Escape the Dark Sector: in fuga dallo spazio profondo


di Alberto “Doc” | Escape the Dark Sector

La Themeborne torna su kickstarter con un nuovo prodotto che vuole replicare il successo avuto dal precedente Escape the Dark Castle. Per quanti hanno già apprezzato il primo capitolo della serie Escape the Dark, questa nuova avventura sarà sicuramente la benvenuta negli scaffali della propria ludoteca. Seguitemi e vediamo cosa propone di nuovo Escape the Dark Sector.

Come potete immaginare anche solo dalla copertina della scatola, abbandoniamo l’ambientazione medieval-fantasy di Dark Castle per immergerci in quella della fantascienza in cui gli autori ci portano a guidare un equipaggio assediato di una nave stellare sequestrata. I giocatori si ritrovano confinati nel blocco di detenzione di una vasta stazione spaziale. Usando una varietà di equipaggiamento avanzato e armi, si imbarcano in una missione disperata per ritrovare la loro nave e da li, la loro strada verso casa.

Per farlo i giocatori dovranno affrontare i vari capitoli di questa storia composta da un mazzo di tessere illustrate che mostreranno di volta in volta quale pericolo essi dovranno affrontare. In questo caso troveremo guardie Cyborg, replicatori difettosi, organismi alieni pronti a ucciderci e così via.
Per risolvere ogni capitolo i giocatori dovranno discutere e cooperare sulla miglior soluzione fornita da carte equipaggiamento e risultati di dadi. Scopo del gioco è avere ragione di tutti i capitoli della storia, sconfiggere il boss finale e mantenere tutti i personaggi vivi. Se anche solo uno muore la partita è persa.

Entrando nel merito del setup e del turno di gioco: Il mazzo storia viene composto pescando 4 tessere dai mazzi Atto 1, Atto 2 e Atto 3. Avremo così un mazzo di 12 tessere a cui verrà aggiunta quella iniziale da cui si parte e il boss finale in fondo.
Ogni giocatore sceglie un personaggio con i dadi ad esso associati e sceglie un impianto cibernetico che gli consentirà di avere una abilità speciale unica.
Si è così pronti a iniziare la partita.

Nel turno, i giocatori scelgono il personaggio che dovrà girare la tessera del capitolo e che sarà quindi in prima linea per affrontare i pericoli che si celano dietro. Quando sarà necessario scontrarsi con dei nemici, i giocatori dovranno formulare un piano d’attacco in cui potranno combinare attacchi a distanza e corpo a corpo. Come in Dark Castle, anche in questo caso gli avversari hanno una forza rappresentata da dadi neri, il cui ammontare è composto da un fisso più un valore variabile in base al numero di giocatori. I nemici vengono sconfitti quando tutti i loro dadi neri vengono rimossi dalla tessera capitolo. Il combattimento può per questo durare più turni prima di riuscire a superare la minaccia.
Se i giocatori completano il mazzo superando il boss finale tutti vivi, avranno vinto la partita.

Come avrete notato il gioco è molto simile al suo predecessore fantasy e differisce in particolare per queste quattro caratteristiche:
Storia divisa in tre atti: la suddivisione in tre blocchi crea delle sfide che via via si fanno sempre più difficili ma che possono rilasciare anche oggetti più potenti o in generale più oggetti. C’è quindi la sensazione di una lineare progressione del livello di scontro.
Combattimento a distanza. Necessario per l’ambientazione, il gioco si rinnova nel combattimento introducendo gli attacchi a distanza grazie all’uso di svariate armi con cui sarà possibile attivarlo.
Azioni tattiche di combattimento: avendo a che fare con personaggi altamente addestrati, viene ampliato il ventaglio di possibilità strategiche e quindi di azioni possibili nei turni di gioco. I personaggi potranno compiere cariche, mettersi in copertura, eseguire imboscate, medicare le ferite, ricaricare le armi e così via, dando così la possibilità di redigere un vero e proprio piano d’attacco da attuare a ogni combattimento.
Impianti cybernetici: come detto all’inizio questi conferiscono abilità uniche speciali ma la cosa non si ferma qui. Tali impianti possono essere interscambiati con gli altri giocatori e migliorati durante la partita grazie ad aggiornamenti o componenti che si troveranno nei vari capitoli.

In definitiva, Escape the Dark Sector ha tutta l’intenzione di far rivivere l’esperienza di gioco già nota con Dark Castle, ampliandola in molte delle sue parti. I giocatori a mio avviso avranno molto più su cui ragionare per individuare la strada migliore con cui superare i capitoli minimizzando rischi e spesa di oggetti\energie. Da estimatore della serie, sono molto curioso di provare anche questo titolo per capire se tutte le promesse qui sopra descritte saranno mantenute. Sicuramente lo sono già con la grafica retrò che replica lo stile incontrato in precedenza. Se siete sufficientemente incuriositi dalla cosa e volete approfondirla non mi resta che rimandarvi alla pagina kickstarter del progetto e augurarvi una buona lettura!

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