Above and Below: quando il city-building incontra l’avventura
di Alberto “Doc”
Rayan Laukart, autore che ha la particolarità di essere anche l’artefice della grafica di tutti i suoi titoli, sembra avere ingranato il turbo in questi ultimi mesi comparendo con diverse novità che vedremo sugli scaffali lungo il corso di quest’anno (probabilmente più verso la fine). Dopo i successi avuti con Empires of the Void, City of Iron ed Eight minutes Empire, sono attualmente in via di realizzazione Artifacts, Inc. e Above and Below. Ed è proprio quest’ultimo che mi ha incuriosito maggiormente e che ho voluto approfondire.
L’ambientazione ci vede abitanti di un villaggio attaccato dai barbari. Facciamo giusto in tempo a raccogliere i nostri pochi avere e la nostra prole prima che i selvaggi razzino e mettano a ferro e fuoco le nostre case. La fugaci porta a superare molte prove, attraversando deserti, navigando oltre oceani fino a… trovare il posto perfetto dove poter vivere! Dopo aver costruito una nuova capanna, scoprite che il sottosuolo è ricco di cunicoli e caverne che promettono tesori, risorse di valore e indicibili avventure. E allora, perché limitarsi a costruire un nuovo villaggio sopra la superficie? Megli invece organizzare spedizioni e iniziare a costruire edifici sia sopra che sotto il suolo così da costruire un agglomerato ancora più resistente del precedente e che i barbari non possano attaccare.
Venendo alle meccaniche, i giocatori si metteranno alla testa della costruzione di un villaggio (uno per ognuno) sfruttando sia la superficie che il sottosuolo, utilizzando i propri cittadini per portare a termine vari lavori come ad esempio esplorare le caverne, raccogliere risorse o ancora costruire case. Ogni cittadino dispone di proprie abilità uniche e sarà compito del giocatore scegliere come meglio utilizzarlo durante le fasi della partita. Ogni giocatore dispone di una propria plancia villaggio dove poter piazzare i propri lavoratori così da sapere chi di loro sta svolgendo un determinato compito.
Sotto la superficie, risiede la rete di caverne da esplorare. Quando un giocatore invia uno o più cittadini nel sottosuolo, inizia una vera e propria fase narrativa del gioco dove uno degli avversari legge da un libro (ricco di diverse avventure e situazioni da affrontare) alcuni paragrafi che raccontano cosa accade ai cittadini. Il giocatore che guida il party avrà la possibilità di scegliere come affrontare le situazione a cui si troveranno davanti i suoi personaggi e le scelte possibili dipenderanno molto dalle capacità di ogni singolo cittadino presente nella spedizione.
Alla fine del gioco, vince il giocatore che avrà meglio saputo sviluppare e far progredire il proprio villaggio.
Beh devo dire che quando ho letto di questo titolo sono rimasto piuttosto sorpreso. L’idea è molto carina perché in sostanza l’autore sta cercando di fondere due tipologie diverse di gioco in un’unica soluzione. E’ un po’ come se volessi unire insieme Agricola e Tales of the Arabian Night, vi sembra strano vero? Eppure devo dire che è sicuramente un esperimento degno di attenzione e da seguire, cosa che non mancherò di fare visto che Laukart ha già dato prova di avere idee interessanti che se da un lato non hanno rivoluzionato il modo dei boardgame, dall’altro hanno saputo portare comunque un buon contributo. Nota di pregio è il comparto grafico, sempre ottimamente reso e davvero un piacere per la vista.
Staremo a vedere che cosa ne uscirà alla fine. :)