Cherry Games #2 – Agricola, tutte le creature grandi e piccole + En Garde
di Daniel “Renberche” e Chiara “Emytér”
C’erano una volta due ricchi signorotti, le cui proprietà confinavano. Trovandosi entrambi con dei terreni abbastanza inospitali rinunciarono all’agricoltura per dedicarsi unicamente all’allevamento. Cercarono quindi ambedue tre pastori affinché si occupassero dei loro animali. Passarono gli anni, tra costruzione di recinti, mungitura di mucche e nascite di puledri finché un brutto giorno sparì un intero gregge di pecore. Dopo qualche inchiesta risultò che il vicino si era ritrovato con gravi debiti di gioco e, in un momento di disperazione, era ricorso al furto. Il signorotto comprese le ragioni del suo vicino e avrebbe voluto perdonarlo, purtroppo non era solo una questione di denaro, ma anche di onore… E così finisce la nostra storia: in un campo fuori mano, circondati da antichi ruderi illuminati dalle prime luci dell’alba, due uomini si incontrano in segreto e… En garde!
Cari lettori, eccoci di ritorno con Cherry Games, la rubrica sui giochi per due, sempre scritta a quattro mani, due rosa e due azzurre, e con un unico parere condiviso, frutto di complesse ed elaborate discussioni. Intanto vi presentiamo altri due giochi, dalle piccole dimensioni ma dal grande valore ludico.
Come sempre, buona lettura!
Agricola, tutte le creature grandi e piccole
Tutti sanno essere buoni in campagna, tra verdi pascoli, gialli recinti e bianche pecore. Seduti sopra una nera pietra ad osservare pigramente il dolce volgere del giorno, lasciando che la natura faccia il suo corso e aspettando che la Luna porti nuove anime nella propria bestiale famiglia. Ah la campagna, la campagna…
❀ Setup ❀
Ad ogni giocatore vengono dati una fattoria base, tre lavoratori del colore scelto e nove pezzi di steccato da mettere nella propria riserva. I rimanenti, insieme a stalle, animali e materiali in legno vanno a formare la riserva generale. Tra i due giocatori va posizionata la plancia centrale, riempita con le materie richieste, a lato della quale si pongono i fienili e i quattro edifici speciali. A questo punto resta solo da scegliere chi darà il via alla partita.
❀ Il Gioco ❀
Le meccaniche di gioco sono riprese dal “papà” Agricola: i giocatori, alternandosi tra loro, sceglieranno una delle azioni disponibili sulla plancia centrale, vi posizioneranno uno dei propri lavoratori ed effettueranno immediatamente quanto indicato.
Le azioni sono dei seguenti tipi:
- espandere la fattoria, ottenendo una parte di terreno aggiuntiva e dei pezzi di steccato;
- raccogliere materiali;
- costruire recinti, stalle o edifici, pagandone il costo;
- prendere animali da allevare. Questi andranno posizionati nella propria fattoria divisi per tipo (pecore, cinghiali, mucche e cavalli). Se non ci dovesse stare qualcuno, il cucciolo scapperà e tornerà nella riserva.
Alla fine del turno si riprendono i lavoratori e si aggiungono materie alla plancia centrale. Se si possiedono almeno due animali dello stesso tipo e del posto nella fattoria, ne nascerà un altro.
Passati otto turni ci sarà un conteggio di punti, ottenuti prevalentemente dal numero e tipo di animali nella propria fattoria.
❀ Valutazioni & Considerazioni ❀
- Longevità: media. Il gioco permette strategie diverse, contribuisce anche il meccanismo di piazzamento lavoratori che blocca l’azione per l’avversario. Nella scatola ci sono però solo 5 edifici e questo lo può rendere ripetitivo.
- Durata: 20-30 minuti. Giocando possono sembrare pochi, ma arrivati alla fine della partita, accompagnata da un discreto mal di testa, vi renderete conto che otto turni sono esattamente quello che serviva per rendere la partita bilanciata. Durata a nostro parere ottimale, che stimola a chiedere una rivincita immediata.
- Materiali: ottimi. Le plance di gioco sono di buona fattura. I componenti rimanenti sono tutti in legno colorato (stalle, recinti, gettoni per le materie ed animali), in pratica gli stessi che ritrovate in Agricola.
- Regolamento: chiaro, non lascia dubbi.
- Meccaniche: come già accennato sono molto simili a quelle di Agricola, meccanismo di piazzamento lavoratori quindi non particolarmente originale ma ben collaudato. Interessanti le modifiche ai recinti: qui abbiamo gli steccati che sono parte dei materiali e possono essere costruiti anche in maniera incompleta. Inoltre gli edifici stessi fungono da steccati, oltre che permettere, per la gran parte, di contenere a loro volta un certo numero di animali. Non vi è nessun omino da sfamare quindi il gioco è incentrato sul riuscire ad accappararsi il maggior numero di bestie.
- Interazione: indiretta, l’unico modo di contrastare l’avversario è bloccare un azione effettuandola prima di lui. Si può dire che, almeno in parte, ognuno coltivi il suo orticello o, in questo caso, allevi i suoi animali.
- Grafica: le plance hanno disegni molto essenziali, fanno il loro dovere senza eccellere anche se in certi casi non sono di immediata comprensione.
- Dipendenza dalla lingua: molto leggera, è presente del testo sugli edifici.
- Espansioni: ci sono due espansioni, già con una delle quali la longevità aumenta moltissimo. Entrambe aggiungono 27 edifici, 4 dei quali, scelti a caso, entreranno in gioco al fianco dei 4 base. Secondo noi rendono il gioco più interessante, ci sarebbe però piaciuto pescare tutti e otto gli edifici, non solo metà di essi.
Giudizio personale: potreste sentir dire che questo gioco è solo una semplificazione di Agricola, però sarebbe riduttivo. Nonostante grafica e meccaniche possano farlo pensare, l’approccio alla partita è diverso: qui non bisogna imbastire un meccanismo di autosostentamento, bensì piuttosto trovare le migliori combinazioni di azioni, per riuscire ad avere almeno una coppia di animali per tipo nell’arco di pochi turni. Per noi il gioco merita, è breve, divertente e strategico al punto giusto: ideale per una pausa pomeridiana o un momento di relax in coppia. A nostro parere, però, al base andrebbe affiancata un’espansione (che ne aumenta la longevità) e, nonostante gli eccellenti materiali, riteniamo il prezzo medio un po’ elevato, soprattutto per un gioco che mediamente terrà impegnati i giocatori per una mezz’oretta. Complessivamente si merita un 8.
En Garde
Oltre al furto di pecore ci sono molti altri motivi per duellare, dal fatto di aver scacciato una mosca posata su di un vostro amico utilizzando un guanto alla pretesa di fare un po’ di movimento mattutino prima di andare a lavorare, fino al banale pretesto di voler utilizzare, almeno una volta nella vita, la sciabola che avete comprato a San Marino. Qualsiasi sia la vostra motivazione, con En Garde potete tranquillamente duellare stando seduti a casa, senza incorrere nel rischio di farvi male (o quasi).
Precisazione: le foto e le valutazioni sui materiali si rifanno alla versione pocket del gioco.
✗ Setup ✗
La preparazione è molto veloce: si distende il panno tra i due giocatori che andranno a scegliere e a posizionare nello spazio per loro più a sinistra (quindi nella casella 1 o 23) una pedina tra le due disponibili. L’apposito token del personaggio verrà tenuto pronto per segnalare le stoccate riuscite. Infine si mescola il mazzo di carte e ne se ne assegnano 5 a ciascun partecipante.
✗ Il Gioco ✗
Il gioco prevede tre modalità con difficoltà incrementale, base – normale – avanzata, a seconda delle azioni disponibili:
- Un passo in avanti (Tutte): giocare una carta e muovere il proprio schermidore in avanti di tanti passi quanti indicati dalla carta; scartarla e pescarne una nuova dal mazzo. Non è possibile raggiungere o superare l’avversario.
- Un passo all’indietro (Tutte): giocare una carta e muovere il proprio schermidore all’indietro di tanti passi quanti indicati dalla carta; scartarla e pescarne una nuova dal mazzo. Non è possibile uscire dagli spazi numerati.
- Qui ci sono due modalità di scelta in base alla difficoltà:
- Affondo (Base): se il giocatore gioca una carta col valore riportante l’esatta distanza dal rivale lo colpisce ed ottiene una stoccata.
- Affondo e parata (Normale – Avanzata): il giocatore può giocare una o più carte di valore pari alla distanza tra i due schermitori. Per difendersi, l’avversario dovrà giocare immediatamente un egual numero di carte dalla propria mano, senza poter ripescare prima della fine del suo turno. Se non ne ha a sufficienza subisce la stoccata.
- Passo avanti e affondo (Avanzata): in pratica si combinano le azioni precedenti, ovvero si gioca una carta corrispondente al movimento in avanti seguita da altre carte, di valore pari a quella che sarà ora la distanza dall’avversario, per tentare una stoccata; l’altro schermidore può difendersi come in precedenza oppure giocare una carta per ritirarsi all’indietro. Quest’ultima possibilità gli fa però saltare il turno.
Ogni volta che un tentativo di stoccata va a buon fine si aggiorna il conteggio, le pedine vengono riportate al punto di partenza, si ripreparano il mazzo e la mano di carte e si riparte con un altro round, nel quale inizierà chi è appena stato colpito. Il primo giocatore ad arrivare a 5 stoccate sarà il vincitore.
✗ Valutazioni & Considerazioni ✗
- Longevità: abbastanza buona, la mano di carte cambia di volta in volta ma le combinazioni spesso ricorrono. Comunque difficilmente verrà a noia, considerando che è un gioco molto veloce.
- Durata: i 30 minuti riportati sono una misura abbondante, spesso le partite sono più brevi. Per quanto offre ha una durata ottimale.
- Materiali: molto buoni, le pedine dei giocatori in metallo sono una sciccheria e il panno antiscivolo è ben fatto. Le carte dopo un po’ tendono a rovinarsi e necessitano di essere imbustate. I due tasselli per segnare i punti stonano un po’.
- Regolamento: non lascia adito a dubbi, chiaro e lineare.
- Meccaniche: la meccanica di fondo è molto semplice, in pratica è un pesca e gioca, ma dà spazio anche ad una certa pianificazione strategica. La fortuna è ovviamente presente ma non se ne sente particolarmente l’influenza.
- Interazione: ovviamente alta e diretta, visto che l’obiettivo è di infilzare il vostro avversario!
- Grafica: le carte sono molto belle (noi le adoriamo), soprattutto il gioco di colori che rimanda ad un duello all’alba. La grafica del panno è minimale ma molto pratica.
- Dipendenza dalla lingua: assente.
Giudizio personale: nella sua minimalitità questo titolo è davvero un piccolo gioiellino, veloce da imparare e da giocare, tanto che una partita tira l’altra. Un filler per due giocatori veramente ben fatto che fa la sua figura anche a livelli di materiali. Per noi merita un 7.5.
Al prossimo appuntamento! E se vi siete persi il primo articolo della rubrica non dovete fare altro che cliccare qui!
Devo dire che a En Garde preferisco decisamente Flash Duel, è un clone spudorato (non a caso Knizia se la prese giusto un attimino), ma le aggiunte sono davvero sostanziose e ne aumentano a dismisura la longevità: personaggi con abilità differenziate, modalità 2 vs. 2, contro un boss (con o senza traditore) ecc.