Warpgate: alla conquista della galassia
di Alberto “Doc”
Nonostante abbia perso l’impulsivo entusiasmo per i progetti che scelgono la strada di Kickstarter, mi piace spulciare fra le nuove idee per vedere quantomeno quelle che hanno raggiunto il traguardo e che vedranno la luce. E visto che l’ambientazione fantascientifica è pane per i miei denti, mi sono fermato a curiosare sulla pagina di Warpgate, promosso dalla Wolff Designa, in cui diverse razze aliene si sfidano per la supremazia sull’intera galassia. Come? scopriamolo insieme.
Il regolamento non spreca molte parole sull’ambientazione che viene ridotta al ritrovamento da parte della vostra razza di un oggetto alieno che, una volta recuperato, apre un tunnel spaziale che vi porta in un nuovo e ignoto punto della galassia… da dove voi prendete il controllo della missione.
Scopo del gioco è quello di realizzare più punti vittoria degli avversari attraverso quattro vie principali ovvero, completando le missioni (disponibili ottenendo carte pianeta), ricercando nuove tecnologie, completando rotte commerciali e ottenendo punti gloria dagli scontri in battaglia.
Nella fase di setup viene predisposta la plancia rappresentante le varie zone dello spazio disponibili e i tunnel spaziali di partenza. Ogni giocatore riceve la sua plancia personale, le carte azione e combattimento, il drone di ricerca, i segnalini dominio, le astronavi nel proprio colore e una carta pianeta. Determinato il punto di partenza di ogni fazione si è pronti a iniziare la partita.
Warpgate si gioca in una serie di round divisi in 4 turni ognuno. Al proprio turno un giocatore deve giocare una carta azione. Quando tutti i giocatori hanno giocato per 4 volte una carta azione, il round finisce. Ogni volta che viene giocata una carta azione, questa viene posta sulla propria plancia di gioco, posizionando le carte in ordine da sinistra a destra in uno degli appositi spazi che contengono un valore da 1 a 4. Questo indica l’effetto moltiplicatore che l’azione giocata subirà. Quindi sarà necessario valutare quale azione utilizzare con un basso moltiplicatore e quale invece con un valore maggiore (mi muovo di meno e produco di più? faccio ricerca o controllo più settori? etc..).
Ogni carta è divisa in due blocchi, uno superiore e uno inferiore che mostrano due possibili azioni fra cui scegliere. Le azioni che possiamo trovare sulle carte sono Muovere, Attaccare, Controllare (con cui piazzare avamposti nelle zone dove sono presenti le proprie navi o traformarli in colonie con cui ottenere nuove carte pianeta), Ricercare (utilizzando il drone per conseguire una delle carte tecnologia disponibili), Rinforzare (per ottenere nuove navi da piazzare sul proprio punto di uscita del tunnel spaziale), Commerciare (con cui creare rotte cmmerciali collegandole tramite i segnalini merce) ed infine Pescare (dove posizionando una carta sulla plancia a faccia in giù se ne pecano tante quante indicate dal numero del moltiplicatore).
Gli attacchi sono risolti tramite il mazzo di carte combattimento che come per la plancia hanno dei moltiplicatori da applicare al numero di navi in battaglia, chi ha il valore più alto una volta scoperte le carte vince lo scontro. I punti gloria sono conseguiti in battaglia quando viene giocata l’apposita carta combattimento che li reclama. Si possono ottenere anche se lo scontro è perso.
La partita ha termine quando il mazzo tecnologia o quello pianeti o i segnalini merce sono esauriti oppure quando uno dei giocatori ha piazzato tutti i propri segnalini controllo.
A questo punto si contano i punti vittoria ottenuti per le missioni, le tecnologie, le rotte commerciali e per i punti gloria cosi da determinare il vincitore.
La bozza di regolamento che ho letto mostra Warpgate come un titolo dal turno di gioco semplice ma con un bel ventaglio di scelte da fare non solo in termini di varietà ma anche di potenza. I moltiplicatori infatti sono una bella trovata con cui aggiungere una variabile che si spalma trasversalmente su tutte le altre azioni. Nonostante non pretenda di essere un gioco spaziale a tutto tondo, tocca in ogni caso i punti cardine che sono poi rappresentati dalle quattro vie con cui poter vincere la partita. la parte più astratta e lontana dal contesto rimane per me la fase di combattimento dove ci riduciamo a svolgere delle moltiplicazioni ma rimane quantomeno la suspance di scoprire quali carte siano state giocate nella fase di rivelazione. In definitiva un gioco compatto senza pretese di grandezza ma che secondo me potrà regalare una piacevole ora di gioco. Ovviamente il tutto da confermare con una prova al tavolo. Nuovamente vi lascio con il link alla bozza di regolamento per i vostri personali approfondimenti e alla pagina Kickstarter dedicata. Buona lettura!