On the Board #50: Pints of Blood
di Luca “Maledice” Lanara
Proprio rileggendo il titolo di questo articolo mi sono accorto che siamo arrivato a quota 50 video. E quindi apro una piccola parentesi per ringraziarvi tutti quanti che ci seguite sempre piu’ numerosi e sempre piu’ coinvolti, con tanta voglia di giocare se non altro. Basta, con i convenevoli e passiamo alla scatola in questione. Pints of Blood è un gioco semi/cooperativo che ci porta in un tranquillo pub inglese, dove tra una birra e un tiro di freccette ci accorgiamo che la fuori il mondo è collassato da un altra apocalisse zombie. Zombie che stanno venendo a prendere proprio voi, guardatevi in torno perchè quello che avete a portata di mano saranno le vostre uniche difese. Buona Visione…
Stavolta mi trovo allineato più a Maledice che al voto medio Gioconautiano. Il valore del gioco mi è sembrato più nelle idee originali che nel risultato complessivo. Comunque consiglio di provarlo organizzando una serata a tema: film “L’alba dei morti dementi” + cena da pub + gioco “Pints of Blood”
Sembra un gioco molto divertente e dalle meccaniche semplici. Mi chiedevo se secondo voi può scalare bene anche in soli due giocatori.
Inoltre vorrei sapere se esiste o se c’è modo di avere un regolamento in lingua italiana per questo gioco.
Grazie, ciao.
Ciao Massimo,
le partite fatte in 3 e 4 giocatori hanno mostrato buona scalabilità. In due non l’ho ancora provato ma vista la meccanica su cui si basa, non credo cambi molto se non forse per un paio di obiettivi finali in cui vi salvate entrambi trasformando il gioco in un puro cooperativo. Regolamenti diversi dal tedesco o inglese non ne ho visti online. Ho cercato sia in Tana che su BGG ma non c’è traccia di una traduzione in italiano.
Ciao Doc,
Grazie delle informazioni. Dal video mi sembra proprio un gioco adatto a passare una serata piacevole e ricca di risate fra amici, anche non necessariamente appassionati di board game come me. Le regole non mi sembrano molte e neppure complicate, potrei tentare di tradurre il regolamento inglese. Come testo presente nel gioco, tipo sulle carte, come siamo messi invece? C’è tanto testo? Inoltre ti domandavo un parere sui materiali del gioco e sulla longevità/rigiocabilità.
Grazie ancora di tutto, ciao.
Massimo
Giocato e piaciuto, l’ambientazione mi piace ed è ben resa e lo trovo perfetto per una serata in allegria.
Purtroppo il meccanismo delle armi lo limita un po’ troppo. Visto che i tipi di armi (3) si differenziano semplicemente per la gittata, avevo sperato che il mazzo da cui si pesca ad ogni turno nascondesse qualche piacevole sorpresa.
Purtroppo non è stato così, le armi sono semplici copie di quelle di partenza e chi si aspettava qualche “effetto speciale” rimarrà deluso.
Molto “british” ed originale, ma da tirare fuori non troppo spesso perché il gioco scorre abbastanza lineare e temo per la longevità.
Non mi hanno entusiasmato i dadi mentre la grafica è davvero azzeccata.
Voto in linea con quello di Maledice ;-)
P.S.: Io l’ho giocato dopo aver visto “La fine del mondo” ;-)
Ho guardato il regolamento e ho notato che i dadi sembra siano da costruire! Non saranno mica di cartoncino spero?!?!
Ma quindi tra le carte da pescare non ci sono armi in più?! Ma non dovrebbero esserci oggetti di ogni tipo da scagliare contro i non morti?!
Non sono di cartoncino, si attaccano gli adesivi sulle facciate (va molto di moda ultimamente cmq). Le carte che peschi sono le armi, ovvero la prima cosa che trovi. In genere si aggiungono al tiro dei dadi.
Ciao Maledice,
grazie per l’info, ripensandoci in effetti se fossero stati di cartoncino sarebbe stato scandaloso. Diciamo che al posto degli adesivi avrei preferito sicuramente dei dadi già prestampati, pazienza, in giro c’è di peggio. Per il discorso delle armi invece avevo capito bene quindi, oltre a quelle raffigurate sui dadi ci sono altre armi che possono capitarti in mano con la pesca delle carte, buona cosa questa.
Grazie ancora, ciao.
Massimo
Occhio però sono usa e getta :D
Le armi nel mazzo ci sono, ma come già detto non hanno effetti particolari. Attaccare con una mazza o con una stecca da biliardo è puramente scenografico, ma in termini di gioco non c’è differenza alcuna e questo secondo me è una pecca perché bastava poco per caratterizzare maggiormente le varie armi. Nel complesso il gioco è ben fatto, ma resta un po’ la sensazione che si poteva fare un po’ di più.