Ecologies / videotutorial – Il gioco di carte per costruire reti alimentari / Guarda&Gioca #12
di Davide “Canopus” | Ecologies / videotutorial – Il gioco di carte per costruire reti alimentari / Guarda&Gioca #12
Davide “Canopus”
| Titolo | Ecologies |
| Autore | Matt Montrose |
| Lingua versione provata | Inglese |
| Editore versione provata | Montrose Biology |
| Altri editori | – |
| Numero giocatori | 1 / 6 |
| Durata partita | 60-90 minuti |
| Anno pubblicazione | 2019 |
| Altri titoli | – |
| Meccaniche | Gioco di carte, set collection, commercio, card driven, costruzione mazzo |
| Dipendenza dalla lingua | Abbondante utilizzo di testo nel gioco |
| Livello di difficoltà | Adatto a tutti |
| Prezzo indicativo (in data recensione) | Circa 35 euro |
Probabilmente, leggendo il titolo Ecologies avrete pensato ad un gioco in scatola sul riscaldamento globale o l’inquinamento, temi ovviamente importantissimi, ma è riduttivo. Questo probabilmente deriva da un’idea limitata che abbiamo dell’ecologia. L’ecologia è la scienza che studia le relazioni che intercorrono tra gli organismi viventi e tra questi e l’ambiente.
Questo non significa che Ecologies non abbia anche una funzione formativa che porta comunque ad apprezzare maggiormente e rispettare l’ambiente in cui viviamo e gli organismi con cui lo condividiamo, anzi, probabilmente questo è lo scopo principale di questo gioco. Parlo di un risvolto formativo perché sono fermamente convinto che il gioco da tavolo sia una forma di cultura che, in molti casi, porta anche ad un arricchimento delle nostre conoscenze. È sicuramente anche il caso di Ecologies perché, oltre ad imparare il vero significato della parola ecologia, porterà anche a sapere cos’è una rete trofica, un fattore biotico e abiotico, un consumatore di primo livello… il tutto in un modo molto più divertente che tramite un libro scolastico. Questo vale per i ragazzi, ma soprattutto anche per gli adulti, perché di certo Ecologies non è assolutamente un gioco per “bambini”.
| Cos’è Ecologies?
Il mondo è un posto meraviglioso fatto di ambienti, i biomi, molto diversi tra loro e ricchi di vita. Gli organismi che popolano questi biomi sono estremamente eterogenei e in un delicato equilibrio tra loro, questo equilibrio si chiama rete trofica, o rete alimentare, e definisce come l’energia passi da un organismo, o dall’ambiente, ad un altro: dal sole ai vegetali, dai vegetali agli erbivori, dagli erbivori ai carnivori e da tutti questi ai decompositori.
I giocatori dovranno giocare carte dalle loro mani proprio per costruire queste reti trofiche in determinati biomi, considerando che realizzare una rete trofica in salute ed equilibrata darà vantaggi non indifferenti a seconda del bioma che la ospita.
Inoltre, ci saranno fattori esterni che potranno influenzare positivamente o negativamente le vostre ecologie: i fattori biotici, se di natura organica, e abiotici, se di natura non organica. Questi fattori prendono la forma di carte giocabili contro gli avversari o verso sé stessi a seconda degli effetti.
| Come funziona
Ecco il video delle regole:
Riassumendo:
- Ecologies è un gioco a punti dove vince il primo che arriva a 12 punti o chi ha più punti quando si saranno esauriti il mazzo di pesca e quello degli scarti.
- I giocatori partono con 7 carte in mano e al loro turno dovranno: pescare 2 carte; negoziare eventuali scambi di carte con gli avversari; giocare fino ad un massimo di 2 carte; scartare carte dalla propria mano per pescarne dal mazzo con un rapporto di una carta pescata ogni 4 carte scartate dalla mano oppure una carta pescata ogni 3 carte scartate distruggendo una propria ecologia.
- Le carte di Ecologies cono di 3 tipologie: i biomi, che danno bonus positivi se ospitano una rete alimentare sana e bilanciata; gli organismi, divisi in produttori, consumatori dal primo al quarto livello, e decompositori; fattori biotici e abiotici che hanno effetti positivi o negativi e possono essere giocati su sé stessi o contro gli avversari.
- Une rete alimentare si costruisce giocando prima un bioma, poi dei produttori che si nutrono di energia solare, poi dei consumatori di primo livello che si nutrono dei produttori, e poi consumatori dei livelli successivi che si nutrono dei consumatori dei livelli precedenti come indicato sulle carte. Per avere una rete alimentare sana e bilanciata è necessaria anche la presenza di uno più decompositori che si nutrono dei cadaveri dei consumatori.
- È possibile giocare Ecologies in solitario, cercando di migliorare il proprio punteggio di partita in partita. In questa modalità il flusso di gioco consiste in: pescare 4 carte; scartare 3 carte dalla mano; giocare fino a 2 carte; scartare carte dalla propria mano per pescarne dal mazzo con un rapporto di una carta pescata ogni 4 carte scartate dalla mano oppure una carta pescata ogni 3 carte scartate distruggendo una propria ecologia. La partita finisce quando termina il mazzo di pesca.
| Impressioni
Ecologies è un gioco di carte che nasce da un’idea di Matt Montrose, professore di biologia statunitense e appassionato di giochi in scatola. Come lui stesso dichiara, i suoi giochi hanno uno scopo formativo e sono pensati per i suoi studenti, ma sono comunque influenzati dai giochi da lui giocati e dalle sue esperienze ludiche. Credo che sia questo il motivo se, per certi versi, Ecologies ricordi un po’ Bohnanza.
Altro aspetto degno di nota è che Montrose ha curato da solo la grafica del suo gioco e di tutte le espansioni, alcune immagini le ha disegnate lui mentre altre sono frutto di colorazione e manipolazione di immagini di libera distribuzione. Il risultato è incredibile e stupendo, le immagini di Ecologies sembrano litografie vintage, le stesse che si possono trovare nei vecchi atlanti zoologici, solo che in questo caso l’autore del disegno sa com’è fatto l’animale e non se lo è fatto raccontare da qualcuno. Vi dirò che le immagini delle espansioni/spinoff sono anche meglio, soprattutto quelle di Bizarre Biomas che riporta immagini stupende della barriera corallina, ambienti acquatici e grotte sulfuree. Il gioco consiste semplicemente di 108 carte, in formato standard 63×88, contenute in una confezione molto piccola e facilmente trasportabile.
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Riguardo il valore formativo di Ecologies, posso solo confermarlo. Tramite questo gioco io stesso ho imparato il significato di rete trofica e fattori biotici e abiotici, ero fermo al concetto di catena alimentare altro che rete e non avevo mai considerato che il legame tra un organismo che ne mangia un altro non è altro che un trasferimento di energia fornita inizialmente dal sole, ma non solo. L’aspetto formativo è garantito anche dal fatto che le carte riportano numerosi animali, un aspetto di grande appeal per i giovani e per gli appassionati della natura. Certo, il fatto che tutti i nomi degli animali, fondamentali da consultare per capire chi mangia chi, e gli effetti di carte e biomi sono in inglese, potrebbe essere un ostacolo per giocarlo con i più giovani… oppure potrebbe essere una buona occasione per imparare un po’ di inglese partendo dai nomi degli animali.
Riguardo la meccanica di gioco dobbiamo distinguere quello che è il gioco multigiocatore da quello che è il solitario. In entrambi i casi la mano di carte iniziale è data casualmente e partire senza almeno un bioma è una gran seccatura. Ma partire senza un bioma contro degli avversari che magari ne hanno più di uno in mano è ancora più fastidioso. Certo, potete scambiare le carte con i vostri avversari, ma sarete comunque in loro balia.
La costruzione delle reti trofiche invece è tutt’altro che semplice al crescere del numero di giocatori, questo perché le carte saranno più “diradate” tra le mani dei giocatori. O meglio sarà più difficile costruire biomi in salute ed equilibrati che poi saranno i motori per vincere la partita. In solitario, invece, potrete trovarvi nella situazione di avere molte carte da giocare ma non riuscire a farlo perché più di 2 carte per turno non potrete metterne sul tavolo, anzi, potreste essere costretti a scartarne perché ad inizio turno pescherete 4 carte ma dovrete scartarne 3.
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Ma una volta costruiti i primi 3 livelli della rete riuscirete ad ingranare, al punto tale che in solitario vi troverete per qualche turno con la mano vuota. Avrete anche l’impressione che tutto si colleghi a tutto, in parte è vero se la rete trofica è ben sviluppata, ma state attenti a controllare sempre quali organismi mangiano le carte che giocate, perché questa autoconvinzione spesso è fonte di errori.
La modalità in solitario è molto interessante, certo, alcuni biomi e alcuni fattori biotici/abiotici non vi serviranno a nulla dato che hanno effetti sugli avversari, ma potranno essere utilizzati quando si devono scartare carte. Il trucco della modalità in solitario sta nello scegliere bene su quali biomi concentrarsi per massimizzare il proprio punteggio in base a quel che arriva in mano durante i primi turni. Soprattutto vi conviene concentravi sui biomi i cui effetti da sani e bilanciati sono di farvi pescare più carte e giocare carte extra, considerazione analoga per i fattori biotici e abiotici.
Riguardo le espansioni/spinoff ne abbiamo due: Hidden Habitats e Bizarre Biomes. Come spinoff, cioè giochi indipendenti con le stesse regole di Ecologies, funzionano benissimo. Hidden Habitats ha molti biomi e carte fattore biotico/abiotico che fanno pescare e giocare carte, quindi, si presta molto bene al gioco in solitario… ha pure un bioma urbano dove vi sono gatti, cani, topi e formiche come organismi (cerco sempre di metterlo in gioco per giocare i gatti). Bizarre Biomes invece ha fattori biotici/abiotici e biomi molto aggressivi nei confronti degli avversari, addirittura creare un bioma in salute e bilanciato di tipo antartico è controproducente per il giocatore che lo gioca.
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Come espansioni mi lasciano molto dubbioso, le carte fattore biotico/abiotico si possono certamente aggiungere senza problemi, per i biomi ho qualche dubbio a causa degli organismi che possono essere giocati su più biomi, che perderebbero parte della loro potenzialità se non presenti entrambi i biomi relativi. Infine, esiste un’espansione con carte bonus che però non riportano indicazioni su chi mangia cosa, lasciando decidere ai giocatori, diciamo che ha più una valenza di marketing anche se sono comunque molto belle da vedere.
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| Grafica vintage stupenda. | Partire senza biomi in mano ad inizio partita può essere molto seccante. |
| Facilmente trasportabile. | Costruire reti trofiche in salute e bilanciate diventa più difficile al crescere del numero di giocatori. |
| Elevato valore formativo, sia per ragazzi che per adulti. | Dubbi sul mescolare biomi di giochi diversi tra loro. |
| Modalità in solitario molto interessante e dinamica. |
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NB: Questo gioco è stato acquistato tramite il sito del nostro partner Weega (sito | social). Che periodicamente ci aiuta a scoprire e portare nel nostro paese titoli altrimenti di difficile reperibilità (come in questo caso) o in largo anticipo rispetto alle localizzazioni in italiano. |
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