte, con l’avanzamento dell’albero tecnologico si vedranno più carte e si potranno anche eseguire degli scambi di eventi se queste carte sono entro un certo range. Questa operazione di scambio costa il piazzamento di una fenditura come nel punto precedente. Questa fase, quindi, è vincolata al raggiungimento di un certo livello tecnologico ed è facoltativa.
  • Eseguire la prima carta evento nella Chrono-Matrix e applicarne gli effetti.
  • Eseguire le azioni: eseguire azioni costa cristalli energetici, ogni SPARC inizia la partita con 4 cristalli, che possono essere utilizzati o accumulati per azioni più potenti. Le carte evento fanno apparire nuovi cristalli nell’area di gioco vicino ai nodi e si possono raccogliere gratuitamente dagli spazi adiacenti. I cristalli vanno installati quindi non si possono utilizzare il turno stesso in cui si raccolgono. Un giocatore può fare azioni quanto vuole finché spende cristalli, ma ogni azione, a parte muoversi, può essere eseguita una sola volta a turno. Ci sono 3 tipologie di azioni di base: muoversi, da un nodo al successivo attraverso un tunnel spaziale; scansionare una fenditura adiacente, si ruota il segnalino della fenditura e si avanza su uno dei 4 tracciati tecnologia; e neutralizzare una fenditura adiacente, si elimina il segnalino fenditura dalla mappa. Ci sono poi azioni avanzate sbloccabili dalle tecnologie, tipo la possibilità di eliminare eventi o eseguire scansioni e neutralizzazioni a distanza.
  • Avanzamento delle navi cargo: per costruire il Protector sono necessarie delle risorse rare che devono essere trasportate sulla Terra dagli esopianeti sulla mappa. Ogni risorsa ha i suoi esopianeti di provenienza. Per il trasporto di queste risorse si usano le navi cargo, in questa fase ogni nave cargo percorre un tunnel interstellare.
  • Operazioni di fine turno: tipo installare i nuovi cristalli nelle SPARC, refillare gli spazi vuoti della linea delle carte evento, ecc.

Il gioco è un cooperativo dal vertiginoso livello di sfida, che ci costringerà a coordinarci come un orologio per realizzare gli obiettivi dello scenario. Ci è piaciuto, nonostante una certa lentezza d’avvio (dovuta al limitato numero di cristalli) e il fatto che la versione in demo fosse quella base, che è risultata veramente poco fruibile (e pure brutta). In questo caso è auspicabile armarsi di playmat e miniature, considerato che altrimenti vi toccherà distinguere gli standee dei diversi giocatori sulla base dell’inclinazione dell’astronave che ci sta sopra.

Quiet House

Quiet House è un bel rompicapo per 2-4 giocatori, in cui dovremo riorganizzare i 5 elementi presenti nella casa (candelabro, torre, specchio, scimmia, topo) per soddisfare le carte posizionate sui quattro angoli della stanza. Sorprendentemente sfidante, nonostante la semplicità. Chiave sarà capire l’obiettivo degli altri giocatori, considerato che ogni elemento ha le sue peculiari potenzialità. Lo specchio per esempio ha un mazzo di carte che gli permette di simulare i movimenti degli altri oggetti. Un titolo che si presenta come un gioco per famiglie, ma che avrà bisogno di tutti i nostri neuroni per essere vinto. Il fatto che sia SOLD OUT al secondo giorno (come molti altri titoli della Mandoo Games) lascia pochi dubbi sulla possibilità che non sia piaciuto.

Operation Barclay

Il nostro appassionato di wargame non ha resistito alla tentazione di Operation Barclay, uno di quegli storici leggeri che ci permettono di entrare in eventi poco noti della storia con delle meccaniche convenzionali. In questo caso useremo le meccaniche del poker per simulare la guerra di informazione tra Asse e Alleati in vista degli sbarchi sul fronte meridionale. Il giocatore tedesco, attraverso le carte che ha in mano, dovrà rivelare una serie di gettoni sulla plancia per identificare i due punti su cui sono state pianificate le operazioni. Gioco piacevole anche se dipendente da una certa conoscenza delle carte, appoggiandosi sulle meccaniche del poker, e forse lievemente overpriced. 35€ sembrano un po’ troppi, nonostante la qualità dei contenuti… ma dopotutto stiamo parlando di un wargame [ahimé! ndr].

Mesopotamia

Abbiamo dato un occhio a Mesopotamia un prototipo avanzato di un 4X ambientato nella mezzaluna fertile. Componenti spettacolari: dalle miniature dei palazzi, che man mano che cresceranno determineranno i numeri di dadi che andremo a lanciare, ai dadi che sono impreziositi dalle sfumature di ciascun giocatore; per finire con la valuta del gioco, che saranno delle riproduzioni di denti in scala 1:1. Il gioco promette di esplodere nella personalizzazione, tra carte upgradabili che cresceranno con la nostra civiltà, plance asimmetriche, territori su cui scannarsi e tanti tanti tanti dadi… Una vera sberla di tematicità che atterrerà su Gamefound a breve!

Intarsia

Intarsia è un astratto che terrà occupato da 2-4 giocatori con l’ultima fatica di Michael Kiesling. Durante la partita andremo a decorare dei pavimenti con delle tessere che andremo a piazzare giocando carte dalla nostra mano. Alla fine di ogni turno pescheremo una carta in meno di quelle che abbiamo giocato e sempre di colore diverso. Le combinazioni tra i colori diversi sarà quello che ci permetterà di superare i nostri avversari sul tracciato dei punti vittoria. Il gioco è stato gradevole, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista delle meccaniche; anche se ci è sembrato un po’ troppo complesso sul finale. Siamo certi che questo non gli impedirà di vendere un sacco, considerato che l’astrattone di Kiesling per molti è un vero must have di ogni Essen che si rispetti!

Farland

Attorno all’ora di pranzo siamo atterrati sulle fertili distese di Farland, un gioco in cui andremo a amministrare una fattoria su un pianeta appena colonizzato. Il gioco è semplice, ad ogni turno andremo a scegliere delle carte da una plancia comune. Queste le andremo ad avvicinare al nostro quadrato iniziale, che rappresenta la nostra fattoria. Ciascuna carta ci darà due risorse su tre, che potranno essere: recinti, foraggio e acquedotto. I recinti ci serviranno per includere gli animali, che sono la principale fonte di punti vittoria. Il foraggio ci permette di mantenere gli animali felici e in salute, aumentando così i punti a fine partita. L’aquedotto invece andrà a irrigare i nostri raccolti, che potranno essere fiori o mais; e questa sarà la nostra secondaria fonte di punti vittoria. Il gioco è diviso in due grandi conteggi di punti, il primo a metà partita e l’altro alla fine della partita, dopo 12 turni. Il gioco è in classico stile far-east, con regole intuitive e durata contenuta. Forse ci ha ricordato un po’ troppo un altro grande classico agricolo (Agricola), con i suoi recinti, ma la demo era solo per la versione base. Il gioco avanzato permette di dispiegare tutto il tabellone e si ha accesso a un’altra serie di opportunità… potrebbe nascondere qualche sorpresa? Di certo non lo scopriremo senza un traduttore dal tailandese.

L'arrivo di Canoptus... Il divoratore di Essen!

Crime Unfolds

Catturati dalla sua plancia 3D, ci siamo seduti a provare Crime Unfolds alla Key Enigma, un escape room giallistico, strutturato all’interno di un libro pop-up. Il libro è una matrice che ci serve per avanzare nei diversi casi che ci presenta il gioco. Per aprire i casi dovremo scansionare un QR code presente nella busta relativa, che ci condurrà alla pagina web del relativo caso. La risoluzione di ciascun caso ci richiederà almeno un ora ed è il frutto di una campagna di Kickstarter che gli ha permesso di atterare a questa Essen. Inutile dire che il libro ci ha davvero colpito per la cura con cui è stato realizzato, con tanto di elementi interattivi (come botole che si aprono e mobili che si spostano). Davvero un prodotto curioso e originale!

Diluvium

Dopo l’anteprima vista in live, il doc non ha atteso oltre per provare Diluvium. Un gioco è ambientato in un mondo antico dove un cataclisma ha allagato la maggior parte delle terre emerse, sono rimaste solo alcune isole, estinguendo l’ordine mondiale a lasciando sopravvivere solo una manciata di persone che è riuscita a raggiungere in tempo delle navi. Lo scopo del gioco sarà scoprire isole, sopravvivere ai pericoli e costruire nuovi insediamenti. Quindi non c’entra con il Diluvio Universale. Ogni giocatore ha una plancia di selezione azioni circolare divisa in quarti, ogni quarto rappresenta un’azione. Alcune azioni permettono azioni opzionale, raffigurate in un ovale giallo dentro il quadrante dell’azione principale corrispondente, e un bonus dentro uno spazio viola. Infine, due azioni hanno una scala numerata per tenere traccia della forza militare e delle esplorazioni eseguite. L’area di gioco invece è formata da tessere esagonali, alcune delle quali mostrano isole con spazi dove piazzare i propri coloni e la possibilità di guadagnare risorse, combattere mostri o esplorare le mitiche rovine di Mu. Al proprio turno ogni giocatore sceglie una delle 4 azioni e ruota la freccia per indicare quale ha scelto, così da non poter eseguire la stessa azione due volte di seguito. Le azioni sono 4: esplorare, si sposta la proprio nave di 2 spazi, più spazi extra se si scarta del cibo, poi si rimuove il segnalino esplorazione più a sinistra dal proprio tracciato esplorazione per guadagnare l’oro indicato sotto, questo segnalino si piazza sul primo spazio esplorazione della tessera per prendere oro o spostare coloni; colonizzare, il giocatore sposta un suo colono da un’isola ad un’altra, con suoi segnalini esplorazione, o dalla propria plancia su un’isola, quando si sposta su un’isola prende la risorsa raffigurata sullo spazio che va a colonizzare; produrre, il giocatore sceglie un’isola e ogni suo colono su quell’isola produrrà una risorsa del tipo dello spazio che occupa, si possono spendere due risorse spada per aumentare la propria forza militare e due risorse artigianato da scambiare per 3 oro; ingaggiare, il giocatore sposta la propria nave come nell’esplorazione, ma deve raggiungere una nave nemica per eseguire un combattimento. Il combattimento è risolto guardando chi ha più forza militare unita a risorse spada spese segretamente. In pareggio vince l’attaccante. Poi il vincitore prende tanto oro quanto indicato dalla forza miliare dell’avversario. È possibile combattere anche i mostri con lo stesso sistema, però in questo caso si prende oro pari alla propria forza militare più la ricompensa del mostro, quindi, se si mira a combattere tanti mostri non conviene spendere troppe risorse spada. La partita termina quando la riserva di una delle tre risorse termina, vince chi ha più oro.

In pratica un 4X leggero, veloce e ben bilanciato. Compresa la quarta ”X” di Extermination. Il combattimento c’è ed è incentivato, ma non è particolarmente fastidioso perché come lo faremo noi lo faremo anche gli altri. Nel complesso una esperienza positiva, per un gioco che vuole accennare agli elementi cardini di giochi ben più impegn, lo fa con successo e divertendo.

SETI

Abbiamo provato SETI… e siamo GASATISSIMI! L’hype non è stato deluso da uno dei titoli più attesi della fiera. Questo titolo della CGE porta da 1 a 4 giocatori alla ricerca di vita extraterrestre. La partita si snoda lungo 5 round e ogni turno il giocatore esegue un’azione principale e diverse, ed eventuali, azioni gratuite. I giocatori continuano ad eseguire turni finché non hanno passato tutti e così finisce il round. Quando un giocatore passa non può più fare turni in quel round. Le risorse principali del gioco sono i crediti, l’energia e la pubblicità. La azioni principali possibili sono 7, partendo dalla possibilità di lanciare una sonda nello spazio: ogni giocatore prende una delle proprie sonde e la piazza nella casella della Terra, punto di partenza del viaggio spaziale. Ovviamente, è possibile anche spostare la propria sonda in giro per la plancia, che raffigura il sistema solare in cerchi concentrici. Per eseguire il movimento è necessario spendere energia oppure carte dalla propria mano col simbolo movimento, durante l’azione è possibile attraversare spazi con dei simboli pubblicità e guadagnare quella risorsa. Un’altra azione consente di spendere crediti ed energia per spostare la propria sonda in orbita intorno ad un pianeta guadagnando rendite, PV se si è i primi per quel pianeta, e spostando fisicamente la propria sonda dal tabellone principale alla plancia del pianeta. Spostare sonde sui pianeti è conveniente anche perché ogni giocatore ha il limite di una sonda sola sul tabellone principale del sistema solare. Per alcuni pianeti è possibile anche recarsi sulle loro lune. Lo scopo di visitare pianeti è quello di guadagnare bonus, tra cui i segnalini tracce di vita extraterrestre. Questi segnalini possono dare ulteriori bonus in risorse pubblicità, quando se ne ottiene una certa quantità di un dato tipo, e dare ulteriori bonus se si scopre una specie aliena. Un altro modo per guadagnare segnalini con tracce di vita extraterrestre è usare l’azione scansione delle stelle più vicine. Questa azione non richiede nessuna sonda: si sceglie un settore stellare, che in pratica è un tracciato con dei dischetti, si prende un dischetto dati e si mette un proprio dischetto al posto di questo. Quando un settore è pieno di segnalini giocatore, il giocatore con la maggioranza ha la possibilità di piazzare il suo segnalino su una delle tracce aliene disponibili. Quando ne avremo accumulati a sufficienza, potremo incontrarla. Infine, è possibile, sempre tramite azioni principali, giocare carte e ricercare tecnologie. Una cosa singolare è che quando si ricerca una nuova tecnologia si ruotano i settori del sistema solare per simulare il moto dei pianeti. Anche il primo giocatore che passa ruota il sistema solare. In gioco ce ne sono sempre due, ma non si sa quali siano finché non si scoprono, il che lascia ben sperare sulla longevità del titolo. Dopo 5 round chi ha più PV vince.

Che dire? Il gioco è ben ambientato, graficamente suggestivo e ricco di possibilità. Durante la demo siamo anche riusciti a incontrare una delle 5 razze aliene disponibili nel gioco base ed è un incontro che cambia significativamente il gioco, con nuove modalità di far punti, nuove carte, nuove interazioni e nuove regole… Una demo che davvero ci ha mandato in orbita! 🚀👽

Black Forest

Il fido renberche non poteva esimersi da addentrarsi nella foresta nera di Uwe Rosenberg, con Black Forest. Il gioco è una rivisitazione di un suo titolo precedente (Glass Road), ne riprende infatti le rondelle, ma toglie alcune meccaniche e aggiunge il movimento in mappa. Questo movimento arricchisce il gioco di interazione con i giocatori e di contingenza di risorse, ci costerà molto cibo. Altro elemento di dinamismo è il fatto che le tessere che compongono la mappa possono cambiare. Attenzione alla paralisi da analisi però! Perché, come in Caverna, gli edifici saranno TUTTI disponibili dall’inizio e dovremo riuscire ad orientarci in un mare verde di scelte ogni turno. Che altro dire? L’erba di Uwe è sempre più verde!

Giovedì
3 ottobre – Primo giorno di fiera

 

Nature

Nature: Nature della North Star è un KS attualmente in corso che vedrà la consegna si spera nel 2025. Si tratta di un gioco di carte che vede il suo punto di forza in diverse componenti modulari. Da 1 a 4 giocatori, il gioco base prevede una durata entro i 45 minuti ma che può più che raddoppiare con l’introduzione dei moduli.

Verrà prodotta anche una versione digitale e l’app per Android e iOS è già disponibile in versione di prova partecipando al canale Discord del produttore.

Si tratta di un gioco di sopravvivenza ed evoluzione delle proprie specie animali, articolato su quattro round. Ogni giocatore ha cinque carte in mano e può giocarle alternativamente per aumentare la popolazione di una specie/creare una nuova specie o come carta tratto coperte.

Per quanto riguarda, le carte specie, alla fine del proprio turno sarà possibile scegliere se si tratta di una specie carnivora o erbivoro.  Naturalmente i predatori carnivori possano cercare di mangiare le specie degli altri , trasformando gli avversari in… polpette! ça va sans dire i gettone nutrimento sono i PV del gioco! Se però non si riesce a nutrire una specie, si dovrà assistere al lento e inesorabile declino.

Inoltre, ci saranno poi delle carte tratto, comuni a più specie di animali. Come ad esempio le carte “volare” per scappare ai predatori, “arrampicarsi” per raggiunge più cibo sugli alberi e “nidificare” per aumentare la popolazione.

Al momento del lancio dovrebbero essere presenti 5 moduli: Giurassico,Volo, Tundra artica, Foresta fluviale e Disastri naturali. Di questi moduli si sa che Giurassico introdurrà una modalità di gioco particolarmente interattiva e “violenta” grazie ad enormi predatori alfa e, in modo diametralmente opposto, Volo dovrebbe permettere partite molto meno interattive e con maggiore libertà di gioco. Questi moduli potranno essere mixati tra loro per dar luogo fino a 22 configurazioni diverse. L’editore promette supporto per 10 anni producendo 2 nuovi moduli ogni anno. Sono già in preparazione i moduli del 2026 che saranno Malattie e Clima, i quali permetteranno di aumentare le configurazioni a 71.

Esteticamente molto bello, interazione a mille…. Da tenere d’occhio!

Tivoli

Tivoli: uno dei parchi divertimento più antichi d’Europa presta il nome a questo gioco di ottimizzazione azioni, dove dovremo fare più azioni possibili prima della chiusura notturna del parco. La plancia è divisa in 8 aree connesse da percorsi che hanno un certo costo per essere attraversati ma a loro volta forniscono dei PV solo per essere utilizzati. Il parco contiene 18attrazioni suddivise in 3 colori che identificano la tipologia. Ogni attrazione indica il numero di biglietti necessari per salirci e il numero di PV che si guadagnano per averla provata. Ogni giocatore ha tre dadi da lanciare che può rilanciare fino ad un massimo di 3 volte. Ogni dado a seconda della faccia può fornire biglietti per le attrazioni, frecce per pagare gli spostamenti, monete per acquisire carte e orologi che fanno scorrere il tempo di gioco. Le carte sono acquistate da una linea scoperta e possono fornire azioni extra, set da collezionare per fare punti a fine partita (carte gift) o punti one shot (carte cibo). Alla fine della partita si confrontano i PV guadagnati durante la partita sommando anche PV dati dai set di carte gift ei PV per le maggioranze di attrazioni provate per ogni tipologia e di cibo mangiato. Gioco immediato con le regole spiegate in solo due pagine di regolamento.

Yokai Hyakkiyako

Yokai Hyakkiyako, ossia il gioco che vi aspettereste di trovare nei manga giapponesi. Lo scopo di questo gioco di carte è collezionare gli otto demoni – “yokai” – presenti nel gioco. Il meccanismo di funzionamento è il più intuitivo possibile: un giocatore inizia il suo turno con una carta in mano, pesca una carta e, infine, scelglie quale carta giocare. In base alla tipologia di carta si attiverà un potere unico (finalizzato a rubare carte agli altri giocatori, ad esempio, oppure a costringere a giocarli e così via). Il primo tra i giocatori che riesce a collezionare tutti gli otto spiriti demoniaci è il vincitore. Il gioco arriverà il prossimo anno e sembra proprio il classico gioco rapido da fare in compagnia, mentre si fanno quattro chiacchere.

Nine Worlds

Nine worlds, un gioco astratto con controllo territorio, in cui interpretiamo delle divinità norrene in lotta tra loro. I giocatori avranno a disposizione dei punti azioni da spendere per genere pietre in uno dei 9 mondi presenti in gioco, sotto il controllo proprio o degli avversarsi. Sarà sempre possibile, inoltre, tramutare i colori delle pietre o fare gli infamoni e spostare quelli degli avversari. Si faranno punti con il controllo territorio (almeno cinque pietre del nostro colore in un singolo territorio) oppure per la maggior pervasività nei mondi (una pietra ovunque).

C’è anche una piccola componente di combattimenti; con cinque unità su mappa viene attivato in automatico un combattimento, con i vincitori che assurgeranno direttamente nel Valhalla, fornendo punti vittoria. Abbiamo provato la versione base, ma c’è anche una versione avanzata con asimmetria e poteri variabili per rendere il gioco un po’ più interessante.

La grafica è carina…Parola di Maledice: ” un gioco adatto a tutti, ma forse non a Maledice!”

Kathmandu

Alla Queen Games, Kathmandu uno dei tre giochi novità di Stefan Feld allo Spiel. Canopus ci riferisce che l’ha colpito perché si tratta di un gioco atipico per l’autore: un gioco di percorso rapido! I giocatori si caleranno nei panni di esploratori del Nepal, alla ricerca di …. indovinate??Kathmandu!

Dopo aver lanciato dei dadi, i giocatori sceglieranno fino a tre dadi a testa: questi verranno utilizzati per il  loro colore (per recuperare risorse) e per il loro valore (per punti movimento dello Yak-meeple del giocatore in linea retta/ortogonale) sulla plancia di gioco.

Svariate le possibilità, fermandosi nelle varie caselle che compongono il percorso: si potranno comprare carte in base al terreno su cui ci si è fermati al corso di risorse zaino acquarelli, fare punti se c’è coincidenza tra la tipologia di terreno e tessera visibile dalla pila delle tessere; comprare abilità speciali one shot o dipingere animali e habitat. In quest’ultimo caso, si innescherà un punteggio particolare, confrontando queste tipologie di carte tra tutti i giocatori: la differenza tra le proprie e chi ne ha di più, diventeranno punti vittoria.

Quando finisce il round, infine, si scopre una tessera su una plancia comune. Se c’è una tempesta e casualità si abbatte proprio proprio sulla vostra tessera ….si acquisisce un segnalino stanchezza e si salta un turno!

Vince chi ha più punti; anche se naturalmente arrivare a Kathmandu porterà dei punti aggiuntivi.

Il gioco ha incuriosito Canopus, ma è molto rapido.  Un introduttivo praticamente, ma con una buona dose di divertimento,  in tre – quattro giocatori.

Revenant

Revenant, gioco di piazzamento piloti ambientato nell’universo di Voidfall. Ogni round dovremo decidere su che nave inviare i nostri due cadetti e il nostro capitano. A seconda delle varie astronavi disponibili, potranno ottenere bonus e attivare varie azioni, legate a quella determinata dall’astronave. Ed è qui che arriva lo schiaffo di una abbacinante pletora di possibilità: da caricare gli scudi a attaccare, da raccogliere le risorse sui pianeti a scandagliare lo spazio con i sonar. E, come se non bastasse, ci troveremo a scegliere come potenziare i nostri cadetti e lo faremo concertando l’abilità del tutto asimmetrica del nostro capitano. Un gioco vasto, dai turni veloci, che permette una profondità inaspettata. Di certo più immediato di Voidfall, anche se forse non altrettanto appagante… pregi e difetti di essere ”solo” un piazzamento lavoratori? Attenderemo l’esito della campagna di crowdfunding per scoprirlo.

La Habana

La Habana, ri-edizione del noto gioco di corse omonimo edito nel 2009. Obiettivo è arrivare prima a un determinato punteggio, ciascun giocatore si troverà a giocare due carte che determineranno il valore d’iniziativa con cui i giocatori attiveranno. Una volta completati gli effetti delle carte, spenderemo le risorse per costruire gli edifici comuni. Ciascun edificio costruito contribuirà con i punti raffigurati al raggiungimento del totale necessario a vincere la partita. Il gioco si presenta con una grafica rinnovata (e decisamente d’effetto) e qualche meccanismo delle carte ritoccato, per abbassare l’interazione diretta. Un mini-classico che a renberche ha fatto piacere re-intavolare e che riesce a stare al passo con le uscite di questa Essen. ¡Qué chévere!

Sammu-ramat

Alla ION abbiamo provato un round di Sammu-ramat, un cooperativo che ci ha ricordato Pandemic sotto steroidi. Come sul noto titolo di Leacock, ogni turno ci troverà a spendere 3 punti azione. Questi ci permetteranno di spostarci, mettere in campo carte, attivare altri personaggi in gioco ma messi da parte, attivare il nostro equipaggiamento… e qualsiasi altra cosa che ci permetta di avvicinarci alle condizioni di vittoria delle carte scenario. Ci sono 25 carte scenario nella scatola, che potranno essere assemblate 5 alla volta per creare una campagna generata proceduralmente da 5 scenari. Ciascuna partita dura 8 round e solitamente lo scopo sarà quello di impedire ai nemici di raggiungere la regina Sammu-ramat. Il gioco promette bene, anche se è difficile giudicarlo dopo un solo round. Quello che balza immediatamente all’occhio è la cura storica con cui è stato assemblato il prodotto, che permette di avere una descrizione storica di ogni evento rappresentato sulle carte. Sicuramente un candidato per gli acquisti dell’ultimo giorno di Canopus.

Neko Syndacate

Neko Syndacate, un gioco che fa le fusa con le grafiche e con un impianto regolistico che si spiega in due minuti, ma che presto tira fuori gli artigli costringendoci a ponderare bene i nostri passi per sfruttare al meglio ogni nostro turno. In questo titolo impersoneremo boss della malavita gattosi, che dovranno coostruire una piramide di potere collocando carte sotto i nostri capibanda. Durante ogni turno attiveremo una catena di azioni, scendendo la nostra piramide dall’alto e attivando un unico sgherro per livello, scegliendoli tra i due sottoposti a quello che avremo attivato in precedenza. In pratica, un filler per vivere 25 minuti di coccolosa efferatezza che ci potrà far perdere per un punto. L’unico dubbio che ci portiamo a casa (con il gioco) è sulla sua longevità, considerato che la variabilità delle carte è limitata.

Portals

Abbiamo provato Portals di Uwe Rosenberg, ultima perla della collana di astratti di questo teutonico autore (Framework, Nova Luna, etc). è un brainburner ultracompatto. Durante la partita ci troveremo a pescare delle tessere per creare una serie di connessioni tra i diversi portali utilizzando i colori degli esagoni. Un gioco che una volta entrati nelle meccaniche ha convinto il nostro renberche che si è portato a casa la copia stampa mentre aveva già la mano sul portafoglio […non avevamo dubbi ndr].

Thorgal

Provato Thorgal, gioco di avventura a scenari (7), giocabili in campagna o singolarmente. Ogni personaggio ha le proprie plancette e le proprie abilità, che li rendono completamente asimmetrici. Per raggiungere gli obiettivi dello scenario andremo a fare delle azioni, che vengono scelte da un mazzo. Queste azioni verranno potenziate durante la partita, evolvendo il mazzo, a seconda degli eventi che triggereremo nella partita. Le azioni si sviluppano tramite l’uso di polymini, che determinano il percorso del movimento e le azioni d’attacco in combattimento. I polymini sono lo strumento principale anche di gestione dei malus, come le ferite, e dovremo riuscire a coprirli per evitare di perdere la partita. Ha convinto soprattutto la gestione delle azioni, che si muoveranno durante la partita e avranno valore variabile a seconda del momento regalando una piacevole sensazione di tatticismo. Davvero un piatto sorprendentemente ricco, che mescola il puzzle dei polymini all’avventura. Promosso!

Men-Nefer

Nonostante la levataccia, Canopus e Green Player non hanno esitato a inaugurare la fiera con Men-Nefer, un cinghialone da 1 a 4 giocatori che ci porta nell’antica città di Menfi. I compiti che andremo a svolgere in questo piazzamento lavoratori sono quelli tipici di personalità in vista dell’antico Egitto, come mummificare i morti, costruire piramidi, commerciare lungo il Nilo, il tutto cercando di vivere una vita il più retta possibile così che dopo il decesso Osiride ci conceda il passaggio nell’Aaru, il paradiso dell’antico Egitto.

La partita si snoda lungo 3 ere, durante queste ere i giocatori mandano i loro aiutanti nelle Case della Vita per compiere le azioni associate. Più volte un giocatore manda i propri aiutanti in una data casa della vita più aumenta la sua esperienza nello svolgere quell’azione e più l’azione diventerà potente o efficiente. Nel tabellone di gioco c’è un percorso per i cuori e uno per le piume dei giocatori, alla fine di ogni era questi due segnalini dovranno essere i più vicini possibili per non subire punti negativi. Durante la partita si guadagneranno anche pergamene, necessarie per scrivere il proprio libro dei morti e fonte principale per muovere la propria piuma. Ogni era di gioco è divisa in 3 fasi:

  • Alluvione: fase di rendite e preparazione al turno.
  • Semina: in questa fase si possono fare 3 cose: prendere una tessera azione o scartare una tessera azione e mandare un aiutante in una casa della vita o migliorare la posizione di un servitore nella casa della vita, facendo salire lo scarabeo sul tracciato e triggerando l’azione nella casella sotto lo scarabeo [🤯 ndr].
  • Raccolto: si guadagnano punti prestigio in base a quel che si ha fatto durante la fase precedente. Un po’ tutto fa punti e le varie aree del tabellone danno punti in maniera diversa. Per esempio, la necropoli da punti in base alle pietre situate sulle righe e le colonne dove sono stati piazzati i propri sarcofaghi, mentre le tessere contratto, guadagnate lungo il Nilo, sono obiettivi di fine era.

Le azioni possono essere:

  • Piramidi: si piazza un settore della grande piramide di Cheope e si guadagna un bonus corrispondente ad uno degli spazi che si vanno a coprire e un bonus corrispondente ai nuovi spazi che si vanno a creare. Per costruire bisogna avere il permesso di Cheope e spendere un segnalino permesso, se non se ne hanno bisogna guadagnarne spostando i segnalini cava di calcare della propria plancia finché non raggiungono uno spazio adatto. Avanzare nei tracciati delle cave permette anche di ottenere il permesso di costruire la piramide della regina.
  • Necropoli: questa azione permette sia di imbalsamare una mummia, girandone il segnalino, sia di seppellire una mummia in un sarcofago nella necropoli. I sarcofaghi si possono mettere in uno spazio corrispondente al livello dell’azione. Piazzare un sarcofago fornisce bonus, tra cui papiri.
    Obelisco: questa azione permette di ottenere tessere artigiano in cambio di cibo, ma anche di far avanzare le proprie sacerdotesse nel tempio pagando eventuali costi per entrare nelle varie stanze. Far avanzare una sacerdotessa permette anche di fare un’offerta se si ha una tessera artigiano corrispondente alla stanza.
  • Nilo: permette di muovere le proprie barche lungo il Nilo, sempre verso un’unica direzione, ed eseguire scambi lungo il fiume. Se la barca si attiva in un posto non in città si ottiene cibo, altrimenti si ottiene il beneficio della città sottoforma di tessera.
  • Sfinge: permette di intagliare una sfinge, mettendola dalla propria riserva nell’area disponibile, oppure piazzare una sfinge disponibile su un piedistallo di un livello adatto alla potenza dell’azione ed eseguire l’azione bonus che si va a coprire.

Dopo la terza fase di raccolta la partita termina.

Resafa

Inaugura il liveblogging il nostro renberche che non ha poteva esimersi da provare Resafa di Vladimir Suchy. Un german puro, crudo, diretto per 1-4 giocatori, che ci metterà nei panni di mercanti di Resafa. Riprende molto i suoi titoli precedenti, soprattuto Underwater Cities. Il gioco dura quattro round. In ciascuno di essi giocheremo una carta alla volta, alternandoci con gli altri giocatori, fino ad arrivare a tre a testa. Ciascuna di queste carte ha un doppio utilizzo e colori variabili, che ci permetteranno di costruire il nostro personale mercato tramite un sistema di tracciati. Un titolo strutturato su delle meccaniche semplici, dai turni veloci, ma che cresce bene, offrendo un sorprendente ventaglio di scelte a scapito di un’ambientazione che è quasi del tutto assente. Ciò (ovviamente) non ha impedito al nostro nauta di portarselo a casa!

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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