Rune Stones – Recensione

| Impressioni

Regolamento in inglese basico, semplice e veloce, spiegato in sole 8 pagine e pieno di esempi. Una sola sfumatura è stata mal interpretata dal regolamento, cioè il fatto di poter scambiare due set di artefatti da entrambe le serie e prendere in un colpo solo due rune stones. All’inizio si scambiava una sola serie prendendo una runa per turno. Sono presenti molti effetti nel gioco per cui l’iconografia non sempre risultava immediata. Durante le prime 2/3 partite è stato necessario consultare spesso il regolamento, nulla di problematico una volta acquisita una maggiore padronanza del gioco.

Assente. Freddo, copritevi bene! Trattasi di un german dall’ambientazione curata solamente dall’aspetto grafico. Personalmente lo aprezzo così, me lo aspettavo, questo gioco mi ha attirato per l’estetica e le meccaniche, tuttavia i colori accesi riscaldano, ed in poco tempo vi sarete abituati, tanto da disfarvi della copertina e la sciarpa.

Rune Stones si presenta sul tavolo con un look curato e particolare, dalle classiche meccaniche da german, con un twist nel deckbuilding che non avevo mai visto. Ho trovato intrigante il fatto di dover scartare la carta più alta durante la fase delle abilità che porta il giocatore alla drammatica situazione della scelta fra le carte da tenere e quelle da salutare per sempre, o quasi. Le carte hanno molteplici funzioni, come quello di usare le loro abilità per acquisire le gemme, la prima valuta utile del gioco. Le gemme verranno convertite poi in artefatti da collezionare in due set distinti. Più sarà completo un set più saranno i punti potere ottenuti, insieme alle pietre runiche che vanno a sbloccare poteri permanenti e quindi aumentare lievemente il ritmo di gioco. Il tutto si ripete in questo cerchio di azioni semplici ma non scontate, piacevoli e senza essere troppo complesso, un peso medio-leggero da 2.5/5 se fossi su BGG.

L’aleatorietà c’è. Le carte, il dado, gli artefatti escono casualmente da una pila mescolata. Sarà il giocatore a gestire il caso attraverso l’uso delle carte nel miglior modo possibile, capire quando è meglio comprare nuove creature, utilizzare le abilità e gestire le risorse, per poi scaricare il tutto per salire lungo il tracciato dei punti.

Interazione indiretta per la maggiore. Le carte, gli artefatti e le rune sono li che ti aspettano, ma non è il tuo turno, e allora non puoi far altro che sperare che nessuno ti rubi ciò che desideri in quel momento, altrimenti dovrai trovare un altro modo per giocare, perchè ormai il tuo turno è arrivato…

Mi è piaciuto il fatto che non tutti i giocatori riescano ad ottenere lo stesso potere runico dato che le rune stones sono sempre di un numero inferiore rispetto ai partecipanti, e questo aggiunge un po’ di tensione in più in partita.

Come già citato, l’espansione nocturnal creatures aggiunge l’unico effetto diretto del ruba-gemma a tutti.

Buona. Dopo un pò di partite si potrebbe percepire la poca variazione degli effetti delle rune stones. Per fortuna ci viene incontro  la prima espansione con un pò di variazione. Inoltre, è gia stato finanziato con successo il kickstarter per la seconda espansione con 8 nuove rune stones ed un’altra plancia: il tracciato dei famigli. Essi portano bonus e punti sia durante che alla fine della partita. Di seguito il link per il late pledge, dove sarà possibile visionare e volendo, acquistare in un unico bundle tutto il gioco: Kickstarter Rune Stones Enchanted Forest expansion

| Conclusioni

Si si, tutto molto bello! Ma queste rune stones come sono? Succose, nonostante siano di pietra! Le rune magiche hanno poteri che vanno dall’aumento del potere d’acquisto di nuove carte (+2 punti magici), aumento del  limite di carte in mano (da 4 a 6), allo scambio di gemme per pezzi d’oro, doppio guadagno dal risultato del dado, punti potere maggiorati, scelta di un colore di una gemma che da quel momento diventerà sempre jolly, la possibilità di trasformare gli effetti “X/Y” in “X+Y”, il potere di giocare l’abilità di 3 carte anzichè 2 ma con lo svantaggio di scartarne due dal valore più alto.

Alcuni poteri potrebbero sembrare più forti di altri oppure più utili all’inizio o a fine partita. Nonostante questa sensazione sia stata percepita da qualche giocatore, le partite sono sempre finite con punteggi ravvicinati e colpi di scena con vittorie “per 1 punto!”. Il gioco mi sembra molto bilanciato, un altro indizio mi è arrivato notando come ogni giocatore sia riuscito ad arrivare a fine partita “viscini viscini” con strategie diverse, per esempio con la creazione sin dall’inizio di un motore per sfruttare il potere runico il prima possibile, oppure attraverso una minuziosa ottimizzazione delle mosse per ottenere il massimo da ogni azione e dagli effetti delle carte.

Rune Stones mi ricorda un pò Splendor in una versione più sofisticata dall’elegante connessione tra le meccaniche proposte. Una gara dallo sviluppo lineare che si ripete ciclicamente con priorità e startegie differenti dipendente dalla fase di gioco (early/mid/end game).  Le tempistiche di gioco danno il meglio in 3 giocatori che si attestano entro l’ora, ora e mezza. In 4 si raggiungono le 2 ore, un pò eccessive, ma possono diminuire con l’esperienza. Non avendolo provato in 2 giocatori, posso solo pensare che sia comunque godibile, sicuramente veloce; è possibile che si verifichi un lento scorrimento di nuove carte e artefatti.

A chi piace il modding, ho avuto l’impressione che questo titolo accolga apertamente le idee di giocatori fantasiosi che potrebbero cimentarsi nell’inventare house rules, in particolare creando nuove rune stones dagli effetti innovativi, mischiando a caso le rune nella plancia senza un ordine preciso ed altre malsanità da fanatici cultisti della Dea Madre.

Gioco promosso! La mia voglia di rigiocarlo è tanta, devo sperimentare nuove strategie e sfruttare il massimo del potere delle pietre runiche! Se il gioco vi ispira il mio consiglio è quello di provare prima di acquistare. Nota dolente per il prezzo di partenza di 45-50€ solo per il base, più 20€ a espansione. Sembra che il gioco sia stato studiato per essere ampliato con espansioni con l’intento di aumentare sempre più la rigiocabilità aggiungendo qualche piccola novità alla volta. I tempi di setup si attestano sui 5 minuti, c’è molto materiale da mischiare e posizionare, nulla di difficile ma da considerare. Inoltre, il tutto occupa molto spazio perchè la plancia comune è molto grande ed attorno ad esse dovranno starci le vostre plance giocatori.

Se siete fan di Rüdiger Dorn, creatore di Istanbul, titolo di maggior fortuna dell’autore, Rune Stones ne è un degno successore, anche se nella miriade di titoli in commercio, questo potrebbe non fare il successone, ma sicuramente mantenere un’attiva nicchia di giocatori!

Link Regolamento pdf (EN): Rune Stone Rules EN

Link BoardGameGeek: Rune Stones BGG

Artwork appagante e materiali curati

Costo elevato

Innovativa meccanica di deckbuilding

Occupa molto spazio sul tavolo

Ottimo bilanciamento del gioco

Iconografia non sempre di facile lettura

Elegante connessione tra le varie meccaniche

Alcune rune stones sembrano essere più potenti di altre

 

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