Coloni Imperiali: Lanara Jones and the fate of Atlantis

di Luca “Maledice79” Lanara e Max “Luna” Rambaldi

Nell’auditorium il silenzio è teso. Il professor Lanara rimaneggia un blocco di appunti sgualciti macchiati di tramezzino e si avvia alla cattedra nella palpitazione generale. Qualcuno ridacchia per la pessima calligrafia con cui ha scritto Ἀτλαντὶς νῆσος alla lavagna.

Si sente in fondo? domanda. Tossicchia sapendo che Doc è lì nell’aula ad osservarlo.

Sapete tutti perchè siamo qui oggi riuniti, signori. Vi ricorderete senz’altro quando l’infausto Imperial Settler venne finalmente tradotto dai migliori linguisti della Pendragon university in italica lingu… Come dice? Sono l’unico a non sapere l’Inglese?… Per favore.
Mi ha fatto perdere il filo. Ah, ecco. Tradotto in italica lingua, è divenuto ufficialmente quello che ad oggi conosciamo come Coloni Imperiali. Ebbene illustri colleghi, il qui presente è uno di quegli ormai estinti galantuomini che non sono in grado di dormire la notte quando la coscienza gli pesa. Ecco perchè oggi a tutti voi domando scusa, il professor Maledice Lanara ha sbagliato. Per favore, evitate commenti su quale sia in ciò la novità.

atantides

Ho sbagliato è vero, ma a causa di una interpretazione erronea di alcune regole. Magari ho anche dato per scontati alcuni fattori essenziali in un simile manufatto, quale la costruzione del mazzo e le potenziali combinazioni celate nei sui meccanismi. Di fatto, oggi, valuterei i Coloni con un 8.
Per altro approfitto dell’avervi tutti qui, esimi colleghi, per informarvi delle recenti innovazioni attuate dal celebre Ignazy Trzewiczek, a cui è dedicata la lezione di oggi, scopritore di Imperial Settlers, che presenterà alla comunità scientifica la nuova espansione alla Gencon e ad Essen.

Finche il professore si prende una pausa, ricontrolla gli appunti. Si parla della possibilità di un quinto giocatore in partita, cosa che gli riporta alla mente le declamazioni di un poeta che soleva leggere, Ditadinchiostro.
Tra le righe stenografate rileggeva dell’avanzamento scientifico apportato dagli Atlantidei: l’avvento della Tecnologia come risorsa permette alle civiltà di raddoppiare le produzioni e gli effetti delle carte, e le Tecnologie Avanzate, in forma di segnalino, fungono da potenziamento per la difesa o per il punteggio, e forniscono punti in caso di razzia o di utilizzo della carta sulla quale è posizionato il token. Poi una lunga divagazione sul fatto che tutti i mazzi ricevono carte che consentono di usufruire delle nuove tecnologie, e la comparsa di nuove carte per la versione solitaria.

atlantide2

Cosa ci aspetta dunque da queste scoperte fantascientifiche, signori? Forse robot, pietre azzurre e oricalcum!
L’entusiasmo dell’oratore è alle stelle. Forse leviatani, perfino! Ebbene sì, novizi e accademici, perchè al massimo del suo splendore, per la favolosa Atlantide non ci sarà alcun vantaggio nel possesso delle proprie costruzioni! Infatti al termine delle cinque ere tutte le sue carte verranno irrimediabilmente spazzate via dalla furia delle acque! Il professore è costretto a fermarsi per un sorso di cedrata.
L’intero auditorium è un brusio di commenti entusiasti da un lato e sprezzanti dall’altro.
Sul cicaleggio sommesso degli astanti si leva una voce: Inganno! urla.

E’ il Doc. Cala il silenzio sulla sua discesa indignata.
La verità, professor Lanara, è che voi americani vi lasciate sempre trarre in inganno! Vi bastano una miniatura qui e una presentazione accattivante di là che subito vi affollate inneggiando alla scoperta del secolo! Se non fosse per questi Atlantidei che tanto vi affascinano ve ne sareste rimasto a casa a studiare un piano di conquista per Descent.
Tutti si aspettano un’argomentazione arguta di ripicca, o il principio di un’accademica rissa. Il professore depone gli appunti, cala gli occhiali scenici, e comincia a correre senza ritegno spruzzando inchiostro sugli inseguitori.

Finisce così l’ultimo corso della giornata.
Per i Gioconauti è ora di tornare ai propri tavoli.

4 pensieri riguardo “Coloni Imperiali: Lanara Jones and the fate of Atlantis

  • 15 Luglio 2015 in 13:35
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    Quando si scrive si sa e si accetta che alcuni pezzi verranno recepiti meglio di altri, che colpiranno di più a prescindere dalle loro effettive qualità. “Confessioni di una giocatrice” è un capolavoro ma il divario tra le sue mille mila condivisioni e la manciata che ha ottenuto questo pezzo è davvero eccessivo. “Lanara Jones and the Fate of Atlantis” mi è piaciuto tantissimo e giuro che non è per la citazione (di cui vi ringrazio!). Stile, idea e informazioni, c’è tutto quello che mi piace leggere in un articolo: davvero complimenti! :)

    • 15 Luglio 2015 in 13:43
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      grazie graziose n_n questo l’abbiamo scritto nelle nebbie del sonno alle 3 di mattina, quindi che sia riuscito bene è già un miracolo! il divario è naturale, non mi aspetterei mai che un articolo su un gioco in particolare possa superarne uno a carattere generico. però ho provato lo stesso a vedere se si riusciva a coniugare i contenuti (Luca) alla forma (Max). l’importante è che ai pochi interessati al gioco, o all’espansione in questo caso, arrivino le informazioni che cercano e se possibile un po’ di svago :) e poi tu sei il mio idolo, se mi fai i complimenti tu è già un win

      • 15 Luglio 2015 in 22:37
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        Ahhhhh! Ma che dici?!?! Guarda che su questo sfondo nero se arrossisco si vede molto di più!
        Vorrei dire che sono io a idolatrare il tuo talento artistico in tutte le forme ma poi rischierei di trasformare Gioconauta in un sito ‘mielestrazio’ (cito il termine impagabile di Sun), quindi mi trattengo e non lo dico.
        Dirò invece che i coniugi si sono coniugati perfettamente. Lo sposalizio di contenuti e forma è equilibrato e godibile sotto ogni aspetto. E i dettagli disseminati nel testo… quella cedrata che ritorna…
        Per me la qualità di un pezzo dovrebbe prescindere dall’appeal della tematica trattata perciò… aspetto con ansia il prossimo, qualunque sia :)

  • 15 Luglio 2015 in 17:11
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    “Jones, si rende conto di che cosa è l’Arca? È una trasmittente, è una radio per poter parlare con Dio, e io sto per possederla.
    Lei vuole parlare con Dio? Andiamo a trovarlo insieme! Intanto però mando avanti Lei.”

    Grande Maledice… :)

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