Last Message / videotutorial – Un party game deduttivo basato su disegni… da cancellare / Guarda&Gioca #11
di Davide “Canopus” | Last Message / videotutorial – Un party game deduttivo basato su disegni… da cancellare / Guarda&Gioca #11
Titolo | Last Message |
Autore | Lee Ju-Hwa, Giung Kim |
Lingua versione provata | Inglese |
Editore versione provata | IELLO |
Altri editori | Mancalamaro, MEBO Games |
Numero giocatori | 3 / 8 |
Durata partita | 15 minuti |
Anno pubblicazione | 2021 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Party game, deduttivo, gioco di abilità, gioco a fazioni |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo indicativo (in data recensione) | Circa 20 euro |
Le feste si avvicinano, su come saranno quest’anno c’è ancora qualche dubbio. Speriamo che parlare di un party game proprio adatto al periodo festivo porti bene! Cos’è un party game? Un gioco caratterizzato da 3 fattori: durata contenuta, come massimo tanti giocatori (sopra i 6) e regole molto semplici. In sintesi, quei giochi per gruppi numerosi che hanno poca voglia di concentrarsi troppo e che preferiscono partite corte e ripetute. Ideali anche per i post cene gargantuesche e simili, quando il sangue è tutto nello stomaco e non arriva al cervello. Beh, Last Message, novità presentata in Italia da Mancalamaro all’ultima Play, è proprio così, con una piccola aggiunta: l’idea è semplice ma geniale.
| Cos’è Last Message?
Un efferato crimine, un rapimento, è avvenuto in città. Il colpevole si nasconde tra una moltitudine di individui. Un gruppo di detective ha letteralmente i turni contati per scovarlo. Le loro uniche piste sono dei disegni mezzi cancellati che la vittima riesce miracolosamente ad inviare. Questo è Last Message!
Si tratta di un gioco a fazioni dove i giocatori sono divisi in due squadre, o forse sarebbe meglio dire che è un “tutti contro uno” perché una fazione sarà composta da detective e vittima, mentre l’altra fazione è composta da un solo individuo, il colpevole o criminale, come dir si voglia.
Il cuore di questo gioco di deduzione, ma anche di abilità, è il fatto che il giocatore che impersona la vittima non può parlare e dovrà dare tutti gli indizi necessari alla propria squadra disegnandoli o scrivendoli su dei fogli che fungono da lavagnette. Il criminale di certo non rimane inerme e, violando qualsiasi proverbio sulla permanenza della parola scritta, utilizzerà il tappino del suo pennarello cancellabile per eliminare indizi e complicare la vita ai detective. Come si diceva, idea semplice ma geniale!
Frutto degli stessi autori di Cat Café, Last Message è stato presentato da IELLO all’ultimo Spiel e verrà localizzato in Italia entro fine anno da Mancalamaro.
| Come funziona
Ecco il video delle regole:
Riassumendo:
- Last Message è un gioco a fazioni dove i giocatori si dividono 3 ruoli: un giocatore sarà la vittima, uno il criminale e i restanti giocatori saranno i detective. Vittima e detective appartengono alla stessa fazione e giocheranno contro il criminale.
- Vittima e criminale si siedono dallo stesso lato dello schermo separatore, mentre i detective si piazzano dal lato opposto. Il criminale sceglie un personaggio dalla carta scenario e ci piazza il segnalino trasparente sopra.
- Ad ogni turno la vittima ha un minuto di tempo per disegnare o scrivere i propri indizi sul foglio lavagna. Può disegnare e scrivere quello che vuole, ma non può eseguire scritte o disegni ripetuti sui vari quadranti del foglio. Terminato il tempo, passa il foglio al criminale che, a seconda del turno, cancellerà un certo numero di quadranti dal foglio lavagna.
- Il foglio lavagna viene passato ai detective, che lo aggiungono a eventuali fogli lavagna ricevuti nei turni precedenti, e dovranno cercare di indovinare il personaggio indicato dal criminale. Se ci riescono vincono la partita.
- Se non ci riescono si passa al turno successivo dove la vittima avrà altri 60 secondi per rappresentare gli indizi su un nuovo foglio lavagna. Potrà raffigurare anche disegni o scritte presenti nei fogli precedenti.
- Se dopo il quarto round i detective non indovinano il personaggio misterioso, il criminale vince la partita.
| Impressioni
Più che di materiali per Last Message dobbiamo parlare di grafica. Questo gioco, infatti, è per lo più composto da fogli, anche se comunque tutti di ottimo spessore. Forse il componente più critico sono i pennarelli, che però sono sostituibili con qualsiasi pennarello cancellabile acquistabile in cartoleria. La parte interessante di Last Message è il comparto grafico, cioè i 6 fogli ambientazione che sono semplicemente meravigliosi per colori, numero di dettagli e stili. Perché l’aspetto incredibile di Last Message è che la grafica è stata curata da due ottimi disegnatori, Vicent Dutrait (Robinson Crusoe, Atlantis Rising, Lewis & Clark, ecc.) e Stéphane Escapa (Slide Quest, Dr Eureka, ecc.), che sono riusciti a creare 6 illustrazioni in 6 stili diversi. Da incorniciare o farci dei puzzle.
Last Message è uno di quei giochi che conquista subito lo sguardo per il suo elevatissimo comparto grafico e l’uso dei colori. In pratica sa di essere bello e punta anche su quello, come Co-Mix, Mysterium e Seasons.
Regolamento ovviamente semplicissimo. Ho apprezzato molto le varianti di gioco, soprattutto l’idea di utilizzare oggetti invece di personaggi, cosa che rende il gioco decisamente più difficile: gli oggetti sono più uniformi e più piccoli da vedere. Comunque le varianti sono necessarie, nel mio gruppo di gioco già dopo la terza partita abbiamo sentito il bisogno di eliminare le scritte.
Diciamolo subito, non tutti i fogli ambientazione hanno lo stesso livello di difficoltà per i detective, così come alcuni personaggi sono più facili da far indovinare. Ma questo non importa! Lo scopo di Last Messagge non è quello di offrire sempre condizioni di gioco equilibrate, ma quello di farvi divertire spingendovi a trovare escamotage per rendere difficile la vita ai detective o per trasmettere più indizi possibili nonostante l’opera del criminale. Vi troverete quindi davanti anche il metagioco di cercare il personaggio impossibile o di trovare il disegno, o piazzare le scritte, per cui anche se cancelli 4 quadranti comunque si capisce qualcosa. Per contro, vittima e criminale sono i giocatori che si divertono di più!
Detto questo, Last Messagge è il classico uovo di Colombo, un’idea talmente semplice che sembra impossibile che nessuno ci abbia pensato prima, ma fa tanto ridere e divertire. Soprattutto per i commenti di fine partita in cui si parla del senso artistico della vittima e di cosa si poteva o non si poteva fare.
Concludo l’analisi delle meccaniche indicando che ho apprezzato tantissimo il fatto che vi sia tra i fogli ambientazione anche uno che si estende in verticale invece che in orizzontale, per dare un altro senso spaziale.
A livello di longevità, Last Message soffre un po’ del famoso effetto Dixit: se si gioca sempre con lo stesso gruppo si finisce per capirsi al volo. Speriamo nelle espansioni, ma non sono molto ottimista.
Come scalabilità dipende molto dal gruppo di detective, per quanto sia grande il tavolo, e l’immagine dell’ambientazione ingrandita, secondo me in più di 4 detective iniziano ad esserci problemi. Per quel che riguarda il numero minimo di giocatori, l’ho provato anche in 3 e, per quanto sia più divertente avere almeno 2 detective, il gioco comunque funziona.