Galactic Coliseum: gladiatori fra le stelle
di Alberto “Doc” Galactic Coliseum
Mentre sono ancora stordito dalla mole di titoli visti a Spiel 2016, e in attesa di prendere la successiva sberla che arriverà da questa Lucca ormai prontissima alla apertura, navigando nel web mi sono imbattuto anche in qualcosa che non avevo ancora incrociato e che mi ha fatto ricordare Adrenaline della CGE; mi riferisco a Galactic Coliseum. Vediamolo insieme.
Il tema di questo titolo ci porta allo stesso tempo sia nel passato che nel futuro. In primo luogo perché saremo catapultati in una arena per gladiatori, in secondo luogo perché la cornice in cui questi combattenti si sfideranno sarà una prigione spaziale in un remoto luogo fra le stelle nel 2417. Vedremo così i carcerati di questo penitenziario siderale affrontare diverse tipologie di mostri meccanici per potersi garantire la libertà dalla prigionia.
Ma entriamo meglio nel merito delle meccaniche di gioco. I giocatori nelle vesti di questi gladiatori, cercheranno di sconfiggere quanti più mostri meccanici attraverso l’uso di cubi potere per conseguire punti vittoria con cui vincere la partita. Ulteriori punti in particolare si potranno conseguire per la maggioranza di uccisioni di tipo Alfa, di tipo beta, attraverso la connessione di portali e per la maggior quantità di oro ottenuta.
Nella fase di setup, una volta posizionata la plancia di gioco, una griglia di ottagoni 6×6, vengono posizionati i segnalini per le uccisioni alfa e beta e i cubi oro. I giocatori scelgono il loro gladiatore e cinque abilità speciali da associargli. Vengono poi piazzati i cubi a gruppi di 3 nel tracciato del nexus e assegnati i segnalini portale ai giocatori in basi al loro numero al tavolo.
La partita può avere inizio. Come prima cosa vengono rivelati i segnalini (alfa o beta in base al turno di gioco) che identificano i mostri che verranno aggiunti sulla plancia. Successivamente ogni giocatore svolge una fra le seguenti azioni:
- Power up: il giocatore raccoglie tutti i cubi presenti su una delle caselle del nexus.
- Movimento\Attacco: spostandosi adiacenti o utilizzando il teletrasporto si possono sconfiggere i mostri spendendo cubi del medesimo colore della creatura che si sta affrontando.
- Utilizzare una gemma Syphon: che consente di sottrarre agli avversari uno o più cubi.
Quando rimane un solo set di cubi nel nexus, il round ha termine e si prepara il successivo come in precedenza e in base a quanto indicato per il round in corso. Al termine del terzo round inizia quello finale in cui i trofei dei mostri sconfitti possono essere utilizzati come cubi per abbattere le creature di quest’ultimo scontro.
Quando nel quarto round un giocatore ha esaurito i propri portali, il gioco ha termine e si passa al conteggio dei punti come indicato in precedenza decretando poi il vincitore.
Come dicevo, questo Galactic Coliseum mi ha ricordato fin da subito Adrenaline, non tanto per il sistema di gioco quanto invece per l’inusuale uso di cubetti come sistema con cui sconfiggere i nemici che, se non uguale, molto si avvicina a quanto visto nel titolo della casa editrice Ceca. Alla fine mi sembra un gioco tattico e opportunistico dove l’ambientazione tende a svanire una volta acquisite le meccaniche. L’interazione fra i giocatori si limita poi alla mera sottrazione di questi cubi potere negando lo scontro diretto che in cuor mio mi sarei aspettato da un titolo di questo genere che alla fine ritengo risulterà un po scacchistico. Meglio pensare alle uscite di Lucca…