Gobi | Recensione

di Davide “Canopus” | Gobi

Titolo Gobi
Autore Shaun Graham, Scott Huntington
Lingua versione provata Inglese, Francese
Editore versione provata Capsicum Games
Altri editori
Numero giocatori 2 / 4
Durata partita 40 minuti
Anno pubblicazione 2018
Altri titoli
Meccaniche Piazzamento tessere, costruzione percorsi, filler
Dipendenza dalla lingua Nessun testo presente negli elementi di gioco
Prezzo indicativo (in data recensione) Più o meno 25 euro

Sarà un po’ per la mia passione per la geografia e i luoghi inesplorati, sarà un po’ per la voglia di un filler che si discosti dalla media, ma all’ultimo Spiel non sono riuscito a fare a meno di buttarmi su Gobi. Per chi non lo sapesse, il deserto del Gobi è il più grande deserto dell’Asia, situato tra Cina e Mongolia, e ha la particolarità di essere per la maggior parte un deserto di pietra e non sabbioso. Nel gioco non troverete nulla di tutto questo purtroppo, le tessere hanno pure un bel sfondo color sabbia alla faccia del deserto roccioso, ma non si può pretendere troppa aderenza all’ambientazione da un filler (ma ne siamo proprio sicuri?), almeno come meccaniche non delude. Gobi è un titolo di piazzamento tessere dove cercherete di riconnettere tra loro le tribù disperse nel deserto in seguito da una tempesta di sabbia. Titolo della casa editrice Capsicum, cha ha avuto modo di farsi conoscere con Noxford e Fleet Commander. Ma ora prepariamoci ad attraversare il deserto del Gobi…

| Ambientazione

Il regolamento si apre con una piccola “intervista” a Gobi che ci dice le seguenti parole: “Mi chiamo Gobi. Sono il deserto più grande e più arido dell’Asia. Di solito, sono tranquillo, ma ieri mi sono arrabbiato. Ieri c’è stata una grande tempesta e le tribù si sono sparpagliate in lungo e in largo”. Consiglierei al simpatico deserto di passare al decaffeinato dato i risultati delle sue arrabbiature. Comunque vestirete i panni di capi di caravan intenti ad aiutare i nomadi delle varie tribù a ricongiungersi tra loro a suon di cammelli.

| Materiali

In una scatola di piccole dimensioni troverete:

  • Gobi - Componenti40 tessere deserto quadrate e in cartoncino con raffigurati capanne e nomi delle varie tribù, 5 in tutto ed ognuna contraddistinta da un colore. Come già detto sfondo color sabbia.
  • 40 cammelli (si, proprio quelli con due gobbe) di legno, 10 per colore giocatore tra bianco, nero, giallo e blu.
  • 40 tessere in cartoncino rettangolari e sviluppate in verticale che rappresentano le ricompense che otterrete quando congiungerete due nomadi della stessa tribù. Le tessere sono divise in 3 categorie: caffè in giallo, doni in rosso e benedizioni in blu. Ogni tessera, dall’altro verso il basso, riporta i punti vittoria che fornisce, un disegno evocativo del bene (le benedizioni hanno tutte lo stesso amuleto) ed eventuale effetto o condizione necessaria per acquisirne i punti, sempre in forma grafica.

| Setup e regolamento

Gobi - Set upIl setup è decisamente veloce, poco meno di 5 minuti. Vi troverete a piazzare 4 tessere a quadrato sul tavolo, facendo attenzione che non vi siano due tessere con la stessa tribù adiacenti su un lato, e dividere le restanti tessere tra tutti i giocatori che le terranno in una pila coperta. Si dispone una pila di tessere ricompensa caffè, poi si dividono le restanti tessere ricompensa in 4 pile, eliminandone 6 in modo casuale da rimettere nella scatola. Infine, ogni giocatore prende i cammelli del proprio colore.

Le regole sono davvero tanto semplici e spiegabili in poco più di 2 minuti con qualche esempio. La parte che toglie più tempo sono gli effetti delle tessere ricompensa che hanno una simbologia non molto chiara, però si possono spiegare man mano che si gioca e saltano fuori nuovi simboli. Il manuale è contenuto e piuttosto chiaro con la spiegazione dettagliata di tutti gli effetti.

| Come funziona

Gobi si snoda in turni sequenziali ed individuali finché tutti i giocatori non avranno terminato le loro pile di tessere deserto. Al suo turno il giocatore scopre una tessera e decide se piazzarla o scartarla. Se è per il piazzarla dovrà metterla in una posizione tale per cui sarà adiacente per un lato ad una tessera già in tavola me non con la stessa tribù, fatto questo piazza un suo cammello in ogni tessera adiacente in verticale e orizzontale. Possono esserci ovviamente più cammelli per tessera, anche dello stesso colore. Altrimenti si può decidere di scartare la tessera, questa varrà un punto negativo a fine partita ma consentirà di piazzare un cammello in qualsiasi tessera presente sul tavolo.

Gobi - Esempio partita 2Terminato il piazzamento si controlla se si sono connesse due tribù uguali. Due tessere sono connesse se è presente un percorso di tessere adiacenti ortogonalmente tra loro con sopra un cammello del colore del giocatore, estremi del percorso, cioè le tribù connesse, inclusi. Sono ovviamente permesse curve durante la connessione. Se si verifica una connessione il giocatore sceglie una tessera ricompensa, il caffè può essere scelto solo se il percorso è uguale o maggiore di 5 tessere, e riprende i cammelli alle estremità del percorso. Aspetto molto strategico è che è possibile eseguire connessioni multiple.

Riguardo le tessere ricompensa ve ne sono di 3 tipologie:

  • Caffè: fornisce esclusivamente 7 punti vittoria;
  • Doni: forniscono 2 o 3 punti vittoria e un beneficio utilizzabile una sola volta per partita, per esempio la possibilità di muovere cammelli già piazzati o eseguire connessioni considerando anche le adiacenze diagonali;
  • Benedizioni: presentano una condizione da soddisfare a fine partita, come, per esempio, non avere tessere scartate o almeno due cammelli in tessere presenti lungo il bordo del “tabellone”. Se la condizione è soddisfatta si guadagnano 4 o 5 punti vittoria, altrimenti uno solo.

A fine partita ovviamente vince chi ha più punti, in caso di pareggio non c’è scritto nulla quindi immagino che ve la beccate e condividerete con odio la vittoria.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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