Crown of Emara – Recensione

di Davide “Canopus” | Crown of Emara

Titolo Crown of Emara
Autore Benjamin Schwer
Lingua versione provata Inglese / Tedesco
Editore versione provata Pegasus Spiele
Altri editori
Numero giocatori 2 / 4
Durata partita Da 45 a 75 minuti
Anno pubblicazione 2018
Altri titoli
Meccaniche Programmazione azioni, carte azioni, movimento su rondelle, trasformazione risorse, carte con abilità speciali
Dipendenza dalla lingua Pochissime parole sulle carte
Prezzo indicativo (in data recensione) Poco più di 35€

Rondelle! Basta la parola per mandare in sollucchero i giocatori german. Noi german adoriamo spostare le nostre pedine in cerchio (o percorsi chiusi) per fare azioni e raccogliere risorse. Si potrebbero scrivere trattati di psicologia su questa cosa, ne sanno qualcosa i bakers di Barrage. Cosa c’è di meglio della rondella? Ovviamente due rondelle! Ed è così che Crown of Emara di Schwer, autore di solito prolifico nei titoli per bambini, è stato presentato prima del suo debutto ad Essen 2019. Il gioco con le due rondelle. La faccio semplice, Cronwn of Emara è molto di più, è un eurogame di programmazione azioni avvincente e con tutti gli elementi che servono al posto giusto: carte evento ad inizio round, pianificazione strategica di lungo termine, risorse da gestire, azioni che si depotenziano man mano che si eseguono… e tutti quei termini noiosi e altisonanti che piacciono a noi recensori. Ma spesso quando si parla ci si concentra sugli aspetti più appariscenti, quindi per me Crown of Emara è rimasto il gioco delle due rondelle. Inspiegabilmente non localizzato e passato sotto silenzio per tutti questi mesi, ho deciso che è giunto il momento di parlarne. Quindi apriamo le consultazioni per il nuovo reggente del regno di Emara…

| Ambientazione

Il re di Emara, Theodorius, ha deciso di ritirarsi e godersi la pensione, ma dato che i suoi parenti hanno preferito dedicarsi ad attività futili come il game design invece di studiare economia e che le consultazioni lo stavano annoiando parecchio, eufemismo, decide di selezionare il suo successore con una sfida pratica. Quindi, il nobile che riuscirà a portare più cittadini nel suo regno e a dare loro un tetto sotto cui vivere, non sono graditi homeless o case sfitte, sarà proclamato il nuovo re di Emara, premiato con una stupenda e pacchianissima corona. Indovinate un po’ chi saranno i nobili sfidanti… si, proprio voi.

| Materiali

In una scatola di dimensioni contenute e con una copertina molto rilassante e zen, piena di uccellini, campi d’orati e montagne verdi, troviamo:

Crown of Emara - Elementi in legnoBeh, per prima cosa una certa sensazione di deja vu nel guardare i materiali in legno, sagomati e in tinta unita. I cittadini e i tessuti (che io ho ribattezzato “sacchi d’acqua” per la forma, il colore e perché si raccolgono dall’unico settore di tabellone che ha un fiume) non vi ricordano Marco Polo? Il legno non sembra saltato fuori da Agricola? E il grano non ha il retro gusto di At the Gates of Loyang? Sapete il perché? Perché sono proprio quelli. La Hans im Gluck, la Lookout Games e la Hall Games hanno concesso l’utilizzo di questi segnalini alla Pegasus, immagino per poter fare economie di scala. L’effetto generato da questo collage ha qualcosa di divertente e intrigante (per la serie “hey, questo salta fuori da questo”). Gli altri componenti in legno sono delle case, dalla sagoma piuttosto tipica, due consiglieri per giocatore, praticamente dei cittadini più alti, e la risorsa pietra, anche questa decisamente riconoscibile anche se sembrano sacchi di cemento.

Un’altra particolarità è che le plance, come molte delle carte presenti nel gioco, sono doppia faccia. Le plance si differenziano in:Crown of Emara - Plance

  • 8 plance triangolari tabellone che unite formando 2 quadrati di 4 spicchi ciascuno: la campagna, per le azioni di raccolta risorse, e la città, per le altre azioni. Un lato della plance è molto colorato e davvero bello da vedere, l’altro presenta colori decisamente più tenui in cui risaltano molto i simboli descrittivi delle azioni. Diciamo che è presente un lato allegro e uno german. Ogni plancia presenta uno spazio movimento sul vertice del triangolo e, in simboli, le azioni praticabili o le risorse guadagnabili.
  • Le plance giocatori, a seconda del lato, permettono di scegliere se giocare con un personaggio maschile o femminile, per puro gusto estetico. Ogni plancia presenta gli spazi dove piazzare le carte azione e degli schemi che esplicitano le conversioni delle risorse in punti vittoria, che siano punti casa o cittadino.
  • La plancia con il tracciato dei punti e la plancia dove piazzare le carte titolo nobiliare, che a seconda del lato offrono solo dei colori più in tono con la scelta del lato del tabellone.

Crown of Emara - CarteLe carte, in tutto 96 e formato mini euro, invece si dividono in:

  • Dotazioni dei giocatori: solita carta riassuntiva di aiuto al giocatore e 9 carte che descrivono le azioni in modo grafico. Queste ovviamente non sono bifacciali.
  • Carte evento, che variano le regole ad inizio turno, carte consulente, che offrono abilità speciali e punti se acquisite, e carte nobiltà, che danno punti vittoria. A seconda del lato offrono le poche scritte presenti nel gioco in inglese o in tedesco.

Terminano la dotazione gli elementi in cartoncino. Questi sono le risorse di secondo livello, ottenute dalla trasformazione delle risorse base (tessuto, pietra, legno e grano) in libri, pane, monete e sigilli (segnalini a forma di anelli). Sempre in cartoncino, oltre al segnalino primo giocatore a forma di statua tridimensionale, vi sono delle tessere favore, ossia delle mini quest che fanno guadagnare punti o risorse, e diverse tessere numerate, utilizzate come indicatori per le entità delle offerte necessarie per eseguire alcune azioni.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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