Il menù ludico delle feste
di Daniele “ditadinchiostro” Ursini
C’è chi dice che sia per le campane, per i regali, chi per il rosso. Per la barba bianca, per le renne o il puntale. C’è chi dice che sia per le luci, e sono tanti, chi scommette invece sulla musica. C’è chi dice che sia per la bontà, per la neve, i maglioni improbabili. C’è chi dice che sia per la famiglia, chi per i regali, di nuovo, chi non dice niente.
L’arrivo delle feste natalizie è un ciclone che ci riempie le giornate di un’urgenza indefinita.
E’ il cibo. Il cibo è ciò che smuove l’atmosfera e le campane, i regali, il rosso, la barba bianca e quant’altro. Quando ci riuniamo attorno alla tavola imbandita, allora è Natale. Così la scelta dei piatti per la cena e il pranzo diventa il mezzo attraverso il quale dichiarare legittimamente festa. E festa sia: via con le portate, la tovaglia, le posate, l’impiattamento, il vino, gli antipasti. E poi i piatti della tradizione, le creazioni innovative, gli ingredienti migliori, la giusta cottura, il segreto del cuoco. In un’epoca piena di Master Chef, il menù delle feste è il modo migliore per augurare Buon Natale.
Gioconauta osserva in silenzio e riflette. Riflette su un aspetto collaterale, un aspetto che le compete, perché c’è sempre un dopo pranzo o un dopo cena e quel momento è tradizionalmente dedicato al gioco. Anche i giochi sono cambiati com’è cambiata la cucina, del divertimento si sono scoperte nuove sfumature, sapori che prima s’ignoravano. Così un altro menù diventa indispensabile affinché il Natale sia più Natale che può: il menù ludico delle feste.
Al fine di orientarsi nel supermercato di proposte ludiche, Gioconauta ha chiesto a sei dei suoi Master Gamers di consigliare un titolo da gustare nei giorni di festa, un sapore natalizio che si sposi con i dolci, che accompagni un buon vino o che pulisca la bocca dopo un pasto abbondante. Questi sono i loro consigli per il Natale 2014.
Gamer Canopus:
Giocare il giorno di Natale significa due cose: tanta gente intorno al tavolo e regole semplici, perchè la pancia piena non facilita l’afflusso di sangue al cervello. Io ho il gioco adatto sempre pronto nell’armadio, semplice ma assolutamente strategico, d’ambientazione ma con un chiaro sapore tedesco, ricco di particolari e assolutamente demenziale. Parlo di Finstere Flure, Fuggi Fuggi in italiano.
Il titolo supporta fino a 7 giocatori, quasi un party game, la durata è sotto l’ora e le regole sono semplici, assolutamente scacchistiche. Ogni giocatore ha un gruppo di prigionieri composto di 3 o 4 elementi e il suo scopo sarà quello di trasportare la sua squadra (tutti gli elementi tranne uno) fuori dal dungeon prima degli avversari. Per complicare le cose il dungeon è pieno di elementi interattivi come colonne semoventi, pozze di sangue in cui scivolare e un mostro pilotato da un’intelligenza artificiale controllata da tessere. Il mostro si muove all’inizio di ogni turno verso le pedine dei giocatori con l’obiettivo di eliminarle per farle ripartire da capo. L’aspetto geniale è che ogni pedina/personaggio presenta un proprio valore di movimento diverso da un lato all’altro. Ogni pedina si muove di un numero di spazi pari a quelli indicati dal lato attivo, terminato il movimento si volta cosicché, col variare del turno, varierà anche la sua capacità di muoversi. Il gioco è assolutamente scacchistico, è possibile ipotizzare il movimento del mostro e calcolare dove andrà per costruire trappole e bastardate contro gli avversari. Le risate sono garantite anche dal fatto che i gruppi di prigionieri si ispirano a personaggi famosi, troverete la famiglia Addams o il gruppo di maniaci di Star Trek. Finstere Flure è un gioco che dietro un’apparente leggerezza rivela una notevole profondità strategica, come un pezzo di bollito col rafano, bello corposo ma che va giù facilmente. L’esempio è particolarmente azzeccato perché tra le varie versioni in cui è possibile ricostruire il mostro, ce n’è una che lo fa sembrare un ammasso di macinato.
La santa festa di Natale ci porta in un clima di magia e mistero, di miracoli e sorprese. Così, quando devo apparecchiare un gioco per il banchetto della vigilia, la mia scelta cade su titolo dal sapore di spezie e medioriente, servito con un contorno di fiaba e fantasia. Sto parlando di Tales of the Arabian Night, un gioco che, nonostante l’ambientazione non in linea con questa festa, si sposa molto bene con il clima che lo circonda. Passare da leggere una fiaba attorno al camino a viverla su una plancia, dove siamo noi stessi a ripercorrere le avventure di Aladino, Sind-bad e Sharazade delle Mille e una Notte, trovo sia un ottimo modo per aspettare la mezzanotte del 24 Dicembre. L’attesa per l’apertura dei regali scivola via trasportata da un tappeto volante. La meccanica “muovi – fai un incontro – decidi come affrontarlo” è semplice e accessibile davvero a tutti. Certo, il gioco ha un bel librone in inglese e forse non è molto facile da reperire, ma è Natale, dobbiamo credere nei miracoli, dobbiamo credere che nella nostra tavolata del cenone ci sia qualcuno che lo possegga e che conosca un po’ di inglese. E’ Natale, se crediamo nei miracoli questi accadranno.
Gamer Maledice79:
Mice & Mystic è il gioco ideale per il Natale. Certo un vero appassionato di “American Games” dovrebbe puntare a qualcosa di più epico come Descent o Pathfinder, ma a Natale i bambini hanno la priorità. Le avvincenti storie dei topini sono la pietanza ideale da gustare con figli, nipoti o cuginetti. Non bisogna farsi ingannare, il gioco non è per niente facile, sarà necessario mettere in campo strategie ben studiate (i più grandi dovranno fare da guida, magari con Collin) se non si vuol fare la fine del gatto col topo (non era proprio cosi lo so). La storia rimane ad oggi una delle più divertenti mai giocate, con tantissime battute dei protagonisti e qualche colpo di scena. Inoltre, rispetto allo scorso anno, c’è anche un’espansione italiana “Il cuore di Glorm” e una in lingua originale (bella grossa) chiamata “Downwood Tales”, nella quale si rivive un’intera campagna dal gusto tropicale. Il divertimento è assicurato fino all’Epifania.
La mia proposta vi sorprenderà. Ha il sapore asciutto della frutta secca di fine pasto. Si chiama Cartagena. Stuzzicante come le noci o gli anacardi dopo un bel pranzo, Cartagena è un gioco di percorso e posizionamento che allena la mente alla tattica, al colpo d’occhio, senza troppi ragionamenti di lungo termine. Dopo un’abbuffata di giochi, Cartagena sul vostro tavolo natalizio sortirà un effetto defaticante ma non privo di stimoli. La corsa verso la barca che darà la salvezza a voi pirati, imprigionati nelle carceri della città colombiana, è serrata; sarà un piacere farsi da ponte coi pedoni avversari in modo che siano i vostri 6 a raggiungere per primi l’uscita. E mi raccomando, anche dopo aver affrontato giochi impegnativi, nessuno si alzi dal tavolo, perché Cartagena può accogliere tutti, grandi e piccoli, esperti o neofiti, purché non superino i 5 giocatori. Ma no, siamo a Natale, a fine serata: partecipino pure tutti alla sfida! Affrontiamola insieme, all’occorrenza anche giocando in coppia, perché in fondo con un filler intelligente ci si può permettere questo e altro.
Gamer Renberche:
L’allegro e sfizioso banchetto volge ormai al termine. Sazi e con lo stomaco riempito dalle libagioni finora gustate vi propongo la bevanda ideale, che aiuta la digestione e scalda i cuori di ognuno: il tè. Per gustarlo vi porto in Inghilterra, la nazione che ne ha fatto un simbolo, solo che prima di sorseggiarlo dovrete risolvere un mistero. Il gioco in questione è Sherlock Holmes Consulente Investigativo, indicato per un massimo di 8 partecipanti ma che può essere giocato anche in più persone. Vi sarà assegnato un caso da risolvere e dovrete tutti collaborare al fine di svelare il colpevole, utilizzando però il minor numero di indizi possibile. Gli unici strumenti a vostra disposizione saranno la mappa della Londra vittoriana, dei giornali, un annuario e… il vostro spirito di osservazione! Le discussioni non mancheranno e mettersi nei panni del più famoso investigatore della letteratura sarà un’esperienza senza pari. Interrogherete persone sospette, ne traccerete i percorsi, presterete attenzione ad ogni minimo particolare. Adatto a tutti, giocatori esperti e non, Sherlock Holmes Consulente Investigativo è l’ideale per concludere la serata tutti assieme.
Gamer ditadinchiostro:
Il momento più delicato del giorno di Natale è la sera, nell’ora che normalmente dovrebbe prevedere la cena. In bilico fra cedere alla gola e assecondare la sensazione di sazietà eterna, vi suggerisco un gioco che può sostituire il pasto lasciandosi giocare solo con l’accompagnamento della terza razione di dolci della giornata. Talisman. Il nome è sicuramente impegnativo e va apparecchiato sul nostro tavolo con alcune accortezze affinché risulti facilmente digeribile in una simile occasione. Intanto un numero di giocatori non superiori ai quattro, poi iniziando con un punto di forza e astuzia in più per ogni personaggio, cambiando i trofei al valore di 5 e iniziando con 3 pezzi d’oro. Anche le espansioni sono da evitare nel Talisman di Natale, a parte personaggi, nuove carte avventura e forse la Morte, se la gradite. Rilassati ed ebbri di cibo si è nelle condizioni migliori per scorrazzare nel reame di Talisman, incontrare creature, affrontare personaggi e agognare al potere della corona del comando. Attenzione però, per goderne appieno è necessario giocare spavaldi, coraggiosi, urlando ai nemici e rischiando persino ciò che non si ha. Tra una fetta di pandoro e l’avanzo di torrone, potrete godere del gioco più semplice ed evocativo di sempre nel giorno più magico dell’anno.
Quando in questi giorni penserete ai piatti da cucinare per amici e parenti, tentate di abbinarci un gioco, oppure provate a seguire i consigli di Gioconauta. In ogni caso componete il vostro menù ludico delle feste, perché c’è chi dice che sia per i giochi e noi ci crediamo. Crediamo che per fare Natale fino in fondo si debba soprattutto giocare insieme.
Vi auguriamo un Natale sereno, un Natale di grandi mangiate e indimenticabili giocate.
Il fatto che alla vigilia si propongano giochi per 4 persone mi fa pensare che di vigilia non si tratti XD Ma un bel Dixit? O qualche altro party game?
Ciao :-)
Beh tralasciando il fatto che non mi sembra strano passare la vigilia di natale in quattro persone (io ne sono un esempio :-P ) uscirà nei prossimi giorni proprio uno speciale sui party game (e uno speciale dedicato ad un titolo in particolare), quindi abbiamo pensato a tutto per queste feste :-)
Cmq Mice and Mystic si puo’ giocare fino a 6 persone come Dixit :O)
Cartagena fino a 5, Talisman e Tales of the Arabian Nights fino a 6, Fuggi Fuggi fino a 7 e Sherlock fino a 8. Non direi proprio! Fidati Lorenzo, con questi consigli sarà proprio un bel Natale!
Natale è una festa che tradizionalmente si passa in famiglia, le mia non è poi tanto larga, è a capodanno che servono i party game per i grupponi ;)
Io rilancio aggiungendo un titolo che ha riscosso grande successo alla cena natalizia del mio gruppo, inoltre il tavolo era pieno di babbani che hanno apprezzato moltissimo questo titolo, sto parlando di Telestrations, le risate sono assicurate! Dal tanto ridere mi sono anche strozzato con lo spumante, è incredibile la roba che può uscire fuori giocando a quel gioco! Buon natale a tutti!