Dark Tales: espansioni Biancaneve e Cappuccetto Rosso
di Davide “Canopus”
Titolo | Dark Tales: Biancaneve | Dark Tales: Cappuccetto Rosso |
Autore | Pierluca Zizzi | Pierluca Zizzi |
Lingua versione provata | Italiano | Italiano |
Editore versione provata | dV Giochi | dV Giochi |
Altri editori | – | – |
Numero giocatori | 2 / 4 | 2 / 4 |
Durata partita | 30 minuti | 30 minuti |
Anno pubblicazione | 2014 | 2015 |
Altri titoli | Dark Tales: Snow White | Dark Tales: Little Red Riding Hood |
Meccaniche | Gioco di carte, abilità speciali delle carte, gioco di collezione oggetti | Gioco di carte, abilità speciali delle carte, gioco di collezione oggetti |
Dipendenza dalla lingua | Forte dipendenza dalla lingua | Forte dipendenza dalla lingua |
Prezzo indicativo versione provata (in data recensione) | Poco meno di 13 € | Poco meno di 13 € |
È passata circa una settimana da quando ho parlato di Dark Tales, è ancora sto fischiettando la sigla di Duck Tales. In quella occasione avevo avanzato la perplessità che il gioco presentasse qualche problema di longevità e richiedesse, anche nel breve termine, continue espansioni diventando una sorta di “macchinetta mangia-soldi”. Ipotesi che sembra supportata dal fatto che il gioco presenta già due espansioni, Biancaneve e Cappuccetto Rosso. Dark Tales è stato presentato ad Essen nel 2014 già con la sua prima espansione, Biancaneve, cosa che in genere fa pensare che il gioco non sia completo e che l’espansione contenga quello che manca. La seconda espansione, Cappuccetto Rosso, invece, è stata presentata durante la Play di Modena nel 2015. Riguardo alle espansioni, nella mia vita di giocatore ho passato due fasi, la prima in cui se acquistavo un gioco poi dovevo avere anche tutte le espansioni relative, badando poco al valore aggiunto che fornivano. Nella seconda, e per mia fortuna attuale, controllo molto cosa mi offre in più un’espansione prima di acquistarla. Sia chiaro, non sono contrario a priori, anzi può essere un meccanismo interessante per mantenere vivo un gioco, ma spesso purtroppo si tratta di aggiunte poco significative, se non pure deleterie, con scopi di marketing, ravvivando il nome di un titolo, o di mungere una mucca a cui probabilmente è rimasto ben poco latte, piuttosto che fornire davvero un miglioramento dell’esperienza ludica. Lo dico perché credo sia giusto sapere la posizione di un recensore su un dato argomento prima di leggere una recensione fortemente inerente a quell’argomento. La questione quindi diventa: “le espansioni di Dark Tales sono elementi per trasformarlo in una macchinetta mangia-soldi?”… io vi consiglio di continuare a leggere e non dare nulla per scontato.
Ambientazione
Lasciata completamente al gioco base, entrambe le espansioni non riportano trafiletti sul manuale e si affidano decisamente alla nomea della fiaba che rappresentano. Ma le carte ambientazione? Quelle ci sono. Biancaneve riporta una nuova carta ambientazione ma di tipo A, ossia valida durante la partita, che riporta nuovi modi di fare punti durante il gioco. Questa carta fa chiaramente riferimento ad alcuni aspetti della fiaba, alcuni che proprio non conoscevo: come il fatto che si può scartare una scarpa rovente con una o più regine cattive in gioco per fare 3 punti per ogni regina, perché nella fiaba originale la regina muore danzando con scarpe roventi (non chiedetemi come o dove, non ne avevo la più pallida idea). Cappuccetto rosso invece presenta due carte ambientazione di tipo B, per la fine della partita quindi, dove si utilizzano i cestini per fare soldi o punti. Entrambe le carte però presentano il medesimo trafiletto introduttivo.
Materiali
Anche in questo caso abbiamo due scatole di piccole dimensioni, ancora più piccole del gioco base. In entrambi i casi le espansioni introducono, oltre a nuove carte, anche nuovi segnalini, tra cui punti vittoria e monete, ma anche elementi caratteristici delle espansioni. Biancaneve introduce 24 nuove carte da gioco e 4 nuove tipologie di segnalini che entrano in gioco con la carta ambientazione Biancaneve: scarpe roventi, corsetto, pettine e mela avvelenata. Cappuccetto Rosso invece 24 carte da gioco e 10 gettoni cestino. Le carte di un’espansione sono completamente individuabili grazie ad un’icona in basso a sinistra su ogni carta, un cuore per Biancaneve e un cestino per Cappuccetto Rosso, così che si possano completamente separare dal gioco base.
Setup e regolamento
I regolamenti sono di tipo “incrementale”, si aggiungono semplicemente regole e si perderà un po’ di tempo nel leggere le carte ambientazione aggiuntive. Le regole sono così semplici che stanno in una facciata di un foglio che sarà metà scarsa di un A4.
Il setup prevede un aspetto interessante, la possibilità di allungare il gioco aggiungendo semplicemente tutte le carte dell’espansione oppure di eliminarne 10 carte del gioco base, tutte diverse tra loro, per non influire sulla lunghezza della partita. In una partita in 2 giocatori probabilmente la seconda scelta potrebbe essere saggia, ma in 3 o in 4 giocatori direi che è sconsigliato eliminare carte. Anzi, in 4 è decisamente da evitare dato che il gioco base non prevede, a mio parere, un numero adeguato di carte per una partita a 4. Anche se non scritto esplicitamente, non credo sia possibile utilizzare più di un’espansione con il gioco base, o comunque lo sconsiglierei per questioni ci chiarezza. Altro aspetto interessante, se si utilizza un’espansione si deve anche utilizzare una o più delle carte ambientazione di quella espansione, dato che gli oggetti presenti sono connessi a queste.
Meccaniche
Biancaneve
Fornisce semplicemente la possibilità di scartare oggetti speciali insieme a carte in gioco per fare punti durante la partita. Per esempio si può scartare un corsetto con una carta femmina per fare 2 punti. In base alla fiaba credo che il corsetto soffochi la sventurata. Ci sono puoi nuove carte che interagiscono tra loro secondo quanto “indicato” dalla favola di Biancaneve. Per esempio, Biancaneve fa guadagnare un punto vittoria a fine round e un punto aggiuntivo se c’è il principe in gioco, il principe fa fare un punto vittoria a fine round se c’è Biancaneve in gioco e fa prendere una moneta e un oggetto scarpette roventi. Direi che non ci sono particolari aggiunte o rotture con le regole del gioco base.
Cappuccetto Rosso
Qui le regole prendono una decisa diversificazione dal gioco base. Cappuccetto Rosso è sempre in gioco in un modo o nell’altro. I giocatori possono “catturarla” con i fiori bellissimi o il lupo cattivo per avere dei privilegi: nel primo caso per avere benefici extra dipendenti dal tipo di carta che giocheranno nei turni in cui avranno Cappuccetto Rosso davanti; nel secondo per fare punti a fine round. Gli avversari possono rubare Cappuccetto Rosso al giocatore che ce l’ha davanti utilizzando i fiori bellissimi o un qualsiasi sistema per eliminare il lupo cattivo, che sia un cacciatore o una carta che elimina un mostro. In questo secondo caso Cappuccetto Rosso torna al centro del tavolo. Interessante anche il lupo camuffato da nonna che permette di cambiare tipologia di una carta giocata così da permettere più facilmente di fare combo.
Conclusioni
Biancaneve
Ricordate cosa avevo detto della grafica del gioco base? Probabilmente il fatto che l’opera di Daniele Oriuzzo sia o no adatta ad un pubblico famigliare è uno degli argomenti più discussi sul web in relazione a questo titolo. In questo caso direi che si è contenuto e risulta una Biancaneve più coperta e una strega cattiva scosciata ma non eccessiva, anche se secondo me ha sbagliato la linea delle cosce. Riprendendo il test del mostrare le carte ad una vera madre e chiederle se ci farebbe giocare i suoi figli, l’impressione è che non ci sia nulla di eccessivo. Per il resto sinceramente non c’è molto da dire. Questa espansione non aggiunge praticamente nulla se non altri modi di far punti e carte in più per giocare agevolmente in 4 giocatori. Bene, ma si poteva aggiungere al gioco base e renderla modulare. Da considerare che modi in più di far punti rendono il gioco leggermente più “spigoloso”.
Cappuccetto Rosso
Ok, qui ad Oriuzzo è scivolato il pennino della tavoletta grafica. Cappuccetto Rosso è chiaramente un’adescatrice con minigonna ascellare e un corsetto davvero molto aderente. Il commento della mia amica, madre di due bambine, è stato abbastanza categorico, “sono cresciuti con colpo grosso questi qua?”. In effetti pure la madre di Cappuccetto Rosso non scherza e vorrei sapere che ci cucina con un teschio. Altro aspetto che lascia perplesso è il lupo cattivo, che camuffato fa un po’ ridere, e in versione normale sembra un pappone di New Orleans (qualcuno mi ha fatto notare la somiglianza con il Dr Facilier, il cattivo del cartone Disney della Principessa e il Ranocchio). Dal punto di vista delle meccaniche si vede qualcosa decisamente diverso dal gioco base. La presenza di Cappuccetto Rosso incrementa in modo esponenziale l’interazione e la quantità di bastardate tra i giocatori, rendendo il gioco un po’ più cattivo e aumentando la dinamicità. Personalmente l’ho adorata e rappresenta davvero una aggiunta piacevole e divertente al punto che ormai la uso quasi sempre. La cosa è stata una sorpresa dato che Biancaneve non mi aveva entusiasmato per nulla. Da provare assolutamente!
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Pro |
Contro |
Regole semplicissime da spiegare | Biancaneve aggiunge davvero poche novità. |
Più carte per giocare fino a 4 giocatori agevolmente | Le regole aggiuntive per far punti di Biancaneve rendono un po’ spigolosa la partita. |
Cappuccetto Rosso rende decisamente più interattivo e dinamico il gioco. Davvero interessante e piacevole. | Il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso non è decisamente bellissimo da vedere. |
Aumenta un po’ la longevità. |
Mamma mia quanto bigottismo per la grafica di alcune carte..ricordo da piccino i cartoni animati che negli anni 80’davano in tele.Non mi sembra che si urlasse allo scandalo,senza contare che spesso affrontavano tematiche molto più scottanti/scomode di adesso.abbasso i forconi!
Boh, io sono del 1980 e sono cresciuto con Kenshiro e Mazinger. Però Georgie e Orange Road (E’ quasi magia Johnny) che avevano contenuti un pelino più spinti erano censurati di brutto. Detto questo, che secondo me non centra nemmeno nulla con la mia recensione, direi che molte mie valutazioni sono volutamente esagerate in senso ironico. Se invece ti riferisci all’opinione della persona esterna da me riportata, dipende solo dal fatto che non ho figli e volevo il parere di qualcuno che li avesse. Opinione comunque soggettiva di cui possiamo pensare quello che vogliamo, ma che riflette l’idea di un possibile giocatore o persona interessata al gioco e che quindi riporto.
Ciao, so che il post è abbastanza datato ma spero che comunque qualcuno mi risponda…In Dark Tales con espansione Cappuccetto Rosso ci sono 2 carte ambientazione B fine partita ed entrambe sono in gioco contemporaneamente. Nel momento in cui è finita la partita e bisogna far riferimento alle carte ambientazione B per avere altri PV, se si spendono oggetti e monete per una non si possono spendere nell’altra? Cerco di spiegarmi meglio, si fanno la conta degli oggetti secondo le indicazioni della carta “senza cestini” per intenderci e poi si spendono nella carta “con cestini”, prendendo così punti da entrambe le carte? Spero di essermi spiegata abbastanza bene…grazieeeeeeee