Odyssey: Wrath of Poseidon – il lungo viaggio verso casa
di Alberto “Doc”
La mitologia greca quest’anno sembra avere ispirato più di qualche autore per la realizzazione delle proprie opere. Dopo avervi parlato settimane fa di Argonauts, oggi è la volta di Odyssey: Wrath of Poseidon, titolo che parla totalmente italiano sia per la casa Editrice che lo pubblica, Ares Games, sia per il suo realizzatore, Leo Colovini. Saliamo allora sulla nave di Ulisse e ripercorriamo insieme ai suoi commilitoni il lungo viaggio verso casa ostacolato dall’ira di Poseidone.
L’ambientazione è ovviamente quella dell’Odissea anche se la nostra meta non sarà esattamente Itaca. I protagonisti di questa avventura infatti dovranno raggiungere l’isola sacra dove portare le proprie offerte e pregare gli dei così da ottenerne il loro favore. Ma il dio dei mari li osteggia e tenterà in tutte le maniere di ostacolare il loro viaggio.
Tutto questo si traduce in un gioco a fazioni in cui da un lato i giocatori vestiranno i panni non tanto di Ulisse e compagni ma quanto quelli di greci che ritornano in patria sulle loro navi mentre dall’altro un singolo giocatore fare le veci di Poseidone. Entrambe le fazioni avranno a disposizione una uguale plancia di gioco rappresentante i mari in cui si devono muovere le navi greche. Le plance, in pieno stile battaglia navale, saranno divise dalla scatola di gioco così che ogni parte non possa vedere la plancia avversaria.
Durante la partita il giocatore che interpreta Poseidone farà in modo di far finire le navi in cattive acque scagliandogli contro terribili tempeste, tentando di rallentare e confondere i giocatori dall’altra parte della scatola. Sarà inoltre l’unico a sapere l’esatta collocazione delle navi sulla plancia di gioco.
Dal lato opposto invece i giocatori dovranno affrontare le tempeste senza fine, cercando di trovare indizi sulla corretta direzione per l’isola e cercando di mantenere la rotta dei propri vascelli. Anche loro piazzeranno un segnalino indicante la posizione della loro rispettiva nave, ma tali miniature serviranno solo ad indicare l’ipotetica zona in cui pensano di trovarsi in quel momento, ipotesi che si farà sempre più debole con il trascorrere della partita dato che il dio dei mari di certo non starà con le mani in mano.
I giocatori che interpretano i greci vincono se riescono a raggiungere l’isola sacra prima del termine della partita, viceversa se nessuna imbarcazione l’avrà trovata, sarà Poseidone ad aver vinto.
Questo titolo mi ricorda molto il gioco per bambini\ragazzi Fluch der Mumie, che ho trovato molto spassoso in cui da un lato i giocatori vestono i panni di esploratori alla caccia di tesori in una piramide e dall’altro un giocatore interpreta una mummia a caccia degli eslporatori. Il concetto di fondo in Odyssey: Wrath of Poseidon non è distante da questo ed è la cosa che mi fa ben sperare a riguardo. Molto bella l’idea dei greci che non sanno esattamente dove si trovano con la loro nave, molto attinente all’ ambientazione. La grafica invece non ha conquistato i miei gusti. Da vedere chiaramente come verrà gestito il movimento delle navi, il lancio delle tempeste e gli altri dettagli di gioco che nell’introduzione non sono stati approfonditi. Il regolamento non è ancora disponibile ma mi auguro di poterne avere presto una copia così da capire le effettive potenzialità di questa nuova uscita Ares Games.