Assault of the Giants: una nuova trasposizione dal mondo D&D
di Alberto “Doc”
Nel mio girovare nel web, quando incontro nuove uscite a carattere fantasy è per me obbligatorio fermarmi a curiosare. Ed eccomi così davanti alla pagina di Assault of the Giants, una delle ultime fatiche targata WizKids. Si tratta di un titolo che come visto con diversi loro prodotti già sul mercato, prende a piene mani da una delle avventure del mondo di Dungeons & Dragons trasponendola da gioco di ruolo a gioco da tavolo. In questo caso stiamo parlando della recente Storm King’s Thunder realizzata per D&D quinta edizione. Il risultato è un gioco da 3 a 6 giocatori, ognuno dei quali si mette alla guida di una fazione di giganti per cercare di raggiungere il proprio personale obiettivo e portare così a casa la vittoria per il proprio clan. Vediamo meglio come.
Innanzitutto per chi avesse avuto il dubbio, no, non stiamo parlando de “l’Attacco dei Giganti”, famosa e recente serie anime trasmessa anche sul piccolo schermo. Assault of the Giants condivide solo le stazze ma per il resto si tratta di due storie molto diverse.
Scopo del gioco in questo titolo è racimolare il maggior numero di punti vittoria a fine partita. Punti che si conseguono sconfiggendo i giganti avversari e risolvendo carte evento.
Il turno di gioco si sviluppa attraverso due fasi principali ovvero:
Rivendicare una carta evento: in questa fase si risolve una delle carte evento presenti nella riserva comune oppure la prima del proprio mazzo eventi. Se ne pagano i relativi costi, se ne ottengono i benefici (leggi punti vittoria) e la si aggiunge alla propria riserva.
Giocare una carta comando: tramite la quale eseguire una delle diverse azioni che permettono le carte comando ovvero: movimento (declinato in varie maniere a seconda della situazione da cui si parte o a cui si arriva); negoziare\saccheggiare (consente di recuperare carte risorsa); commerciare (consente di scambiare risorse con la riserva o con gli avversari); reclutare (per ottenere nuove unità); Leader (per attivare le capacità del leader o per rimetterlo in gioco); Magia (con cui pescare nuove carte magia); riposare (con cui recuperare punti vita e carte comando); ed infine attaccare. Per quest’ultima azione spenderò alcune parole visto che è fondamentale per conseguire la vittoria. Gli attacchi si effettuano fra regioni adiacenti e quando ne viene dichiarato uno si inizia una sequenza di attività da svolgere per la risoluzione dello scontro. Una volta determinato attaccante e difensore, si risolvono innanzitutto le carte magia. A seguire si fa il totale dei valori di attacco dipendenti da una corposa varietà variabili come le carte attacco, Leader, magia ed altri elementi come gli arcani i blocchi e i colpi imparabili. Si determinano poi le perdite su entrambi i fronti. Le unità sconfitte garantiranno punti vittoria sia all’attaccante che al difensore.
La partita ha termine quando la seconda riserva di punti vittoria è esaurita. Si fa poi la conta dei punti conseguiti da ogni fazione e si determina il vincitore.
Assault of the Giants è un gioco in cui lo scontro è chiaramente incoraggiato. Lo si capisce da come vengono assegnati i punti durante una fase di attacco. Non è quindi un titolo per chi crede di potersi coltivare il proprio orticello in santa pace risolvendo solo carte evento. Punta inoltre a un turno di gioco piuttosto semplice da apprendere ma in cui abbiamo una varietà e molteplicità di carte che lo rendono tutt’altro che piatto. L’impressione è che le strategie (anche se forse è meglio parlare di tattiche) per conseguire punti siano parecchie. Mi rimane il dubbio sulla sequenza di combattimento e sul fare la conta dei punti combattimento che potrebbe essere forse macchinosa\noiosa. Ma questo lo si può capire solo in partita. Questo prodotto infine sembra un buon card-driven per chi non è allergico all’interazione e agli scontri diretti. Da capire oltre a quanto sopra se potrà essere sufficientemente diverso e originale rispetto ad altri titoli del genere già sul mercato. Non ci resta che provarlo quando ce ne sarà occasione.