Khan of Khans: ovvero Knizia incontra Glorantha
di Alberto “Doc” Khan of Khans
Ebbene si, anche “il professore” alla fine atterra sulla piattaforma Kickstarter con un suo nuovo progetto rivolto all’intrattenimento dei più piccoli e delle famiglie. Reiner Knizia infatti ha dato il via da pochi giorni a una campagna di raccolta fondi con cui poter finanziare e produrre Khan of Khans, titolo che uscirà (ipoteticamente) entro la prossima estate sotto l’emblema di Chaosium. E indovinate? Si, ovviamente è già ampiamente finanziato… e a questo punto mi sembra doveroso approfondire la questione.
Partiamo dall’ambientazione: Glorantha! Per chi non la conoscesse si tratta di una ambientazione specifica per il gioco di ruolo Runequest, che lo scorso anno ha visto una sua riedizione di ben 800 pagine in due tomi illustrati davvero di gran pregio. Ma non temete non sarà necessario conoscere i due volumi per poter giocare, al più per chi sa già di cosa parliamo, apprezzerà i vaghi riferimenti presenti.
Eccoci quindi nelle vesti di Khan, nobili guerrieri a capo di importanti tribù delle pianure di Prax, pronti a fronteggiarci l’un l’altro per raggruppare la più grande mandria di animali da cavalcatura. E noi stessi saremo a cavallo di una creatura che ci conferirà poteri speciali con cui cercare di raggiungere il nostro scopo.
I giocatori a inizio partita scelgono uno dei Khan e prendono le relative tessere Recinto il cui numero varia in funzione dei partecipanti.
Poi al proprio turno ognuno si dedica al saccheggio di una delle dieci possibili pile di tessere da cui attingere. Ogni pila contiene un diverso tipo di tessere con più o meno capi di bestiame a cui si mescolano carte con effetti speciali: quest’ultime generano effetti che spesso determinano la perdita di parte della mandria). In alternativa il giocatore può decidere di recintare il bestiame fin li catturato. Tutti i capi all’interno del recinto sono considerati sicuri e non più sottraibili (salvo effetti particolari che si possono presentare durante la partita). Ma il recinto può essere aperto solo un’unica volta durante tutto il gioco. I capi rimasti fuori dal recinto concorrono comunque al punteggio finale benché rimangano a rischio di fughe, di incantesimi nemici e di altri effetti fino alla fine della partita. Visto che ogni giocatore ha un numero limitato di tessere recinto, è indispensabile determinare il momento giusto in cui effettuare la recinzione. Alla fine viene proclamato vincitore (o meglio Khan of Khans!) chi ovviamente avrà radunato la mandria più numerosa.
In definitiva Khan of Khans si presenta come un gioco semplice, che porta la firma di un autore rinomato, che veste una grafica accattivante e che si poggia su una altrettanto accattivante ambientazione. Non dico che era un centro sicuro, ma non era difficile prevedere che avrebbe avuto il suo successo, senza contare il prezzo che è più che abbordabile e si riduce per acquisti multipli. In sostanza il professore ha fatto il suo ingresso su Kickstarter in grande stile e nonostante si tratti a conti fatti di un giochino, è chiaro che non ha lasciato nulla al caso. Ma da un matematico come lui, non mi aspettavo nulla di diverso. Per tutti i dettagli, vi rimando alla pagina Kickstarter dedicata. Ora sono solo combattuto su quante scatole prendere… ma si All In!