Spiel 2014, Live Blogging dell’evento
di Davide “Canopus”
Ci siamo! Lo Spiel 2014 di Essen è arrivato e con questo evento, per me, si chiude e riapre un anno di giochi. Quest’anno siamo stati bravi nautini e, come tutti voi avidi lettori avrete notato, abbiamo bombardato di news i giorni precedenti la fiera con le novità che più ci hanno colpito, nel bene e nel male. Ora arriva il momento del Live Blogging e io ho passato la notte a lucidare il mio tablet. Cosa mi aspetto da questa edizione? Se ne sono dette tante, che i titoli sono tutti sotto la media, che ci sono troppi filler o espansioni… insomma, tipiche frasi che si sentono prima di ogni edizione dello Spiel. I giochi ci sono, sono tanti e molti promettono bene, che siano più o meno dell’anno scorso quelli belli o brutti ancora non è possibile saperlo e mai lo sapremo. Che i giochi proposti siano un numero enorme e che sia praticamente impossibile tenerli d’occhio tutti invece è verissimo. Infatti quest’anno ci siamo triplicati e in giro per i padiglioni della “messe” troverete oltre a me e il Doc il nuovo/vecchio Rembeche (o Renberche, non sono ancora riuscito a capire come si scriva il suo assurdo nick anti-grammatica-italiana), nuovo come redattore ma ormai consolidato come web master del nostro sito. Quindi si comincia… e forse ci sarà pure qualche novità per i nostri lettori, ma non mi sbilancio troppo ;-)
Domenica 19 – ultimo giorno
08:11 – Ultimo giorno di fiera, purtroppo le cose belle durano poco. Avvisiamo che oggi il live blogging chiuderà vero le 13:00, domani purtroppo si lavora :-(
10:15 – Abbiamo provato Loony Quest, che presto vedrete in italia localizzato dall’Asterion. Idea originalissima per un gioco che prende ispirazioni dai videogiochi platform. I giocatori hanno a disposizione un foglio di plastica trasparente sul quale possono disegnare con un penarello e cancellare con una spugnetta. In ogni partita c’è un livello fatto che rappresenta un panorama con piattaforme e oggetti con cui interagire, tipo monete da prendere e cappelli da colpire, i giocatori senza sovrapporlo, disegnano il percorso che intendono fare sul foglio di plastica, o i colpi che sparano come dei puntini, e poi lo sovappongono per raccogliere i punti o le penalità. Raccogliere monete o sparare a cappelli sono naturalmente solo due esempi, le attività possibili sono tantissime. Divertente e veloce, ottimo anche per giovanissimi, ma secondo me bassissima interazione.
11:20 – Abbiamo provato Pints of Blood alla Huch! Gioco ironico e semidemenziale su degli zombi che cercano di entrare in un pub, ultimo baluardo dell’umanità nel quartiere inglese dove si trova. Si tratta di un cooperativo piuttosto dadoso con delle piccole cicche comiche, come il recuperare energia con delle birre che si comprano pagandole in sacchetti di patatine che a loro volta si vincono eliminando zombi. Aspetti molto interessanti sono il fatto che nel bar ci sono tot pedine e i giocatori al loro turno decido quali mettere alle finestre per combattere, quando si prendono morsi si eliminano le pedine nel pub e non i giocatori; oppure il fatto che gli zombi sono piazzati su 5 percorsi verso il pbu e non si muovono gli zombi ma le tessere dei percorsi che escono da una parte per rientrare da un’altra. Il turno è regolato dal lancio di alcuni dadi che indicano dove compaiono nuovi zombi e le armi e i colpi a disposizione per affrontare i nemici. Molto colorato e bella componentistica, gioco semplice da spiegare e giocare e con difficoltà regolabile. Qualche dubbio sulla longevità. Poi c’è un autobus che scarica zombi che è bellissimo.
12:18 – Stiamo provando Planes alla AEG. Gioco di piazzamento cubetti giocato su un nastro trasportatore bagagli di un aeroporto. I giocatori prendono tutti i cubetti di uno spazio e li spostano entro tanti spazi quanto la numerosità del gruppo, lasciandosi ditro sempre un cubetto su ogni spazio attraversato. Se poi su uno spaio ci sono 7 o più cubetti si forma un blocco e questo non può più essere attraversato. Lo scopo e di portare i passeggeri del proprio colore dentro il proprio aereo, per farlo serve un numero esatto di movimenti e terminare con un solo proprio cubetto sul gate di carico. Si fanno punti anche giocando carte che possono sia dare vantaggi aggiuntivi al movimento oppure essere giocate come obiettivi, tipo almeno un proprio cubetto sullo spazio con l’icona del ristorante. Aspetto interessante che ci sia la possibilità i caricare cubetti neri su aerei neutrali per pescare carte aggiuntive. Il gioco è sicuramente astratto e poco legato all’ambientazione, ma è molto flessibile grazie ad una plancia bifacciale con due diversi percorsi e la possibilità di aggiungere o spostare icone. Sicuramente un ottimo filler.
13:24 – Prima di uscire dalla fiera, purtroppo il tempo è tiranno, mi fermo a vedere la veste commerciale di un gioco che mi aveva già favorevolmente impressionato all’ultima Play come prototipo, Co-Mix. Il titolo è decisamente colorato e molto bello da vedere, per chi non se lo ricordasse il gioco consiste nel comporre una tavola dei fumetti sfrattando delle carte e a raccontare una storia. Finalmente ho potuto vedere come è stato realizzato il sistema del punteggio: ora si votano le storia in base a dei parametri come ingegnosità, migliore trama, ecc. Poi ogni giocatore prende dei punti per la maggioranza di voti nelle varie caratteristiche e si prendono punti anche i giocatori che hanno votato i vincitori. Soluzione molto elegante.
13:31 – Per noi si chiude ora la fiera, quello che ci ispirava lo abbiamo provato e se non ci siamo riusciti lo abbiamo portato a casa per provarlo, quindi aspettstevi tanti articoli sulle novità per i prossimi mesi (anche Lucca si avvicina). Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito e buon gioco.
Sabato 18 – terzo giorno
7:41 – Oggi ci siamo svegliati un po’ prima perché il sabato è la giornata di maggiore affluenza in fiera, quindi è previsto l’inferno. A dopo che vi raccontiamo tutto ;-)
10:44 – La mattina inizia molto bene con Alchemists della CGE che ci sta lentamente conquistando. Prima cosa interessante, l’ordine di turno. Chi decide di giocare per primo prende meno risorse gratuite di chi decide di giocare per secondo, terzo o quarto, ma ha il vantaggio, oltre ad eseguire le azioni per primo, anche di vedere che azioni eseguiranno gli avversari. Infatti il tabellone è diviso in diverse aree per le varie azioni, partendo dall’ultimo giocatore di turno questo piazzerà i suoi indicatori sulle azioni che eseguirà così gli altri giocatori vedranno cosa farà. Poi, nell’esecuzione delle azioni però si parte dal primo giocatore di turno. Secondo aspetto interessantissimo è che non si producono semplicemente delle pozioni, ma si studiano proprio delle teorie alchemiche. Per farlo si devono combinare gli ingredienti per vedere cosa succede, per farlo si può utilizzare un enorme foglio riassuntivo o una pratica app per smart phone che riconosce in automatico le carte ingrediente quando inquadrate. Il risultato della combinazione è una sostanza che può essere positiva o negstiva e di uno dei tre colori di gioco tra blu, verde e giallo. Poi si piazza un gettone sulla propria plancia giocatore corrispondente al risultato nell’incrocio tra i due ingredienti. Ogni teoria alchemica è la composizione dei 6 risultati possibili tra negativi e positivi dei 3 colori per ogni ingrediente del gioco. Detta così può sembrare complicato, ma faccio subito un esempio. Supponiamo di mescolare l’erba verde con il fiore blu e il risultato fosse un rosso negativo, si può escludere dalle possibili teorie alchemiche per entrambi gli ingredienti tutte le combinazioni che prevedono il rosso positivo. Si procede con questo processo deduttivo finché per un ingrediente non si eliminano tutte le combinazioni possibili tranne una, aiutandosi con scheda stampata e matita, in questo modo si scopre una teoria alchemica. Veramente molto bello e originale.
12:24 – Abbiamo provato First to Fight alla Historical Games Factory. A dispetto del nome si tratta di un gestionale in cui le risorse sono i soldati. Meccanica estremamente simile a Puerto Rico dove a turno ogni giocatore sceglie ed esegue un’azione offrendo la stessa azione depotenziata a tutti gli altri giocatori. Per esempio chi decide di muovere i soldati può muovere un soldato ovunque sulla mappa e da agli avversari di muovere un soldato in una posizione adiacente. La cosa particolare è che le risorse sono comuni, quindi non è che i giocatori hanno i propri soldati, e li devono utilizzare per risolvere delle missioni segrete che si pescano durante il gioco e che danno punti a fine partita se soddisfatte, o li tolgono se non soddisfatte. Altra cosa interessante è che ogni tipologia di soldato ha la sua proprietà speciale che si attiva quando reclutato. Gioco che eredita meccaniche note ma che inserisce nuovi elementi, come le risorse condivise, che vanno “rubate” agli altri per evitare che facciano troppi punti. Ambientazione un po’ tristarella però.
14:30 – Abbiamo appena provato 27th Passenger della Purple. È un gioco molto carino di deduzione dove è sufficiente individuare il ruolo di un altro giocatore ed assassinarlo con una carta. Per farlo gli altri giocatori possono investigarne l’identità, o meglio uno dei suoi tratti fisici dato che ogni personaggio è individuato da una terna di valori quali forma del naso, taglio degli occhi e profondità della voce. L’investigazione si esegue dando al giocatore 3 carte corrispondenti ai 3 valori di un dato tratto e lui ritorna la carta corrispondente. Ci sono anche molte carte speciali, che per esempio annullano le investigazioni, e ad ogni turno salgono sul treno passeggeri che possono essere investigati. Bello e veloce, ma rende bene da 4 giocatori in su.
14:40 – Nell’arco della mattinata ci siamo fatti spiegare un po’ di titoli meno famosi, ecco un piccolo report:
– Possession: lo scopo è quello di trovare tutte le parti del necronomicon mentre la casa in cui è sepolto può prendere possesso dei giocatori e usarlo contro gli altri partecipanti. La possessione non è costante per cui si può tornare allo stato normale per cercare di ritrovare i frammenti del libro maledetto prima degli altri. Cosa “carina” è che se si elimina il cattivo questo si smembra ed inizia a girare per la casa sotto forma di parti di sè. Non è a scenari ma l’idea sembra carina. Setup della casa quasi completamente casuale e buona componentistica.
– Ancient Terrible Things: gioco dadoso che usa le stesse meccaniche, o quasi, del Segno degli Antichi dove si lanciano i dadi per formare delle sequenze e conquistare determinate carte. Se non si riesce nel tentativo di conquista di una carta si prendono danni e aumenta la progressione del male, quando si arriva ad un certo livello il male si sveglia e il gioco finisce. Nulla di nuovo e niente scenari, il che rende il gioco poco appetibile nonostante i materiali accattivanti e una buona grafica.
– Frankestein Bodies: gioco ad alta interazione negativa dove si cerca di costruire il proprio mostro di Frankestein. La caratteristica interessante è che ci sono diverse azioni che permettono di rubare i pezzi dei cadaveri agli avversari. Un po’ pochino però per renderlo appetibile.
15:26 – Abbiamo appena provato Dice Brewing. Gioco dadoso sulla produzione di birra. La cosa interessante è che i dadi sono i materiali per produrre la birra e vanno combinati in vari modi oppure lavorati all’interno della propria birreria per eseguire i propri obiettivi, che sono poi i vari tipi di birra. Molto bello, rapido, veloce, ben fatto e ottimi materiali. Di nagativo è comunque molto influenzato dal caso, anche se comunque gestibile entro certi livelli.
17:51 – Alla Z-Man stiamo provando Pandemic The Cure. E’ la versione dadosa di Pandemic dove i cubetti malattia sono stati sostituiti da dei dadi: alla fine del turno di ogni giocatore si pescano tanti dadi quanti il valore di epidemia da un sacchetto e si lanciano. A seconda del valore vanno messi su determinati territori, se poi su un territorio ci sono troppi dadi dello stesso colore si verifica un outbreak con spostamento di dadi nei territori adiacenti e possibili effetti a catena. I giocatori agiscono lanciando i dadi associati al loro personaggio e agendo di conseguenza spostandosi, curarndo i dadi mettendoli al centro del tavolo e prendendo campioni dal centro tavolo per trovare un rimedio alla malattia. Sicuramente il titolo è semplice e veloce, ma mi ha un po’ deluso perché sinceramente è troppo casuale e non aggiunge nulla, come esperienza ludica, a Pandemic, anzi…
18:50 – Abbiamo provato Nations The Dice Game. Gioco di dadi molto interessante che reimplementa le meccaniche di Nations ma con i dadi. Ne esce un gioco certamente influenzato dalla casualità ma veloce, piacevole e ben strutturato. Caratteristiche singolari sono l’assenza completa di penalità e il recupero di tutte le risorse utilizzate nel turno, che possono essere sia dadi che gettoni. Per il resto è il solito Nations con tessere da acquisire e sostituire a quelle già presenti, punti cultura, carestie e guerra. Qui però la guerra e meno pressante, cosa che, per questo aspetto, me lo fa preferire pure al fratello maggiore.
01:15 – Per chiudere in bellezza abbiamo provato Grog Island. Originale gioco di aste a tema piratesco dove si lanciano dei dadi ad inizio turno e i giocatori devono usarne i valori per comporre le loto offerte (certo che quest’anno ce n’erano di dadi ad Essen). Aspetto sicuramente interessante è che ogni giocatore, anche chi abbandona l’asta comunque porta a casa un qualcosa. Lo scopo è quello di fare più punti possibili occupando gli edifici sull’isola e utilizzando le carte obiettivo per i punti, per esempio prende tot punti per ogni edificio occupato di una data tipologia. Gioco veloce e originale ma sicuramente affetto dal solito problema di questi giochi: la controllabilità strategica che viene a mancare in certi casi.
Venerdi 17 – secondo giorno
7:45 – In partenza per un altro giorno di fiera ;-)
10:50- Questa mattina abbiamo iniziato con New Dawn della Artipia. Titolo fantascientifico di esplorazione spaziale ambientato nell’universo di Among the Stars dove si pescano carte, che altro non sono che le carte stazione sullo stesso stile e formato di Among the Stars, si piazzano su una griglia per guadagnarne gli effetti, come prendere risorse per esempio, e si cerca di prendere il controllo di quelle già scoperte sulla mappa. Lo scopo è avere i punti vittoria indicati sulla carta a fine partita e ottenere particolari bonus raffigurti sul bordo del tabellone e che dipendono da come si orienta la stazione sulla griglia. Il gioco prevede un interessante meccanismo del lancio dei dadi per prendere il controllo delle stazioni già controllate da un nemico o libere ma su cui non è piazzata la vostre base spaziale. Quando si prende il controllo di una stazione la si può ruotare come si vuole, così da prendere i bonus indicati sul bordo del tabellone a seconda delle frecce presenti sulla carta, e vi si piazza sopra una propria base spaziale che fornirà risorse a seconda del colore della carta. Altra cosa interessante è la presenza degli ambasciatori che forniscono benefici al giocatore che li porta in una propria stazione. L’idea è molto carina e mi ha favorevolmente colpito, anche se c’è un certo peso della casualità e una eccessiva interazione (cioè si passa il tempo a riempirsi di botte)
11:57 – Alla Zvezda abbiamo provato Ifrito. Sicuramente è scenografico e l’idea di due piani di movimento è molto carina. Però è un gioco completamente astratto e sinceramente pure un po’ banale secondo me. Inoltre i geni non si incastrano proprio benissimo e basta urtare per errore un attimo la plancia che vola tutto per aria.
12:40 – Alla Z-Man stiamo provando Pandemic Contagion. Questo titolo della serie Pandemic aveva suscitato un certo interesse in quanto questa volta si impersonano le malattie e si devono decimare città piene di gente. Nonostante l’ambientazione molto macabra, il gioco è molto carino e veloce. Si tratta di un titolo di maggioranze dove si giocano carte dei colori delle città per infettare le città sul tavolo piazzandoci i vostri cubetti. Interessante il fatto che si possa decidere come mutare la propria malattia, aumentando il numero di carte che si pescano oppure il numero di cubi che si piazzano durante le proprie azioni, e la presenza delle carte WHO, che mettono in difficoltà i giocatori e segnano il progresso del gioco. Ogni volta che si estingue una città si fa poi una valutazione per dare punti a seconda del numero di cubetti, e l’ultimo che ha pizzato il cubetto guadagna anche un’azione bonus. In questo modo può essere conveniente completare la città altrui.
13:44 – Stiamo provando The Battle at Kemble’s Cascade alla Z-Man. E’ molto influenzato dalla fortuna e alla fine di ogni turno c’è una serie di operazioni un po’ fastidiose di sposamento delle tessere per simulare lo scorrimento dei vecchi videogame spara-tutto con le navicelline, ma già lo adoro. La grafica è proprio pixellosa come quei giochi da coin-op, le regole sono semplici e la partita scorre via lineare e veloce. In pratica dovrete muovere la vostra navicellina sullo “schermo” sparando ai nemici ed evitando asterodi finché non incontrerete un enorme boss di fine livello. Durante la partita dovrete stare attenti a non subire troppi danni e a non perdere la vostra energia o verrete distrutti, comunque di rientra in partita il turno dopo. Vi è anche la possibilità di potenziare il proprio veicolo con armi fikissime, nuovi motori e scudi piu’ efficienti. E’ un gioco a punti dove questi si guadagnano eseguendo missioni, alune personali altre a disposizione del gruppo, oppure distruggendo i cattivi. Unica cosa che vi ha un po’ fatto storcere il naso è la possibilità di sparare agli altri giocatori oltre che ai nemici sulla plancia, ma è una pura questione di gusti.
15:50 – Abbiamo provato Tragedy Looper, un interessantissimo gioco di deduzione dove fino a 3 giocatori giocano contro il master. Ci sono dei personaggi che si muovono attraverso 4 location. I giocatori piazzano su questi personaggi delle carte per spostarli, aumentare il loro livello di paranoia o aggiungerli “cuori”. Poi a seconda di dove si trovano i personaggi, con chi sono e al livello di paranoia il master avvia un evento, tipo la morte di qualcuno. A questo punto avviene un loop e tutto ricomincia da capo. I giocatori avranno a disposizione un numero finito di loop per capire i ruoli di tutti i personaggi in base a pochi indizzi e a come si svolge ogni loop. I cuori invece servono ad attivare abilità speciali dei personaggi che, per esempio, aiutano a togliere la paranoia. Molto bello e con molti scenari, ma elevatissima dipendenza dalla lingua. Semplicemente geniale.
17:07 – Appena provato The Stauber Dynasty alla Z-Man. Pensavo fosse un gioco diverso, piu’ peso e di pianificazione, invece è un titolo semplice e veloce, quasi un filler, però un po’ insipido. I giocatori si muovono su una plancia esagonale divisa in spicchi dove movono i propri meeple e occupano delle posizioni per guadagnare bonus e per prendere punti quando avviene la valutazione dello spicchio. La cosa che mi ha incuriosito è che gli omini non si pagano realmente ma restano immobilizzati finché non si fa una valutazione o non passa il re, cosa che a mio parere fa un po’ perdere di importanza le azioni per recuperare omini verso la fine del gioco. Presenta anche un interessante e orginale sistema di determinazione del turno di gioco tramite due tracce, in cui ci si posiziona a seconda dell’azione scelta, e che si unscono al termine del turno. Sinceramente ha troppi modi di fare punti, cosa che di norma non sarebbe un aspetto negativo, però in un gioco di maggioranze toglie un po’ di mordente.
17:51 – Abbiamo provato Takamatsu alla Mucke Spiele. Gioco astratto e quasi scacchistico dove si mandano in giro per una plancia a forma di palazzo reale giapponese dell’epoca dei samurai delle pedine dei colori dei giocatori, 6 per giocatore. Lo scopo e fare un giro del palazzo e riportare le pedine nella stanza del loro colore così da poter prendere la prima carta punti disponibile. Le regole per il movimento sono molto particolari e consistono nel prendere un gruppo di pedine, massimo 3, e spostarle di tante caselle quanto la numerosità del gruppo. Quando ci si muove si deve cercare di portarsi sempre dietro la pedina di un avversario, quindi si scombinano molto i piani e si fanno prendere punti anche agli avversari, ma ci sono pure carte negative. Gioco veloce, semplice e molto bastardo.
18:40 – Abbiamo provato Orcs Orcs Orcs della Queen. Gioco semplice e veloce dove i giocatori si sfidano a chi uccide piu’ orchi a suon di carte incantesimo, che vengono concatenate tra loro per aumentare la potenza dell’incantesimo di base. Ricorda un po’ titoli come Carnival Zombie, ma questo non è cooperatio: i giocatori anche qui sono su un’area centrale del tabellone e circondati dai nemici. Ogni orco ha un certo valore di resistenza e quando se ne uccidono un tot dello stesso tipo si sblocca anche un effetto speciale. Intertessante il meccanismo per cui le carte fato, pescate ad inizio turno, oltre a muovere gli orchi verso il centro del tabellone, possono applicare delle grosse limitazioni alle azioni dei giocatori. Temo però per l’interazione tra i partecipanti.
00:29 – Per chiudere in bellezza abbiamo provato anche Versailles della Giochix. Fillerino dalla componentistica molto bella e con un tabellone gigantesco. Pochissimi tempi morti e una meccanica elegante nel concetto. Praticamente i giocatori muovono i loro omini lungo dei percorsi, quando si fermano in un luogo del percorso possono eseguire l’azione associata la cui entità dipende dal numero di lavoratori del giocatore già piazzati sopra in precedenza. Lo scopo è di edificare la reggia di Versailles. Il gioco è a punti e si prendono punti per le tessere piazzate per edificare la reggia, per quelle ancora in possesso del giocatore alla fine del gioco e per le risorse rimastegli. Per contro ho trovato poca chiarezza su alcune regole del regolamento, per esempio la partita fatta si è chiusa in modo analogo con l’impossibilità di terminare la villa e i giocatori che hanno fatto a gara a prendere tessere senza piazzarle e risorse, cosa che mi è sembrata un po’ strana. Quindi la chiusura del gioco mi ha lasciato un po’ perplesso, ma comunque un’impressione positiva. Alti livelli di interazione indiretta.
Giovedì 16 – primo giorno
9:00 – Arrivati davanti la fiera con un’ora di anticipo stiamo aspettando trepidanti che aprano le porte. La fiera apre alle 10:00. :-)
10:00 – Appena entrati ci siamo seduti alla G3.
10:30 – Abbiamo provato Urban Panic, gioco di piazzamento tessere con meccanica abbastanza classica ma con la particolarità è che ogni tessera che si piazza varia, a seconda del tipo di tessere, le statistiche della vostra città, tipo ambiente, occupazione, ecc. La cosa interessante è che le tessere non possono essere piazzate ovunque ma secondo come vengono connesse, inoltre vi è la presenza di carte obiettivo che danno punti a fine partita. Come difetti ho visto una bassa interazione, che però probabilmente aumenta verso fine partita, e dei cubetti davvero troppo grandi e difficili da gestire. Mediamente per ora gli darei un voto positivo.
11:00 Stiamo provando Lap Dance all’Artipia. Gioco carto-dadoso, il massimo della casualità, in cui arrivano dei clienti al night, tutti i giocatori hanno un certo tempo per scegliere fino a 4 carte dalla propria mano che sono le risorse per soddisfarli e, in base a queste carte, si lanciano dei dadi con cui si devono ottenere dei partner per soddisfare i gusti dei clienti e ottenere dei bonus in cambio. Meccanica non male, anche se eccessivamente casuale per i miei gusti, e apprezzo che abbiano reso il gioco molto piliticament corretto mettendo anche spogliarelisti uomini e clienti donne, ma l’ambientazione non mi ispira e la grafica non mi fa impazzire.
12:14 – Abbiamo provato Imperialism alla G3. Interessante gioco di civilizzazione card-driven dove i giocatori, a turno, scelgono una delle 5 azioni diisponibili; le piu’ interessanti sono lo sviluppo, dove si guadagnano monete a seconda della posizione del giocatore in uno degli 8 tracciati delle risorse nel gioco oltre a guadagnare avanzamenti bonus, e la colonizzazione, dove si giocano carte che permetteono di incrementare le proprie risorse e la propria tecnologia. Estremamente interattivo dato che non mancano guerre e carte intrigo, che sono bastardissime. Unico “difetto” è che se si lascia andare troppo avanti un avversario in un tracciato delle risorse questo è abbastanza importante perché chi è in testa in determinate risorse ottiene ulteriori vantaggio quando fa l’azione sviluppo. Voto molto positivo al momento.
14:30 – Dopo una breve pausa pranzo ci siamo tuffati a provare Neptun della Queen. Gioco pick-up and delivery, ma piu’ delivery che pick-up. La partita si divide in 3 turni ognuno di 3 fasi, nella prima fase i giocatori prendono gli ordini con un particolare meccanismo di scelta, ogni giocatore deve decidere di tenere l’ordine scopert nel suo turno o rischiare e scoprire un nuovo ordine. Ogni ordine è composto da tre carte, una per il movimento, una con la città e una con la merce da consegnare. Nella seconda fase ogni giocatore gioca una carta movimento e cerca di consegnare nelle varie città le merci indicate per guadagnare oro e punti preghiera. Infine, nell’ultima fase si guadagnano punti per le maggioranze a seconda delle merci consegnate nella varie aree. Interessante il fatto che i giocatori scelgno la sequenza delle città da visitatre durante la fase di presa degli ordini e poi questa deve essere seguita. Unica cosa che mi ha convinto poco è l’interazione tra i giocatori che non è decisamente molta. Sicuramente semplice e veloce, ma un probabilmente un po’ ripetitivo e non concede errori.
16:06 – Abbiamo provato Five Tribes alla Days of Wander. Il gioco si configura come un immenso tzunami di meeple su una matrice di 5×6 tessere. E’ un gioco a punti dove i giocatori muovono gruppi di meeple tra le tessere, lasciandone cadere uno su una tessera ad ogni movimento. Poi, nell’ultima tessera in cui ci si muov il giocatore utilizza l’effetto speciale della tessera e l’effetto speciale dovuto al colore dei meeple con cui ci arriva. I meeple con cui si arriva sull’ultima tessera vengono eliminti dal gioco. Quando su una tessera non ci sono piu’ meeple il giocatore ci piazza un suo cammello e prende a fine partita i punti indicati su questa, piu’ eventuali punti bonus per costruzioni presenti sulla tessera. Personalmente mi è piaciuto, molto vario nelle strategie, molti effetti speciali se si aggiungono anche le carte genio, che si prendono mediante alcune tessere, e veloce e leggero da giocare. Meglio di quello che pensassi.
17:19 – Stiamo provando Massilia alla Quined. Gioco su sfondo commerciale molto interessante dove le azioni sono regolate in base al dado che si sceglie. I dadi, lanciati ad inizio partita da ogni giocatore e poi piazzati al centro del tabellone, permettono di muovere gli acquirenti lungo un percorso circolare, se poi questi capitano davanti la vostra bancarella potete vendergli merci corrispondenti al suo colore e guadagnare monete e punti. Altre azioni permesse dai dadi sono acquistre merci, prendere carte divinità, che offrono particolari vantaggi e acquistare punti vittoria. La mia impressione è che il gioco vada facilmente in stallo, per questo vi sono dei gettoni penalità che consentono sostanzialmente di violare le regole cambiando colore ai dadi, modificandone il valore o permettendo di utilizzare due dadi insieme. Il gioco risulta estremamente piu’ semplice da giocare che da spiegare, ho qualche dubbio sulla scalabilità.
18:16 – Alla Granna abbiamo provato Faras che sostanzialmente è il memory avanzato dove, oltre a trovare le tessere accoppiate, si devono anche giocare delle carte che indicano che tipo di tessere da trovare. Adatto ad un pubblico piuttosto giovane anche se lo presentano come un gioco per bambini.
23:36 – Volevamo fare una partita in notturna ma proprio ci mancano le forze. Per sta sera si chiude. A domani!
Sale l’attesa. Non vedo l’ora di leggere il primo articolo. Grandi Gioconauti.
Forza ragazzi, siamo lì a spingere con voi ;)
Ragazzi se potete fatevi un giro a (Halle 1 Stand A104) che c’è Stay Away!
Ragazzi, ce la fate a passare dalla Z-Man (Hall 3 posto P111) per provare The Battle at Kemble’s Cascade?
Sono curioso di avere le vostre impressioni.
Faremo il possibile ma non garantiamo nulla perché i giochi da provare sono tanti e c’è una mole di gente tremenda. :-)
Grazie ragazzi! E’ un titolo che mi intrigava molto e dopo aver letto le vostre impressioni ancora di più!
Penso che entrerà a far parte della mia ludoteca^^
Anche io lo volevo, ma è andato sold out già nella prima mattinata :-(
Mi raccomando provate hyperborea e fateci sapere se è degno di nota oppure no!
Ciao Luca, ti segnalo che i nostri commenti su Hyperborea puoi già trovarli nell’articolo dedicato agli Asterion Gaming Days. Dubito che lo riproveranno anche a Essen, ma ti assicuro che riapprofondiremo presto il titolo in altra sede ed altre forme.
Diteci qualcosa su Antike II
Provato? Novità Effettive?
Se poi postate anche i prezzi in fiera… tanto per farci rosicare!!! :-)
Vediamo se riusciamo ma come tendenza cerchiamo di provare novità assolute e non aggiunte o versioni 2.0. Antike 2 è sostanzialmente Antike con delle aggiunte, tanto che il manuale stesso riporta a parte cosa cambia da Antike per chi conosce già il predecessore.
Sui prezzi immagino tu intenda quelli dei negozi visto i prezzi delle novità li trovi su bgg. Magari domani butto l’occhio se riesco, per ora posso dirti che i più svenduti mi sono sembrati The Cave a 9 euro e Nobleman a 19 euro. :-)
Rientrato ora in albergo dopo una giornata di prove ed acquisti.. L’unico rimpianto è non aver conosciuto Doc, spero di rifarmi domani.. A breve posto un flash sui giochi provati.
Commenti flash dei giochi provati oggi:
Mythopia 6.5 lontani dal wallace visionario di Emerald. Pulito e preciso nelle meccaniche ma freddo come ai vecchi tempi.
Colt Express 6 fa quello che deve: divertire. Una gioia per gli occhi e 45′ spensierati nel far West.
Realm of wonder 5.5 bei materiali e gioco che funziona ma troppo piatto, non colpisce per nessun aspetto.
Lap dance 4.5 se non fosse per l’ambientazione pseudo porno non avrebbe ragione di esistere, così strappa due risate per le immagini.
Hospital Rush 6.5 gioco davvero carino che dá quello che promette. Piazzamento lavoratori leggero, interattivo e veloce.
Stendi i panni 6 il titolo è Wash qualcosa, divertente gioco di riflessi con ottimi materiali.
Samurai spirit 4 davvero incredibile, alla fine del primo round mi chiedevo quando cominciassimo a giocare. Insulso.
[redacted] clone di panic station con una bella copertina. Da approfondire per capire quale giri meglio dei due.
Imperial settlers 6.5 Congo di carte con meccanica e grafica intriganti ma zero interazione. Necessita di piu di una partita per averne un’idea chiara.
Vi seguo dal mio posto di lavoro a Padova, non fate attendere gli articoli :)
Dato che tra poco più di 15 giorni c’è Lucca direi che di certo non mancheranno gli articoli nelle prossime settimane ;-)
Ifrito = Scacchi 3D di Sheldon Cooper :D
Mi sembra che quello sia un gioco vero che si vede nel telefilm di star trek e che poi qualche folle ha inventanto un regolamento per trasformarlo in realtà. :-D
The Stauber Dynasty e Takamatsu sembrano due titoli interessanti.
Leggendo le vostre impressioni mi hanno lasciato decisamente incuriosito e desideroso di provarli.
Credo di aver dato un’impressione sbagliata su The Stauber Dynasty, in realtà non ci è piaciuto molto. Ho appena provveduto a rettificare. Mentre Takamatsu mi sento tranquillamente di consigliarlo. ;-)
Un altro po’ di prove su tavolo effettuate oggi:
Euphoria 7 ottimo piazzamento lavoratori, poca interazione e nessuna meccanica innovativa ma gira bene, tiene 6 giocatori e ha bei materiali.
Contagion 5 gioco insulso, mezz’ora che si può investire in maniera più interessante anche non facendo niente.
Hoyuk 5,5 kingsim builder leggermente migliore come scelte possibili e materiali. L’esperienza di gioco però resta piu o meno la stessa.
Walled city 6 onesto gioco di maggioranze, soltanto maggioranze e bei materiali, sufficiente a farne un gioco piacevole.
The possession 6 la gen x non ha tanti soldi ma ha tante idee. Gioco basato sul film ‘la casa’ con un’ambientazione ben ricreata e belle meccaniche ma scarsi materiali.
Hollywood 5 classico gioco che punta tutto sulla tematica dimenticandosi di ambientazione e meccaniche. Non interessante.
Essen spiele ’13 6 gioco davvero evocativo per i frequentatori della fiera. Meccaniche semplici ma gioco davvero godibile.
A me Marsilia interessa molto. Come mai dubbi sulla scalabilita e sulla facilità di stallo?
No, nessuno stallo in realtà. La questione è semplice, se tu cerchi di farti la tua partita pulita, come piace a me, in realtà di blocchi alla seconda o terza azione. Le penalità evitano di bloccarti e fanno parte a pieno della meccanica, devi prenderle per forza e accettare l’idea anche se ti faranno perdere punti. Poi ho visto che c’è una carta divinità che ti permette di eliminarne 2 sul colpo. Quindi la cosa è voluta, l’abilità sta nel cercare di prenderne meno degli altri, o di smaltirle meglio, o, scelta forse più efficiente, fare in modo che ad ogni tot penalità vi sia un ingresso di punti maggiore. Per la scalabilità in due non mi convince e in 4 potrebbe essere un po’ caotico, questo perché piazzi delle bancarelle lungo un percorso ad anello, quindi quante ne sono presenti influisce poi sulla partita. Ma è solo un sospetto, non ho ovviamente avuto modo di fare verifiche.
Per onore di cronaca su contagion ci siano accordi che il grizzly della z-man ci ha spiegato male un paio di regole, ciò rende il mio giudizio un po’ meno negativo.
Grazie!
Peccato, avrei voluto prenderlo domenica, ma a questo punto aspetto un po’ di commenti.
Una domanda, ma Tortuga della Queen games è vero che non c’è?
Neanche in vendita nei vari stand?
Mi dicono dalla regia di aver visto alcune copie in giro per gli stand.
Giornata caotica ma comunque un bel po’ di giochi provati:
Panamax 7,5 gestionale completo, complesso, appagante per giocatori tedeschi esperti. Sembra perfetto per il suo target.
Uruk II 6 gioco di carte senza infamia e senza lode. Si lascia giocare senza però lasciare particolare traccia.
Grog Island 6,5 family game con una meccanica innovativa, una bella e ottima grafica. Cosa si può chiedere di piu al genere?
Frankestein bodies 5 solo l’idea di frenkestein e una grafica volutamente eccessiva. Niente degno si nota intorno.
Spike 6,5 bella sorpresa: un gioco semplice ma abbastanza profondo che unisce tutti gli elementi di un ferroviario con regole snelle.
Grazie di cuore per l’interessantissimo (e utilissimo) articolo “in progress”!
Avanti sempre così, ragazzi!!!
Ultimo giorno di prove:
Historia 5,5 voce fuori dal coro dei complimenti che ho sentito. Per me ha una grafica pessima, un’infinità di simboli disorientanti e una freddezza artica.
Onward to Venus 6,5 ecco dove wallace ha messo le idee originali non trovate in mythotopia. Non un capolavoro ma un gioco semplice e divertente.
Pints of blood 6,5 gioco liberamente tratto da ‘l’alba dei morti dementi”. Troppo downtime ma gioco divertentissimo e originale.
Spell of doom 7 battaglia tra maghi che riesce a fornire un’esperienza di gioco completa e e semplice da gestire.
Co-mix 6 narrativo ben congegnato e originale quanto basta che pero si porta dietro tutti i difetti del genere.
tyny epic kingdoom 6,5 un gioco completo di sviluppo civiltà in una scatolina tascabile. Un piccolo gioiello da approfondire su bilanciamento e scalabilità.
imperialism 5 Gioco di civilizzazione che non inventa nulla, che per semplificare banalizza e per funzionare fa prendere la calcolatrice.
Complimenti!!!! Sia per il tour de Force ludico incredibile e sia per aver fatto questo report dettagliato!!!
Per chi, come me, non è potuto essere lì, è stato una gran cosa :D