Tau Ceti: Planetary Crisis – una nuova alleanza spaziale è nata
di Alberto “Doc”
Dopo essermi dedicato alle elezioni papali di fine medioevo con House of Borgia, oggi ritorno a parlarvi di una delle mie ambientazioni preferite, la fantascienza e l’incontro\scontro di culture aliene. Lo faccio con un titolo che vedremo si spera in questo 2016 ovvero Tau Ceti: Planetary Crisis, che vedrà la luce sotto la casa Outer Limit Games (II), in cui civiltà aliene sul baratro del collasso si uniscono per formare una alleanza che possa dare un futuro ad ognuna di loro. Vediamolo meglio nel dettaglio.
L’ambientazione apre il sipario su un segnale subspaziale che si irradia per il cosmo fra tutte le civiltà ormai morenti invitandole a raggiungere il sistema Tau Ceti. Molte di loro al limite della sopravvivenza e in cerca di risorse pace e solidità si spingono verso la meta spaziale. Viene così costituita una nuova alleanza con lo scopo principale di incoraggiare il commercio fra i membri appartenenti e generare così un nuovo potere economico. Ma la giovane unione è messa a dura prova fin da subito a causa di crisi planetarie, disordini civili e blocchi economici.
Che cosa faranno i giocatori in tutto questo? Vestiranno i panni di emissari inviati ognuno da una differente fazione aliena allo scopo di fare gli interessi della propria civiltà influenzando le scelte dell’alleanza il tutto mentre insieme dovranno affrontare le crisi sopra descritte. Scopo del gioco ottenere il maggior numero di Punti Galattici tramite la risoluzione di crisi, la costruzione di strutture orbitali, la vittoria di battaglie e il possesso di determinati specialisti a fine partita.
Una volta predisposto il setup di base (si costruisce una plancia modulare del sistema e vengono assegnate ad ogni giocatore la specifica plancia delle propria fazione con le proprie caratteristiche), si deve decidere se giocare il gioco base (otto turni) o il gioco completo (variabile fra 10 e 12 turni). Durante ogni turno vengono svolte le tre seguenti fasi:
Fase consapevolezza: in cui venire a conoscenza di nuove crisi e dove poterle risolvere o prevenire.
Fase Azione : vero e proprio cuore del gioco, consiste nel selezionare una fra le 10 azioni principali e quante si vuole azioni secondarie in base anche al proprio numero di segnalini azione disponibili. La fase termina quando tutti i giocatori hanno passato. Fra le azioni principali possiamo scegliere: costruire, esplorare, reclutare, riparare, missione interplanetaria, muovere, reverse engineering, miglioramento, rifornimento e comprare\vendere.
Fase Battaglia: in cui vengono risolti i conflitti dove un giocatore è presente con un segnalino battaglia in un settore di un avversario avente in esso risorse disponibili.
Al termine dei turni di gioco sopracitati la partita si conclude, e si determina il vincitore in base a chi ha saputo ottenere più punti galattici.
Devo dire che questo Tau Ceti a fronte di un turno di gioco molto lineare, mostra una incredibile varietà di azioni, solo considerando quelle principali ne abbiamo già dieci fra cui scegliere senza pensare alle secondarie che qui non ho citato. Sempre su questa linea sono anche le possibili vie con cui fare punti galattici, diverse e varie come scritto all’inizio di questo pezzo. Infine qui non abbiamo il solito 4X ma ci troviamo davanti a un titolo che mette in primo piano il fattore economico senza escludere tutta una serie di attività comunque legata all’ambientazione come l’esplorazione e le missioni interplanetarie. Insomma un gioco che sembra mettere sul piatto dei giocatori molte opzioni fra cui scegliere e con cui costruirsi la propria strategia. Non siamo di fronte ad un altro Twilight Imperium ma probabilmente nemmeno ad una sua brutta copia, motivo sufficiente per me per volerlo provare quando sarà disponibile. Nel frattempo per chi vuole meglio approfondire la questione può farlo con la lettura del regolamento.
Uscirà anche in Italiano?
Ciao Raimondo, la seconda campagna Kickstarter del gioco dovrebbe partire nelle prossime settimane, sto aspettando di vedere quando la annunceranno. Una volta che il gioco sarà funded (e questa volta credo proprio che non ci saranno problemi) potremo sapere se qualche casa editrice sarà interessata al gioco. Per il momento credo sia un po’ presto perché qualche editore italiano si muova, probabimente vedranno come andrà la campagna.
Che figata di grafica!!! Mio