Spiel 23: live blogging dell’evento da Essen
Skirmish 3D edito dalla Free League, casa editrice in genere specializzata nei GDR, ambientato nell’universo videoludico di Mutant Year Zero, quindi mutanti in un mondo post apocalittico. La grafica è presa in prestito dal videogioco e le miniature sono decisamente ben fatte. La meccanica è quella del solito skirmish, ma he delle chicche molto carine come i loot token che vengono piazzati ad inizio partita e dovranno essere raccolti in una data quantità per ottenere dell’equipaggiamento. Il gioco è pensato per una campagna breve di circa una decina di scenari, anche cooperativi o con regole molto diverse tra loro. La cosa che ci ha colpiti è l’accessibilità del prodotto, nella scatola infatti c’è tutto quel che serve per iniziare con gli skirmish 3D in termini di elementi scenici. Regole molto immediate e durata indicativa di 2 ore a partita. Sono presenti anche delle boss fight.
</tr
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Gioco per due giocatori in cui fazioni fantasy, tipo centauri e angeli, si sfidano a partite di basket. Il gioco si basa sull’utilizzo di carte ricche di statistiche, ad inizio partita è possibile variare le statistiche sulle carte per organizzare il proprio mazzo. Queste carte sono utilizzate per attaccare, nel tentativo di eseguire dei lanci a canestro da 1 o 3 punti, l’avversario cercherà di bloccare l’attacco scegliendo un personaggio della propria squadra ed eseguendo un lancio di dadi modificato dalle statistiche del personaggio. Ovviamente questa è una spiegazione in soldoni, il gioco è ben più complesso e ricco di particolarità, come le carte tattica che danno bonus a partire dal turno in cui sono giocate e quando si decide di attivarle. Non mancano altri aspetti come le abilità speciali dei vari membri delle squadre, infortuni, la panchina, ecc. Il gioco è riuscito ad impressionare molto positivamente pure Renberche che di basket non sa assolutamente nulla. La prima scatola “The Series” è già disponibile in retail mentre su KS andrà la seconda box “The Dynasty”.
![]() |
![]() |
![]() |
Gioco di abilità, a suon di schicchere, per due giocatori dove uno impersona gli alieni e l’altro i terrestri. È la ricostruzione luminosa, letteralmente dati i materiali, del classico videoludico degli anni 80, Space Invaders. Per il resto le regole di base sono semplici i terrestri schiccherano i proiettili contro gli alieni, mentre gli alieni schiccherano le astronavi contro gli umani. Sarà un prossimo KS.
![]() |
Parliamo di un ibrido tra giochi di ruolo e giochi in scatola, ce ne sono di diverse ambientazioni, noi abbiamo adocchiato quello Fantasy e quello Sci-Fi. Critical è un introduttivo al gioco di ruolo dove in una scatola di circa 30 euro vi è dentro tutto il materiale per affrontare 9 episodi con massimo 30 minuti di narrazione. I giocatori devono scegliere un personaggio, le cui abilità e le statistiche sono preconfigurate e rappresentate in modo molto chiaro, e immergersi nel sistema basato su dadi da 12. Il master avrà a disposizione tutto il necessario per gestire l’avventura, compresi valangate di token. Il gioco non prevede la possibilità di perdere la partita, quindi si possono avere dei risultati negativi ma la storia comunque prosegue. L’idea ci ha impressionati, soprattutto per la volontà del progetto di essere un introduttivo ai giochi di ruolo ma studiato per i giocatori da tavolo. Ci lascia qualche dubbio l’idea che si possa gestire tutta la parte narrativa in 30 minuti.
Gioco astratto con grafica stile Grecia classica, le pedine infatti vanno a comporre le colonne di un tempio. Al proprio turno il giocatore sceglie tra due azioni: recuperare una pietra del suo colore (o grigia o del colore dell’avversario) dalla cava e mettersela davanti, giocare una pietra che ha davanti su una delle sette colonne dell’area di gioco. Ogni volta che piazza una pietra su una colonna attiva anche l’effetto di quella colonna che può essere, per esempio, recuperare una pietra dalla cava o rubare una pietra ad un avversario. Quando si piazza una pietra si una colonna già iniziata ovviamente al si impila. Quando tutte e 7 le colonne hanno raggiunto almeno un’altezza pari a 5 pietre il gioco finisce. Ora per ogni colonna si valuta chi ha la maggioranza di pietre, il giocatore che ha la maggioranza prende un punto per ogni pietra del suo colore, 2 punti per ogni avversario che ha almeno una pietra sulla colonna, -3 punti per ogni pietra grigia nella colonna. Ecco che diventa interessante anche giocare pietre del colore di un avversario o giocare pietre grigie su colonne che sta vincendo qualcun altro. Sarà anche astratto, ma è un gioco cattivissimo.
![]() |
Gioco cooperativo per 2 giocatori di briscola. Lo scopo del gioco è far patire la nave dal punto di partenza e superare la casella di arrivo. Ma per fare questo è necessario giocare determinati simboli dalla mano, o combinazioni di questi, e non sarà ininfluente chi vincerà la briscola, perché in base a chi vince la nave prenderà una certa direzione. Inoltre, per rendere il tutto più marinaresco, la plancia è piena di tentacoli, quelli del Kraken che cercherà di agguantarvi. Ci sono vari scenari possibili e il gioco sembra essere molto sfidante. Titolo davvero interessante.
![]() |
Gioco di piazzamento tessere, anzi, carte e maggioranze. I giocatori, a turno, giocano una carta dalla mano piazzandola intorno a dei token. Ogni carta riporta il colore del giocatore e degli insetti disegnati, tra farfalle, scarafaggi e api. Quando si circonda un intero token con 4 carte si va a vedere chi ha la maggioranza per ogni tipo di insetto raffigurato sulle proprie carte e prende un segnalino di quell’insetto. Lo scopo del gioco è avere la maggioranza su due delle tre categorie di insetti. Carino ma un po’ costoso.
![]() |
Gioco ispirato al Canto di Natale di Dickens, ogni giocatore davanti a sé avrà lo spirito del Natale passato, lo spirito del Natale presente e lo spirito del Natale futuro sotto forma di 3 segmenti di cartoncino. Al suo turno il primo giocatore giocherà dalla sua mano una carta che potrà essere messa nel passato, nel presente o nel futuro (il colore della carta influenza su dove giocarla). Gli avversari dovranno seguire giocando una carta del medesimo colore o passando. Dopo che saranno state giocate tutte le carte che il giocatore attivo aveva in mano, 10 o 12 a seconda del numero di giocatori, si andranno a valutare le varie briscole per ogni tempo. Cosa interessante è che ci saranno ovviamente tre valutazioni di briscole, una per il passato, una per il presente e una per il futuro e la briscola di riferimento si una valutazione non sarà sempre quelle del giocatore attivo ma quella del giocatore che ha vinto la valutazione precedente. Molto carino.
![]() |
Gioco dadosissimo dove al loro turno i giocatori lanceranno tutti i loro dadi, e sono tanti, li divideranno per valore, e poi avanzeranno le loro pedine di uno dei valori dei dadi a loro piacimento su un cerchio formato di mazzi di carte. Il dado utilizzato verrà rilasciato sulla carta dove terminerà il loro movimento. Fine della partita, quando tutti avranno piazzato i loro dadi, per ogni carta di andrà a vedere chi ha la maggioranza di dadi. Poi, si guadagneranno punti vittoria pari al valore maggiore del dado di chi ha più dadi su quella carta moltiplicato il valore della carta; gli altri giocatori presenti sulla carta, invece, moltiplicheranno il numero di loro dadi per il valore della carta. Un po’ troppo freddo e matematico.
![]() |
Gioco a tema apette, cioè api carine, dove ovviamente Renberche si è fiondato tipo mosca sul miele. Lo scopo del gioco è… beh, dare il miele. A turno ogni giocatore lancia dei dadi e poi li piazzerà sulle varie carte disponibili che rappresentano le azioni che andrà a fare. Le azioni vanno dal pescare carte potenziamento, raccogliere nettare di diverso tipo tramite sistemi di maggioranza, scambiare carte dalla mano, ecc. e ovviamente produrre miele tramite due dadi dello stesso valore e quattro nettari dello stesso tipo. Il primo giocatore che produce 5 unità di miele è il vincitore.
![]() |
![]() |
Gioco cinese di carte in cui ogni carta prevede un ammontare di denaro, positivo o negativo, e un eventuale valore di felicità. Al suo turno il giocatore scopre carte dal mazzo finché non ne trova una che decide di tenere e passa il turno all’avversario successivo. Quando tutti i giocatori hanno 8 carte davanti la partita termina e si va a vedere per ogni giocatore se il valore delle carte positive, che danno denaro, è sufficiente a mantenere il valore delle carte negative, che richiedono denaro. Se così non è il giocatore elimina carte con valore negativo di denaro finché non riesce a mantenerle. Una volta fatto questo, vince chi ha il maggior valore di punti felicità tra le carte che gli sono rimaste. Non mancano carte con effetti speciali. Semplice ma davvero molto divertente.
![]() |
Gioco di carte che unisce la briscola con il poker. In pratica, il primo giocatore che decide la briscola invece di giocare una carta può giocare una sequenza, tipo una coppia, un tris, una doppia coppia, e gli avversari per vincere la briscola dovranno rispondere con la stessa sequenza ma di valore più alto o con lo stesso valore ma in una sequenza di valore maggiore. Caratteristica peculiare è che le carte hanno due valori e si utilizza il gettone pass per utilizzare il valore nella zona gialla della carta invece che il valore nella zona bianca, oppure si può utilizzare il gettone pass per incrementare il valore di una carta. Si tratta di un gioco a punti dove i punti vengono assegnate in base all’essere i primi o secondi a finire le carte in mano nei vari round che compongono la partita. Vince chi per primo arriva a 10 o chi svuota la propria mano per 3 volte di fila.
![]() |
![]() |
![]() |
Un’altra delle meraviglie che si possono trovare solo allo Spiel. Navigational Portal non è proprio un gioco, è più un esercizio matematico. Abbiamo una “plancia” tonda e partendo da un punto della circonferenza dobbiamo arrivare al centro navigando attraverso lo spazio conosciuto. Diciamo qualcosa a metà tra un gioco didattico scientifico e un problema di trigonometria, forse più trigonometria. C’è anche uno strumento assurdo, una specie di solcometro, che aiuterà a calcolare gli angoli dei portali che collegano un punto con un altro della galassia. Per conquistare la galassia dovremo conquistare le varie stelle che la compongono, che sono proprio le stelle reali che vediamo in cielo, con tanto di posizione nel catalogo stellare con indicata la quantità di combustibile necessario per raggiungere ogni stella. Quando un avversario conquista una stella è possibile pagare il diritto per attraversarla. C’è davvero tantissima tanta roba dentro questo gioco, che è davvero un progetto molto ambizioso e che si propone livelli di simulazione incredibili. Certo ha un suo costo e si parla di più di 300€ a scatola.
![]() |
![]() |
![]() |
Gioco 4X con l’ultima X enorme, lo diciamo perché The Warp è un gioco cattivissimo. Kickstarter di recente distribuzione, in The Warp governeremo due fazioni aliene completamente asimmetriche, partiremo dagli angoli della mappa e avremo lo scopo di raggiungere il centro della galassia o di sterminare i nostri nemici, vince il primo che arriva a 9 punti. Il round prevede una fase di rendita, una in cui si acquisisce, gratis, una carta tecnologia dal mercato, una fase azione dove si giocano le proprie carte per sviluppare la propria tecnologia, costruire edifici, navigare, ecc. e infine una fase di combattimento. Fin qui nulla di strano, ma questo gioco incentiva all’aggressività, le battaglie vengono risolte giocando carte coperte e investendo risorse per il potenziamento sempre in modo nascosto, si può ance corrompere l’avversario in modo tale che non giochi ulteriori carte. Altra particolarità sono gli scontri contro le fazioni aliene neutrali e già presenti in mappa dove gli avversari potranno supportare queste fazioni per ostacolare la nostra avanzata. Gioco molto divertente che ha convinto tutti.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Gioco tratto dall’omonimo fumetto e provato in anteprima alla Pendragon. Si tratta di un gioco di avventura dove guideremo una squadra di personaggi che dovranno risolvere una serie di missioni, nel nostro caso, per esempio, l’uscita da uno stabile e l’indagine su misteriosi rumori. Non siamo riusciti a portare a termine la missione, però il gioco ci è sembrato comunque molto interessante. Per prima cosa, ogni giocatore non guida un preciso personaggio, ma tutti i giocatori agiscono sulla squadra giocando carte sulle plance dei vari personaggi per far fare loro delle azioni. Per esempio, se si vuole far interagire un personaggio con un oggetto gli si deve fornire la carta apposita sulla sua plancia. Quando una plancia personaggio ha sopra di sé 4 carte finisce il turno e cala il timer di gioco, cioè il numero di round a nostra disposizione per portare a compimento la missione. Simpatiche anche le azioni che permettono di utilizzare un oggetto su un altro oggetto e vedere cosa succede, tipo i videogiochi di avventure grafiche. Non mancano eventi di gioco e una mappa che si rivela man mano che si procede con la partita, con fase di esplorazione e la possibilità di trovare nuovi personaggi da far entrare in quadra. La coordinazione è fondamentale. Il gioco ci è piaciuto tantissimo e Doc ha quasi gridato al miracolo.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Ci siamo fatti spiegare al volo questo gioco che ci è sembrato un po’ particolare anche per la grafica, la traduzione è “Icone da Kyev”. Il gioco è a sfondo religioso, come è facilmente immaginabile, e vestiremo i panni di monaci intenti a realizzare delle icone. Come potete vedere dalle foto, le icone sono proprio le parti di immagini più grandi e che vanno quindi composte tra di loro attivando condizioni di vittoria in base ai colori e ai temi di quel che si va a comporre. Meccanicamente, si tratta di un gioco di gestione dadi, che dopo averli lanciati vanno posizionati in giro sul tabellone o spesi. Aspetto particolare è che i giocatori si troveranno a gestire la risorsa “pietà” che potrà anche diminuire. Per esempio, se dipingiamo troppo dedichiamo poco tempo alla preghiera e quindi perdiamo “pietà”. Un titolo che, al di là del tema, ci è apparso interessante, anche se quello in fiera era poco più di un prototipo, e che ha risvolti benefici dato che parte dei proventi sarà utilizzata per il recupero di chiese storiche in Ucraina.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Alla Ravensbruger abbiamo provato The Lord of the Rings il libro-gioco (che è diverso da librogame, in quanto qui dobbiamo proprio giocare sopra le pagine del libro. Il gioco è strutturato in 8 capitoli (che sintetizzano il libro), quindi 8 pagine all’interno delle quali muoveremo i personaggi e avremo le nostre carte equipaggiamento. Ogni capitolo ha poi i suoi obbiettivi da raggiungere (spesso del tipo essere in un dato luogo con dei dati personaggi e una data carta oggetto). C’è poi ovviamente l’unico anello che se utilizzato da dei bonus molto forti ma che aumenta i punti corruzione del gruppo di eroi. La corruzione non cala mai durante la campagna e quando si raggiunge il fondo scala si pesca una carta Sauron e se ne applicano gli effetti nefasti. È un cooperativo di quelli in cui volendo un giocatore può utilizzare più di un personaggio. Esteticamente è molto accattivante ma il gioco appare un po’ piatto e con poco pathos.
![]() |
Esteticamente un gioco bellissimo, ci siamo fermati proprio conquistati dall’artwork. Il gioco consiste nel costruire la propria base lunare collegata a quella generale, che in termini di gioco funge da appoggio per il recupero di risorse e l’acquisto di nuove stanze o moduli di potenziamento. Il gioco nella sua sostanza è un piazzamento lavoratori con la buona e vecchia gestione risorse. Ora, non sappiamo se è stata colpa nostra che non abbiamo colto qualcosa di fondamentale nel gioco, in fiera può capitare, ma ci è apparso incredibilmente piatto e banale. Per ora non ci è piaciuto.
![]() |
![]() |
Il gioco ci proietta nelle vesti di gestori di grandi corporazioni malvage che dovranno spaventare gli abitanti di 2 villaggi in una partita per due/quattro giocatori o 3 villaggi in una partita per tre giocatori. A turno ogni giocatore pesca a caso 5 mostri da un sacchetto e se li piazza dietro la propria plancia, poi uno ad uno andrà a posizionarli sul tabellone in uno dei villaggi disponibili aumentandone il livello di terrore per il giocatore. Inoltre, i mostri giocati in turni precedenti possono essere attivati per eseguire azioni, come eliminare mostri avversari riducendo di conseguenza anche il livello di terrore di quel villaggio corrispondente al giocatore avversario. Ci sono poi mostri speciali che permettono di evocare altri mostri ed è presente un mercato per acquistare ulteriori mostri. Purtroppo il gioco non fa immergere minimamente nell’ambientazione, anzi appare molto freddo e quasi astratto, peccato perché la grafica era davvero molto bella.
![]() |
![]() |
![]() |
Dalla stessa autrice di Winspan, in questo gioco dovremmo cercare di allevare e addomesticare delle volpi per verificare se esiste un carattere genetico che facilità l’addomesticamento. La cosa interessante del gioco riguarda la possibilità di sviluppare i tratti genetici delle volpi con dei lanci di dadi andando proprio a personalizzare le carte, che rappresentano le volpi, e indicandoci sopra i nuovi tratti con un pennarello cancellabile. Le carte così modificate rientrano in gioco e potranno essere utilizzate anche dai nostri avversari. Lo scopo ultimo e generare determinati tratti interessanti per la ricerca scientifica, però il meccanismo con cui si arriva a questo risultato ci è apparso un po’ troppo fortunoso. Ogni giocatore ha il suo obbiettivo scientifico diverso dagli avversari. Ci sono delle belle idee, tipo il modificare carte, ma per il resto si accomoda su meccaniche già rodate e tanto classiche… non ci ha convinto completamente.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
In Emerge andremo ad esplorare una zona di mare sconosciuta e man mano che la nostra imbarcazione avanzerà lungo il percorso andremo a scoprire nuove isole e specie di animali svelando tessere vulcano e applicandone gli effetti. Il giocatore al suo turno lancia dei dadi, all’inizio 6, e li piazza nella propria plancia in determinate zone base ai risultati ottenuti. Poi si risolverà la fase di piazzamento andando a posizione oggetti (flora e fauna) in base ai dadi e alla carta associata alla zona dove li abbiamo piazzati. Con il progredire della partita potremmo guadagnare nuove carte per sostituire quelle presenti sulle zone della nostra plancia. In base ai vulcani rivelati andremo anche sbloccare nuovi dadi che si aggiungeranno alla nostra mano. Il gioco dura 8 round. Un family game per tutti e molto ben fatto.
![]() |
![]() |
![]() |
Gioco astratto di maggioranze. Ad inizio partita ogni giocatore piazza la testa del proprio drago adiacente alla croce centrale del tabellone, poi ogni pezzo successivo dovrà essere adiacente ad un pezzo piazzato precedentemente. Molti aspetti interessanti come il fatto di guadagnare ricompense o di sottrarre punti agli avversari se si coprono determinati spazi. Per piazzare i componenti dei propri draghi i giocatori dovranno giocare carte che indicheranno quanti componenti piazzare e come. Vi sono anche obiettivi personali di fine partita. Molto interessante e verrà anche portato in italiano.
![]() |
Gioco di spiritelli per2 giocatori. I giocatori si alternano a giocare carte “bozzetto” ai due lati di un pool di carte numerate e colorate andando a formare delle colonne per ogni carta del pool. Il primo giocatore che riesce a costruire dal suo lato del tavolo una colonna di carte del colore della carta centrale e di almeno tante carte quante indicate sul numero centrale prende la carta numerata e colorata. Aspetti interessanti sono che in caso di pareggio nessuno prende la carta centrale e che solo il giocatore che ha preso la carta elimina la propria colonna, quella dell’avversario rimane lì dove si trova e lo avvantaggerà per la carta colorata successiva. Alcune carte “bozzetto” fanno delle icone che attivano abilità speciali. Un gioco molto carino che da la sensazione di un costante tiro alla fune con l’avversario, impressioni molto positive.
![]() |
Abbiamo potuto provare questo gioco con l’autore. Si tratta di un german di medio peso con un rondellone centrale, che incredibilmente è piaciuto pure a Maledice. Il rondellone controlla le azioni, che saranno più “potenti” in certi spicchi che in altri, e fornisce un’azione principale e una o più di secondarie. Le azioni principali sono del tipo sbloccare tecnologie, migliorare la nostra base, ospitare topini raminghi, sbloccare topini lavoratori che andranno a potenziare le nostre azioni (la potenza di un’azione dipende da quanti topini sono presenti su quello spicchio di rondellona), ecc. Interessante che ci siano anche azioni che permettono l’esplorazione di una casa e ci permetteranno di aprire le porte, esplorare dentro le stanze, sbloccare quest da svolgere per ottenere importanti bonus. Non proprio un gioco per puristi german in quanto è presente interazione diretta. Per esempio, riivaa aveva costruito una gazza ladra meccanica che ha rubato un metallo a chi ne aveva di più scatenando le ire del povero malcapitato per i suoi piani saltati e programmati da 3 turni. Cose che capitano. Promosso da tutto il gruppo di gioco, pure da quello che si è visto fregare il metallo da un dannato uccello meccanico.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Un gioco di piazzamento lavoratori in modo interattivo, nel senso che tutte le azioni che fanno i giocatori dipendono da un tracciato in cui sono piazzati i lavoratori e che vengono spostati su questo tracciato durante il turno. Un lavoratore sul tracciato, in base alla fase del turno, può essere spostato in un tracciato superiore o inferiore e guadagnare tutte le risorse e le abilità associate che ovviamente dipendono dal tracciato che si sceglie. I punti si fanno in diverso modo, ma appare molto come un’insalata di punti molto cervellotico e che incentiva i tempi morti.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |