Taverna, il gioco diventa letteralmente una festa
di Davide “Canopus”
Nel mitico regno di Averna è il giorno del santo patrono, Sant’Averna (fantasia che trasuda da tutti i pori). Come ogni festa sacra che si rispetti, tutti gli abitanti del regno si recano nella capitale a bere, probabilmente amaro, e fare karaoke da taverna a taverna. In questo titolo, i giocatori vestono i panni e grembiuli di locandieri che cercano di trarre profitto dalle celebrazioni e diffondere la loro fama. Per arrivare a questo obiettivo si deve soddisfare le richieste delle quattro razze che popolano il regno (umani, nani, orchi ed elfi) e far fronte alle richieste della corte reale. Ovviamente, la cosa può essere fatta in modo onesto e pulito, oppure lanciando incantesimi a destra e a manca, utilizzando trappole e imbrogli e facendo leva sulla propria influenza.
Questo è a grandi linee quello di cui parla questo titolo, Taverna, che la Geek Attitude Games presenterà al prossimo Spiel di Essen. Titolo da 2 a 5 giocatori con durata tra i 60 e i 90 minuti e con meccaniche di piazzamento lavoratori, un po’ particolari dato che si piazzano clienti, e controllo aree.
Ma iniziamo da cosa troveremo dentro la scatola di rilevante:
– Un tabellone quadrato che dalle immagini appare molto colorato e accattivante. Interessante la divisione in zone: 5 taverne con gli spazi dove piazzare clienti e vip, il tracciato della reputazione in ognuna delle quattro razze che compongono l’impero e l’area del castello, dove si prendono le tessere favore e si sceglie un nobile per la valutazione dei punti a fine partita. A circondare il tabellone è presente il percorso segnapunti.
– Su stesso stile grafico del tabellone abbiamo le carte cliente, con ogni cliente di un colore che lo identifica appartenente ad una delle 4 razze che compongono l’impero.
– Le sagome in cartoncino dei 4 vip che possono essere alloggiati in una taverna: principessa, giramondo, notaio e ambasciatore. Graficamente davvero belle.
– Le carte incantesimo, che garantiscono l’interazione diretta tra i giocatori. Tra queste sono presenti le carte maleficio che danno malus ai giocatori che le pescano, ma sono una componente opzionale.
Il setup si divide in 2 fasi ma non è assolutamente complicato. Un aspetto interessante è che i 4 vip entrano in gioco già da inizio partita e sono piazzati in modo casuale su 4 delle 5 taverne. In realtà le taverne sono in “multi proprietà”. Ogni taverna ha 4 spazi in cui i giocatori possono piazzare i loro segnalini proprietario (cubetti di legno colorati). Ad inizio partita, a turno, ogni giocatore acquista la proprietà di una taverna piazzando il suo cubetto, pagando il prezzo indicato e incassando i punti vittoria segnalati (ovviamente più paghi più punti vittoria guadagni, ma con incremento via via più ridotto). Questa procedura avviene due volte, una in senso orario e una in senso antiorario. Un giocatore non può avere due cubi nella stessa taverna.
Il gioco si snoda in 6 turni, 8 se si gioca in due. Ogni turno segue 7 fasi:
1) Raccogliere una carta cliente: si sceglie una carta cliente tra quelle piazzate scoperte a bordo tabellone. Alcune carte hanno due clienti, in tal caso si sceglie uno dei due.
2) Piazzare il segnalino cliente: si prende il segnalino del cliente e lo si piazza in una taverna. Se lo spazio della taverna in cui si piazza è dello stesso colore della razza del cliente, allora il giocatore guadagna un punto reputazione per quella razza. Avanzando nei tracciati reputazione si possono guadagnare dei bonus e punti vittoria a fine partita. L’ultimo spazio delle tracce reputazione, quello che da più punti a fine partita, è occupabile solo dal giocatore che ci arriva per primo, come Terra Mystica. Se con il piazzamento del cliente si occupa tutta la taverna si prendono ulteriori bonus. Alcuni clienti consentono di eseguire degli “imbrogli”, dando la possibilità di eliminare da una taverna un cliente di quella razza invece che aggiungerlo.
3) Guadagni: i proprietari della taverna attivata guadagnano monete. Le taverne possono presentare delle icone, dette simboli gilda, che possono essere il boccale di birra, la lira oppure il libro di magia. Se c’è un simbolo gilda boccale sia nella taverna attivata che sulla carta cliente piazzato, il giocatore attivo guadagna soldi extra.
4) Dignitari: il giocatore attivo può utilizzare le skill dei dignitari, ossia i vip. Quando si piazza un cliente in una taverna con un vip si può decidere di pagarlo per spostarlo in un’altra taverna sulla quale eventualmente eseguirà la sua abilità speciale. Per dare un’idea, la principessa fa prendere favori reali, l’ambasciatrice fa salire la reputazione, il notaio permette di modificare la proprietà di una taverna (quella in cui arriva però, non quella di partenza) e il giramondo consente di aggiungere e variare simboli gilda. Una taverna può ospitare al massimo due dignitari. Se la carta del cliente piazzato presenta l’icona di una lira e la stessa icona gilda è presente nella taverna attivata, allora si può utilizzare un qualsiasi dignitario piazzato in una qualsiasi taverna.
5) Lanciare incantesimi: il giocatore può lanciare uno, e un solo, incantesimo. Gli incantesimi hanno un costo di attivazione e alcuni possono essere giocati nel turno degli avversari. Se sulla taverna attiva e sulla carta cliente è presente un’icona gilda del libro magico, allora si pesca una nuova carta incantesimo gratuitamente. Gli incantesimi utilizzati si tengono davanti al giocatore che li ha lanciati perché servono per i punti vittoria.
6) Vendere incantesimi: il giocatore può vendere incantesimi non ancora utilizzati al prezzo di una moneta per carta.
7) Utilizzare favori reali: in qualsiasi momento del turno il giocatore attivo può utilizzare uno o più differenti favori reali. Questi permettono di giocare più di un incantesimo a turno, cambiare o aggiungere simboli gilda ad una taverna, cambiare il colore di un cliente che si sta per piazzare, ecc.
A termine turno, si rimpiazza la carta cliente scelta, quella utilizzata rimane davanti al giocatore, e il gioco passa al giocatore successivo. La partita termina nel momento in cui ogni giocatore ha 6 carte cliente (8 in due giocatori) davanti a se. Si passa quindi al calcolo dei punti. A termine partita ogni giocatore vende le sue carte incantesimo non utilizzate per una moneta e i suoi favori reali non utilizzati gli fanno guadagnare un punto vittoria. Seguono due macrofasi di calcolo del punteggio: punti assegnati dai reali e punti assegnati dalle razze. Nella fase dei punti assegnati dai reali, ogni giocatore a turno sceglie uno dei 5 modi disponibili per il calcolo dei punti, quando se ne sceglie uno questo viene inibito agli avversari e la sequenza di scelta viene determinata dal tracciato della reputazione nelle razze. I reali da scegliere sono:
– Re: fa guadagnare 5 punti e incrementa la reputazione di una casella su ogni tracciato razza.
– Regina: fa guadagnare punti in base al numero di favori reali posseduti.
– Maestro del conio: fa guadagnare punti in base al numero di monete possedute.
– Arciduca: fa guadagnare punti in base al numero di cubetti proprietà utilizzati.
– Arcimago: fa guadagnare punti in base al numero di incantesimi lanciati dal giocatore durante la partita.
Nella fase punti assegnati dalle razze, invece, i giocatori guadagnano, o perdono, punti vittoria in base alla posizione del proprio segnalino nei 4 tracciati della reputazione delle varie razze. Il giocatore con più punti viene nominato vincitore.
Conclusioni
Il gioco sembra davvero molto accattivante sia per le grafica che per le meccaniche di gioco. Il sistema di punteggio, per quando il meccanismo dei reali non mi suoni nuovo anche se non ricordo esattamente dove l’ho già visto, è davvero interessante ed avvincente. Il regolamento appare elegante e senza spigolosità, l’unica cosa che mi preoccupa sono i possibili sbilanciamenti tra favori reali o tra le varie carte incantesimo. Le carte maleficio non mi ispirano per nulla e temo aumentino solo la casualità del gioco, ma per fortuna sono un componente opzionale. Il regolamento non mi piace molto a causa della scelta di riportare tutte le immagini dei componenti nell’ultima pagina. Complessivamente il gioco mi attrae molto e mi sembra davvero ben fatto e con molti aspetti strategici e interazione. Diciamo che mi da tante buone vibrazioni, ma solo un test dal vivo potrà confermare le mie impressioni.
Volevo chiedervi se secondo voi questo Taverna può comunque funzionare bene anche in due giocatori. Esistono per caso delle regole particolari in questo caso?
Grazie.
Si, c’è una variante per due giocatori nel regolamento che però non ho avuto modo di provarla sul campo. La mia impressione, basata però unicamente sulla partita fatta ad Essen e sulla lettura del regolamento (quindi da prendere con le pinze), è che il gioco funzioni meglio da 4 giocatori. Questo per le meccaniche di interazione e co-proprietà delle taverne presenti, anche se aumentano i tempi morti.
Ciao mi sapreste dire dove posso trovare il regolamento in italiano?
Grazie
Ciao Matteo,
noi non lo abbiamo tradotto e cercando in Tana dei Goblin non ho trovato nulla.
Su BGG invece il regolamento è presente in molte lingue ma non in italiano.