Space Missions –Tutorial e Recensione– Verso l’infinito e oltre con un gioco da tavolo–OnTheBoard115

di Davide “Canopus” | Space Missions –Tutorial e Recensione– Verso l’infinito e oltre con un gioco da tavolo–OnTheBoard115

Titolo Space Missions
Autore Frank Mueller
Lingua versione provata Inglese e tedesco
Editore versione provata tiros-games
Altri editori
Numero giocatori 1-4
Durata partita Max 90 minuti
Anno pubblicazione 2024
Altri titoli
Meccaniche Carte azione, scenari, obiettivi, maggioranze, gestione del rischio
Dipendenza dalla lingua Indipendente dalla lingua
Livello di difficoltà Medio
Prezzo indicativo (in data recensione) 55€

Altro gioco in scatola novità dell’ultimo Spiel, Space Missions è il primo titolo per la casa editrice tedesca emergente tiros-games. Inoltre, questo gioco da tavolo ha avuto genesi da una compagna kickstarter conclusasi positivamente, ma che dobbiamo ammettere non ha incassato cifre da capogiro.

| Cos’è Space Missions?

Space Missions ci porta in orbita, nel senso che saremo agenzie spaziali impegnate a compiere missioni di esplorazione prima degli avversari così da guadagnare punti vittoria, pubblicità ed esperienza. In particolare, siamo negli anni 60 e l’umanità si appropinqua ad esplorare l’universo partendo dall’ambizioso traguardo di portare l’uomo sulla Luna. I giocatori, quindi, sceglieranno missioni via via più complesse fino a raggiungere questo incredibile obiettivo (rappresentano dall’ottava e ultima missione sul tabellone). Lo scopo è essere l’agenzia con il programma spaziale di maggior successo.

| Cosa si deve fare in Space Missions?

Per raggiungere la Luna, ogni giocatore dovrà assemblare il proprio razzo e caricarci le attrezzature necessarie, eventualmente anche gli astronauti, e scegliere una missione tra quelle disponibili sul tabellone. Ogni missione richiede determinati moduli installati nel razzo, un livello tecnologico minimo per ogni modulo e, eventualmente, che si abbia un livello si esperienza minima in un certo tipo di attività (per esempio, volo orbitale senza pilota, attività in orbita, ecc.). Ogni missione consiste nel girare un certo numero di carte relativo ad una tecnologia dai mazzi del giocatore. Le tecnologie sono di 6 tipi: razzi vettore, abitacolo, razzi di manovra, scansioni radio, landing e modulo di rientro. Ogni carta può avere 3 esiti possibili tra via libera, pericolo (che richiede di scartare un’attrezzatura pena il fallimento della missione), fallimento critico (che spesso fa fallire in automatico la missione oppure richiede di scartare un numero doppio di attrezzature).

Ovviamente, se si ottengono tutte carte via libera o si riesce a scartare segnalini attrezzatura in numero sufficiente a contrastare le criticità, la missione si completa positivamente e si guadagnano i bonus indicati. Prima di tutto questo, però, i giocatori devono preparare i loro missili. Per farlo giocano carte con raffigurate le azioni. Si possono giocare fino a 5 carte ma il primo che passa, e che gioca meno carte, sceglie per primo la missione. Anche se va specificato che una missione già portata a termine può essere eseguita nuovamente, semplicemente si guadagnano meno punti vittoria. Le carte consentono di rifornirsi di attrezzature, carburante, migliorare un proprio modulo e, soprattutto, girare carte dai propri mazzi tecnologia per eliminare pericoli ed errori critici.

Lo scopo è quello di avere delle tecnologie più collaudate e affidabili possibile, senza carte gialle o rosse (qualcuno ha detto Living Earth?). Alcuni moduli consentono di caricare in automatico astronauti, che è molto meglio portare a casa sani e salvi dato che ogni astronauta deceduto fornisce una penalità. La partita dura un certo numero di round e a fine partita si prendono punti bonus per chi è più avanti nei tracciati delle varie esperienze.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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