Brasil: nel 18esimo secolo fra oro nero e metalli preziosi
di Alberto “Doc” Brasil
Nuno Bizarro Sentieiro è un autore che negli ultimi anni ha realizzato diversi interessanti prodotti, molti di questi legati alla casa editrice What’s your game? con la quale ha portato alla luce titoli come Madeira e Nippon e con la quale speravo avrei potuto vedere alla scorsa Essen anche la sua ultima fatica, Brasil. Purtroppo l’uscità è stata rimandata e dovremo aspettare il 2017 per averlo fra le mani. Nel frattempo però cerchiamo di capire se è un titolo che farà per noi, curiosando su quanto ho trovato nel web in merito.
Nonostante il nome di questo titolo possa ricordarci il carnevale carioca, Brasil ci parla di ben altro rispetto a carri allegorici e danzatrici che ci ballano sopra. Siamo, infatti, nel diciottesimo secolo, periodo in cui la lavorazione dello zuccherò sta ormai volgendo al suo declino. Nel contempo, diversi esploratori che si sono immersi nell’entroterra hanno rinvenuto giacimenti di “oro nero” e tutto attorno alla nascente Vila Rica stanno iniziando a sorgere nuove e proficue attività come quella dell’estrazione di metalli prezioni per il vecchio mondo. Attirati dalle promettenti opportunità di lavoro e affari, numerosi migranti giungono nella regione iniziando a insediarsi attorno a Vila Rica realizzando nuove abitazioni e strutture.
Avendo chiara la cornice in cui ci farà immergere il gioco, passiamo ora a individuarne le meccaniche. Nonostante a riguardo non vi siano particolari informazioni, Brasil sarà un titolo in cui dovremo sviluppare la neonata regione dando vita a tutte quelle infrastrutture essenziali per migliorarne il benessere come case, strade, negozi, aziende agricole e chiese. I giocatori, poi, dovranno costruire la propria strategia per il benessere non solo estraendo risorse dal sottosuolo, ma considerando anche i bisogni degli avversari e i cambiamenti che avverranno nella regione e a cui ognuno dovrà cercare di rispondere al meglio. Nonostante si parli di piazzamento lavoratori, plance modulari, push your luck e poteri variabili dei giocatori, il titolo sarà per la maggior parte comandato attraverso la messa in gioco di carte… salvo ulteriori cambiamenti.
Infatti, nel loro ultimo comunicato, autori e casa editrice, nell’informare del rinvio, hanno messo l’accento sul fatto che molte delle meccaniche introdotte dovranno essere testate a lungo per poter mantenerne l’aderenza con l’ambientazione. Il fatto che nessuna data precisa sia stata fornita fa pensare che sarà preso tutto il tempo necessario per realizzare il prodotto al meglio.
I delusi a riguardo non sono stati pochi, io stesso ne sono stato dispiaciuto non trovandolo in fiera. Tutto sommato però, piuttosto che vedere, come diverse volte mi è già capitato, titoli portati a termine in fretta e furia con regole raddrizzate all’ultimo o con materiali forniti fuori dalla scatola perché “in qualche maniera bisogna portarlo in fiera”; apprezzo la scelta coraggiosa (e credo non facile) di rinviare un’uscita per portare a termine un lavoro in maniera completa puntando alla qualità senza compromessi. Alla fine sono convinto che sarà una decisione proficua, in special modo per i giocatori che si troveranno fra le mani un gioco finito.