Deception: Murder in Hong Kong – Un killer fra gli investigatori
di Alberto “Doc”
Ancora con in testa le serate dedicate agli speciali per Natale ed Epifania, dove abbiamo spaziato con diversi giochi dedicati alla deduzione e al bluff, ho continuato su quest’onda a vedere quali altri titoli ci porterà questo nuovo anno. La Grey Force Games ha di recente proposto proprio un titolo sul genere ambientato nella moderna Hong Kong. Scopriamo meglio insieme Deception: Murder in Hong Kong.
Partendo dall’ambientazione, questa è più rivolta a farvi calare nelle vesti degli investigatori più che a farvi sentire nella città di Hong Kong, quindi non pensate che il titolo possa darvi un taglio particolarmente orientale alla partita. Detto questo il gioco si basa sulla creazione casuale di due gruppi di gioco. Da una parte avremo la squadra degli investigatori, dall’altra quella dell’assassino e dell’eventuale suo complice. Oltre a ricevere una carta che li identifica come tali, i giocatori potranno avere l’informazione aggiuntiva di un ruolo specifico fra cui: Assassino, medico legale, testimone e complice. Ognuno dei quali con delle specifiche capacità e obiettivi di gioco.
In particolare è fondamentale il ruolo del medico legale, questo sarà palese e avrà la soluzione del caso in mano. Dovrà però comunicarla agli investigatori (e quindi anche all’assassino e al complice in gioco) attraverso delle tessere “scena” che dovranno essere interpretate dagli altri al tavolo. Da qui inizia il vero e proprio gioco perché se da un lato gli investigatori dovranno capire chi è l’assassino tramite gli indizi forniti, dall’altra assassino e complice cercheranno di far interpretare agli investigatori in maniera errata il significato delle tessere scena.
Gli investigatori vinceranno la partita se riusciranno a individuare la prova chiave e il movente scelti dall’assassino all’inizio della partita. Questi due elementi saranno poi posti a conoscenza del medico legale che farà da arbitro della partita. L’assassino infine potrà vincere se riuscirà a non far capire uno dei due indizi per individuarlo.
Ci sono pochi dubbi di essere di fronte ad un classico party game in puro stile Lupus in Tabula anche se maggiormente strutturato e senza il fastidioso problema di essere eliminati dal gioco, parte che invece viene presa dagli elementi da dedurre. Questi semplici accorgimenti fanno di Deception: Murder in Hong Kong un titolo che potrà avere sicuramente il suo spazio fra i party game sul mercato. Confido davvero che possa avere quella marcia in più che in Lupus non ho mai trovato e sono piuttosto fiducioso di poterla trovare.
In definitiva quindi un gioco da 20 minuti da 4 a 12 giocatori che a mio avviso potrà essere piuttosto interessante per parecchie persone che vogliono animare un gruppo corposo con poche regole di gioco.