Kiwetin, non si muove foglia che il dado non voglia
di Daniel “Renberche”
Le foglie, si sa, sono tra le cose più ovvie e più comuni al vedere. E forse l’abitudine ci ha fatto nascondere la meraviglia che rappresentano e la vita che simboleggiano, dalla nascita alla maturazione dove sono verdi e rigogliose, fino alla triste e malinconica caduta, dopo essere diventate raggrinzite e gialle. Chissà però se osservandole più da vicino non si possa vedere qualcosa che le sostenga, degli spiritelli magari, intenti in una gara per portare la foglia più lontana possibile, verso un fiore sacro. Buona lettura!
In questa settimana ricca di articoli relativi a Kickstarter mi è saltato all’occhio Kiwetin, proprio mentre la campagna di finanziamento si sta concludendo con ottimi risultati. Il gioco è realizzato da Thomas Filippi e Gary Paitre, prodotto dalla Flyos Games. È un gioco molto semplice di base, dove l’obiettivo sarà quello di arrivare primi alla fine di un percorso grazie all’aiuto del vento e soprattutto del dado.
Numero di giocatori: 2 – 6
Durata: 5 – 20 minuti
Link al kickstarter: click
Link al regolamento: click
Setup & Materiali
Se si gioca in più di tre giocatori, vanno messe sulle pedine doppie (sono sei in totale ma tre diverse, Ki, We e Tin) delle basette colorate per distinguerle, il tabellone col percorso va posizionato al centro del tavolo, con vicini i dadi, e sopra si mettono casualmente le tessere che rappresentano eventi che si verificano quando vengono attivate. Infine ogni giocatore pesca tre carte dal mazzo e le tiene coperte, e si può iniziare.
Il Gioco
Il turno di gioco di un giocatore è molto semplice e consiste nel:
- Tirare il dado del movimento e spostare la propria pedina di tanti spazi quanto sono il tiro di dado sommato al valore del proprio spirito (1, 2 o 3).
- Applicare l’eventuale effetto della tessera posta sopra.
- Verificare se si può restare nello spazio raggiunto, semplicemente tirando due dadi e verificando che uno dei due ottenga un valore superiore al valore del proprio spirito, considerando che se va male si ritorna indietro proprio di quel numero di passi. Un passo in avanti o indietro bonus può verificarsi in caso di duplice successo/fallimento.
In ogni momento un giocatore può giocare le carte ottenute ad inizio gioco, applicando gli effetti riportati, mentre la partita finisce nel momento in cui un partecipante raggiunge l’ultima casella.
Considerazioni
Questo è, non propriamente in sintesi, Kiwetin, un gioco dalla grafica molto curata, con dei bei materiali ma davvero con poca sostanza. Può essere visto con un filler per neofiti ma veramente non c’è molto da fare, se non scegliere quale personaggio usare per avere più o meno probabilità di avanzamento, e giocare le carte al momento giusto, poi per il resto si tirano dadi e si muovono le pedine. Peccato perché con poco si poteva realizzare un prodotto maggiormente interessante, per quanto gli autori siano felici lo stesso del risultato ottenuto.