CLASSIFICA 2017 degli autori italiani di giochi da tavolo
di Daniele “Ditadinchiostro” Ursini
Ci fu un tempo in cui ad incontrare un autore di giochi da tavolo ti tremava il fazzoletto in tasca e dovevi far perno su tutto l’autocontrollo di cui disponevi per evitare di estrarre quel drappo di stoffa con occhi brillanti: “Me lo firmeresti? Non hai la penna? Fa niente, asciugatici il sudore, così avrò qualcosa di più prezioso di una firma”.
Seguì un tempo in cui ad incontrare un autore di giochi ti balenavano in mente immagini di film di zombi e vedevi te stesso scappare da una moltitudine indistinta di esseri esaltati che, arrancando sotto il peso delle loro scatole, cercavano di raggiungerti e avvilupparti con le proprie regole.
Ora sta per giungere il tempo in cui un autore di giochi da tavolo non sarà più uguale a un altro. Un tempo in cui le orde diventeranno più umili ed i fazzoletti si calmeranno stretti nelle tasche, perché solo una manciata di autori avranno il potere di farsi bramare senza dover rincorrere alcuno.
Una Classifica per domarli, una Classifica per trovarli, una Classifica per ghermirli e nell’arte incatenarli.
Le classifiche sono il nemico, soprattutto per i classificati. L’odio per le classifiche deve essere atavico considerando quanto è diffuso, radicato negli anfratti più oscuri del nostro inconscio; eppure, al medesimo tempo, le classifiche hanno qualcosa di irresistibile, un potere di seduzione contro cui siamo disarmati. Lo sguardo indugia su quei nomi più volte, su e giù, intanto la mente corre per pensieri paralleli: quello che è stato, quello che dovrebbe essere, quello che sarà. Una classifica mette ordine sullo scaffale, rende tutto più pulito, lasciando vuoti spesso dolorosi e scoprendo imperfezioni dove prima v’era un confortevole caos. Ad ogni modo, ovunque ci siano giudizi c’è una classifica, ancor prima che questa venga estratta e pubblicata. Ognuno è un numero, ci si può nascondere tra 1 e 10.000.000.000 di persone, oppure fare un passo sotto i riflettori, di qualunque dimensioni essi siano, e passare alla scala da 0 a 10. È l’unicità degli individui a rendere importanti, a volte persino necessarie, le classifiche. L’unicità degli individui e, di conseguenza, l’unicità delle loro scelte e dei loro lavori.
Le classifiche sono parziali. Vero. Il punto di vista di chi imposta l’algoritmo alla base di una classifica è essenziale; non che possa del tutto mistificare la realtà, ma l’angolazione da cui si sceglie di guardare può determinare differenze escheriane. Eppure una classifica è sempre giusta. Una volta preso atto del punto esatto da cui guardare, sarà lo stesso per tutti, senza possibilità di diverse interpretazioni. Piantati forte i piedi, con il busto eretto, si sporgerà lo sguardo di fronte a sé per osservare i risultati dell’incantesimo prodotto.
Questa classifica si basa su dati estrapolati da Boardgamegeek, pertanto risulterà probabilmente ingenerosa verso alcune categorie di autori il cui pubblico non è avvezzo alle votazioni digitali, come, per esempio, i designer di giochi per bambini. Dai dati estratti sono stati creati due indici chiamati Gradimento e Prodiffusione, i quali, opportunamente combinati tra loro, producono il Totale di ogni Game Designer; valore attorno al quale sono ordinate le posizioni. L’indice di Gradimento è sviluppato a partire dal voto medio dei giochi, l’indice di Prodiffusione considera invece sia la diffusione dei titoli basata sul numero di votanti, che la produttività degli autori. La classifica prende in considerazione un arco di tempo di 12 anni, da gennaio 2006 a dicembre 2017; per ottenere una posizione valida è necessario avere almeno 2 giochi pubblicati con almeno 20 voti su BGG in questo lasso di tempo. Sono stati inclusi soltanto gli autori italiani entro le prime 50 posizioni e, coloro i quali negli anni in questione hanno prodotto solo giochi insieme, in veste di coautori, sono da considerare a pari merito nella stessa posizione.
Specificare i parametri alla base di un lavoro di questo tipo è d’obbligo, ma ingessa la comunicazione dietro una difensiva cortina di fumo e la cosa mi disturba, perciò limito questa parte al minimo indispensabile e lascio la parola alla CLASSIFICA 2017 DEGLI AUTORI ITALIANI DI GIOCHI DA TAVOLO.
POSIZIONE | AUTORE | GRADIMENTO | PRODIFFUSIONE | TOTALE |
1 | Simone Luciani | 57,296 | 34,117 | 106,838 |
2 | Daniele Tascini | 57,943 | 26,531 | 90,462 |
3 | Paolo Mori | 41,393 | 24,984 | 62,063 |
4 | Andrea Chiarvesio | 45,940 | 21,072 | 61,692 |
5 | Marco Maggi / Francesco Nepitello | 55,011 | 13,448 | 57,097 |
6 | Virginio Gigli | 49,181 | 14,113 | 52,354 |
7 | Roberto Di Meglio | 54,839 | 10,866 | 51,254 |
8 | Luca Iennaco | 46,629 | 14,513 | 50,383 |
9 | Gianluca Santopietro | 46,729 | 9,765 | 41,617 |
10 | Flaminia Brasini | 46,119 | 9,525 | 40,631 |
11 | Gabriele Mari | 48,563 | 8,339 | 40,481 |
12 | Lorenzo Silva | 40,951 | 11,639 | 39,540 |
13 | Stefano Luperto / Antonio Tinto | 41,970 | 7,546 | 33,653 |
14 | Lorenzo Tucci Sorrentino | 38,506 | 8,473 | 32,304 |
15 | Simone Romano / Nunzio Surace | 57,273 | 1,601 | 32,303 |
16 | Hjalmar Hach | 48,255 | 3,671 | 31,213 |
17 | Marco Canetta / Stefania Niccolini | 48,907 | 3,445 | 31,193 |
18 | Pierluca Zizzi | 41,525 | 6,104 | 30,901 |
19 | Stefano Castelli | 43,473 | 5,015 | 30,457 |
20 | Andrea Crespi | 43,523 | 4,853 | 30,211 |
21 | Andrea Angiolino | 43,902 | 3,756 | 28,547 |
22 | Emiliano Sciarra | 37,665 | 6,149 | 28,096 |
23 | Carlo Amaddeo | 53,819 | 0,105 | 27,136 |
24 | Luigi Ferrini | 47,880 | 1,313 | 26,455 |
25 | Mario Papini | 44,022 | 1,491 | 24,636 |
26 | Emanuele Ornella | 34,007 | 5,135 | 23,988 |
27 | Paolo Parente | 46,310 | 0,441 | 23,973 |
28 | Stefano Groppi | 43,390 | 1,100 | 23,605 |
29 | Luca Ricci | 45,701 | 0,405 | 23,591 |
30 | Marco Pranzo | 37,800 | 2,117 | 22,100 |
31 | Andrea Mainini | 38,948 | 1,439 | 21,717 |
32 | Leo Colovini | 27,880 | 6,858 | 21,587 |
33 | Thomas Mazzantini / Samuele Sai | 41,649 | 0,136 | 21,051 |
34 | Carlo A. Rossi | 30,481 | 4,208 | 20,371 |
35 | Carlo Lavezzi | 35,961 | 1,537 | 20,191 |
36 | Emiliano Venturini | 39,752 | 0,173 | 20,152 |
37 | Christian Giove | 36,569 | 0,244 | 18,641 |
38 | Martino Chiacchiera | 32,537 | 1,108 | 17,710 |
39 | Silvano Sorrentino | 32,585 | 0,898 | 17,463 |
40 | Marco Valtriani | 31,609 | 1,281 | 17,424 |
41 | Matteo Santus | 31,236 | 1,270 | 17,205 |
42 | Francesco Giovo | 33,125 | 0,405 | 17,099 |
43 | Alessandro Zucchini | 28,359 | 2,100 | 16,562 |
44 | Spartaco Albertarelli | 29,198 | 1,677 | 16,558 |
45 | Michele Mura | 29,286 | 0,973 | 15,783 |
46 | Walter Obert | 23,232 | 4,231 | 15,548 |
47 | Marco Pozzi | 29,927 | 0,346 | 15,377 |
48 | Francesco Berardi | 29,269 | 0,302 | 14,987 |
49 | Michele Quondam | 27,425 | 1,077 | 14,894 |
50 | Luca Bellini | 27,013 | 0,737 | 14,303 |
Potrei aver dimenticato qualcuno il cui curriculum meriti un posto tra i primi 50, nel qual caso mi scuso chiedendo ai lettori di segnalarmelo, in modo da ampliare la base dati e rendere la futura Classifica 2018 ancora più completa. Nel frattempo continuerò a lavorare al progetto “Classifiche”, perché i numeri hanno ancora molto da evidenziare e credo che questo strumento possa rivestire un ruolo interessante nell’universo in espansione dei giochi da tavolo.