Creepy Falls | Recensione
| Impressioni
Creepy Falls presenta una grafica molto bella e decisamente poco horror, i colori non sono cupi e lo stile è fumettoso e simpatico, tipico di un gioco per famiglie. Il tabellone è decisamente il componente che colpisce di più e graficamente è pieno di particolari e dettagli: dalla foresta con le piramidi Maya al porto con un mostro marino raffigurato. La dotazione dei materiali da un lato colpisce, i gettoni sono talmente tanti che dovrei prendere ferie dal lavoro per contarli, dall’altro delude se si pensa che è presente una sola tessera di aiuto al giocatore che funge anche da segnalino primo giocatore.
Creepy Falls è decisamente un astratto, per quanto la scelta di utilizzare diverse tipologie di mostri per indicare le diverse tipologie di lavoratori sia molto efficace ed accattivante. Direi che già dalla copertina non pretende di essere un titolo horror che possa regalare sensazioni tipo Arkham Horror o A Touch of Evil. Anzi, le illustrazioni fanno pensare che il tema sia volutamente preso in modo grottesco ed ironico, basti anche pensare ai nomi di alcuni luoghi: la torrecupa, la foresta infesta e la palude putrida di mal’aria. Se questo vi suggerisce un titolo per famiglia, come vedremo di seguito questa impressione, a mio parere, è ingannevole. Il regolamento riporta giusto poche righe di ambientazione che quasi sembrano inserite per riempire lo spazio: perché dei potenti vampiri dovrebbero litigarsi il villaggio di Creepy Falls?
Per spiegare, le regole le spiega, ma qualche esempio in più sarebbe stato gradito. Il regolamento di Creepy Falls a mio parere è troppo spartano. Se lo leggete dall’inizio alla fine non avrete probabilmente grossi problemi, ma non facilità assolutamente la consultazione a spot. Per esempio, nelle prime partite mi veniva il dubbio su cosa significasse distruggere una pedina, le ore per trovare il paragrafo giusto.
Creepy Falls è assolutamente un titolo deterministico dove nulla è lasciato al caso. Unica eccezione un incantesimo che vi farà lanciare un dado e prendere una risorsa casuale dopo la fase mercato. Le meccaniche sono come un orologio svizzero, fluide ed eleganti. Di certo la meccanica di base è ben rodata, si tratta di un classico piazzamento lavoratori con calcolo delle maggioranze per determinare chi prende i benefici del luogo e che a prima vista sembra non offrire nulla di nuovo. Ma tra le tessere forma, le abilità e i limiti dei vari tipi di mostri e la possibilità di eseguire cattivissimi attacchi diretti agli avversari, si propone come un titolo particolare e per nulla banale, con una spinta in più. A livello di strategia, Creepy Falls permette pianificazioni sul lungo termine, possibilità di infastidire gli avversari e di elaborare contromisure o ripiegare su piani B. La strada per la vittoria presenta due aspetti essenziali: raccogliere risorse, e non a caso la maggior parte dei luoghi serve a far questo, e indebolire direttamente o indirettamente gli avversari. Per far questo sarà necessario potenziare il proprio esercito di mostri con nuovi acquisti ed evoluzioni ed acquisire incantesimi. In relazione agli incantesimi, forse le strategie basate su questi sono un po’ più remunerative delle altre, e se un giocatore inizia ad investire su questa strada conviene cercare di bloccarlo il prima possibile o diventa imprendibile. Rimane comunque interessante come gli incantesimi con il salire del livello diventino potentissimi e possano cambiare drasticamente il risultato della partita; si pensi all’incantesimo che fa valere due punti vittoria i gettoni sangue e un solo punto i gettoni anima per il giocatore che lo acquisisce, utile quando i tuoi avversari si massacrano a suon di lupi mannari e streghe. Come detto Creepy Falls permette modalità di attacco indiretto, bloccando un luogo o litigandosi le maggioranze, ma anche e soprattutto occasioni di attacco diretto, tra lupi mannari, streghe e l’azione bastardissima di Karloff 113 che elimina un Ghoul a tutti gli avversari. Questi aspetti rendono Creepy Falls un gioco potenzialmente molto aggressivo che, a mio parere, mal si adatta ad un pubblico per famiglie o neofiti, ma decisamente appetitoso per esperti e gamer scafati. Di sicuro far scorta di sangue e anime è essenziale dato che se non si riesce a pagare un costo di queste risorse si finisce per perdere preziosissime unità, infatti ci sono ben due luoghi sul tabellone che forniscono queste risorse. Detta così sembra che nel gioco sia possibile restare senza lavoratori, il regolamento non prevede questa eventualità e mi è sembrato che, anche se possibile sulla carta, per arrivare ad una simile situazione un giocatore debba impegnarsi a giocare malissimo e snaturare il gioco. Bella la possibilità di sacrificare un proprio Ghoul e eliminarne uno anche agli avversari, può sembrare un’azione inutile, ma in realtà la perdita di una unità è più pesante quando se ne possiedono poche e può essere un buon modo per ostacolare chi punta agli incantesimi, decisamente meno per chi accumula corpi o amuleti per acquisire unità più potenti. Altro aspetto che mi è piaciuto molto, e secondo me non da sottovalutare, è la forma nebbia che permette di bloccare un luogo, anche se c’è un incantesimo che rende immuni alla presenza del dado Van Helsing. Per quel che riguarda le tessere forma, magari alcune sono mediamente più utilizzate durante la partita; in particolare la forma umana e il predatore notturno che fanno guadagnare più risorse dai luoghi, o la bestia feroce che aumenta i vostri guadagni quando vendete risorse. Ma vi assicuro che anche le altre tessere, se scelte al momento giusto, fanno la differenza. Attenzione agli errori, in Creepy Falls 6 round possono essere molto pochi e non darvi il tempo di recuperare.
Ormai lo avrete capito, Creepy Falls può essere un gioco davvero tremendo per questo aspetto. L’interazione è elevatissima e se pensate di poter coltivare il vostro orticello giocandovela solo con l’interazione indiretta, state tranquilli che probabilmente i vostri avversari arriveranno baldanzosi per rubarvi gettoni. Inutile prendersela, se acquisterete dei lupi mannari o delle streghe il gioco vi obbligherà a giocarli e tanto vale massimizzare i danni anche se siete di indole docile e benevole, magari potete chiedere scusa con un mezzo sorriso sulla faccia. Non dico sia impossibile uno stile di gioco più “tranquillo” basato sull’accumulare risorse, penso solo che sia improbabile riuscire a perseguirlo perché il gioco vi invoglia ad acquistare almeno una strega o un lupo mannaro, e una volta che si anno unità simili si finisce per utilizzarle. Inoltre, l’informazione completa vi permetterà di tener d’occhio i vostri avversari cercando di prefigurarvi le loro strategie, anche se in 5 diventa piuttosto complicato.
Anche se Creepy Falls non prevede modifiche di setup tra una partita e la successiva, a parte le diverse configurazioni selezionabili di pedine e gettoni con cui iniziare, trovo che comunque non stanchi facilmente. La partita è molto dinamica e le possibilità sono decisamente molte. Buona longevità.
Creepy Falls rende il massimo in 3 e 4 giocatori, se siete maniaci del controllo forse è meglio in 3. In 5 è difficile tenere sotto controllo tutti gli avversari e si allungano i tempi morti, quindi lo sconsiglio. In 2 è presente una meccanica per cui ci sono dei Ghoul neutri sui luoghi del tabellone che parteciperanno alle maggioranze, vincendo in automatico gli spareggi, e se in numero maggiore di 3 si comporteranno come lupi mannari facendovi perdere gettoni anima. Potrete distruggerli utilizzando lupi mannari e streghe, ma saranno rimpinguati durante alcuni round. Questo sistema aggiunge una variabile in più del controllare i Ghoul neutri nei luoghi che vi interessano ed, eventualmente, essere disposti a perdere gettoni anima se vi interessano quei bonus. Una meccanica elegante, ma comunque un po’ pesante e preferisco giocarlo in 3 o 4 giocatori.
| Conclusioni
Per il mio gusto personale Creepy Falls è stato una rivelazione. Non parlo semplicemente di una questione grafica o della presenza dei mostri. Sono un giocatore german e adoro il determinismo che trovo in titoli come Barony. Inoltre le meccaniche sono fluide ed eleganti e offrono un ampio ventaglio di scelte strategiche, per cui il gioco non mi stanca. Confesso di non essere un patito dell’interazione diretta che ti può far eliminare pedine dal gioco. Ma in Creepy Falls non l’ho sentita molto, la percepisco più leggera, una sorta di “oggi a me e domani (ossia tra 5 secondi) a te”. Paradossalmente ho trovato più pesante il tenere a bada i giocatori che tendono ad acquisire incantesimi come fossero caramelle, anche se più di una volta pure io ho perseguito questa strategia, e anche in questo caso la possibilità di provare mix di incantesimi diversi è stata molto interessante. Non lo trovo assolutamente un titolo per famiglia, proprio per la “cattiveria” insita nel gioco, anzi, lo consiglio tranquillamente a giocatori scafati. Attenzione alla paralisi d’analisi, il gioco potrebbe incentivarla.