Legendary Encounters: nello spazio nessuno può sentirti giocare!
di Federico “Kentervin”
E’ fissato per la GenCon 2014, cioè tra poco meno di un mese, l’incontro con uno dei più iconici e letali mostri dell’immaginifico Sci-Fi.
Sta per arrivare infatti sui nostri tavoli Legendary Encounters, ennesimo Deck-Building che la Upper Deck sforna mutuando il core-system del suo apprezzatissimo Legendary, rivedendone la grafica per adeguarsi alla nuova ambientazione ma mantenendo simboli ed impianto regolistico del suo predecessore.
Le carte ora aumentano, passando da 500 a 600, con una impostazione grafica che continua a mantenersi fumettosa; chi sperava di ritrovare le immagini dei film rimarrà deluso, anche se personalmente ho apprezzato tale scelta.
Se la struttura del gioco è rimasta pressoché invariata, le novità introdotte dalla casa editrice pongono l’accento su una migliore caratterizzazione dei personaggi (praticamente assente in Legendary, in quanto i giocatori si ritrovano ad assoldare questo o quel supereroe, che però rimane disponibile per tutti) ed una decisa propensione alla collaborazione tra i giocatori che qui riveste una parte fondamentale.
Vengono ora introdotte le Carte Ruolo: all’inizio della partita ne verrà pescata una scelta tra una rosa di 10 e questa indicherà la specializzazione del nostro personaggio, andando dal classico Marine addestrato a scovare e distruggere gli Alien al più classico Medico in grado di curare gli altri membri del team.
Se possiamo finalmente contare su una graditissima diversificazione dei personaggi (i giocatori rappresentano dei capisquadra impegnati a gestire al meglio il proprio team), unita ad un’atmosfera di tensione decisamente più adulta rispetto a Legendary che ci aiuta ad immedesimarci e a “calarci nella parte”, la presenza di Punti Ferita (esauriti i quali il giocatore viene eliminato dal gioco) richiede un’attenta pianificazione delle proprie mosse e la ricerca di sinergie tra le varie abilità dei personaggi in gioco.
Come per Legendary, quando una carta esce dalla fila, essa danneggia il giocatore di turno e sarà compito dei giocatori lavorare di concerto per evitare che questo accada troppo di frequente.
Inoltre è stata introdotta una nuova meccanica per cui le carte vengono ora collocate coperte sulla plancia, un sistema semplice ma efficace per rappresentare le insidie ed i pericoli che si annidano nel buio; un giocatore può, eseguendo un’azione di Search (un semplice attacco il cui valore dipende dalla posizione della carta nella fila, dato che è stampato direttamente sul tabellone di gioco), girare tale carta.
Essa può rappresentare eventi positivi o negativi, oltre al fatto che può trattarsi di un Facehugger.
In questa malaugurata ipotesi, se il giocatore non riesce ad uccidere la creatura, essa si avvinghia al personaggio e viene quindi posta di fianco alla relativa Carta Ruolo.
Se nessuno dei suoi compagni riesce nel compito di eliminarlo, nel turno successivo il giocatore dovrà scartare il Facehugger e mettere nella propria pila degli scarti una carta Chestbuster.
Quando egli pescherà tale carta, verrà eliminato dal gioco (o giocherà contro gli altri in veste di Alien, se si avrà scelto di utilizzare le regole avanzate. A tale scopo è stato introdotto un set di 36 carte a cui il giocatore in questione potrà attingere).
Legendary Encounters strizza quindi l’occhio agli amanti del genere collaborativo, con le nuove regole pensate appositamente per favorire il gioco di squadra, pena il ritrovarsi seduti accanto ad un Alien bramoso di farci a pezzi.
Anche alcuni effetti (in primis COORDINATE che permette ad un giocatore di rendere disponibili una carta della propria mano al resto del team) vanno in questa direzione; ovviamente tale approccio potrebbe non piacere, così come la possibilità di venire eliminati dal gioco, ma sicuramente permettono a Legendary Encounters di staccarsi dal suo predecessore, evitando il senso di deja-vu (“Ehi, ma questo è Legendary con un’altra ambientazione!”) e permettendogli di evitare pericolose sovrapposizioni.
L’esperienza di gioco più paranoica ed adulta lo rendono adatto anche a giocatori più smaliziati o che, semplicemente, trovano l’ambientazione supereroistica un po’ troppo “chiassosa” o poco coinvolgente.
I nuovi effetti comprendono:
- VIGILANT, grazie a cui una carta può rimanere in gioco anche per più di un turno, fornendoci supporto prezioso;
- SACRIFICE, che ci permette di eliminare una carta per attivarne l’effetto speciale;
- MOBILIZE, che si attiva non appena la carta viene acquisita;
L’interazione è spinta ai massimi livelli; i giocatori possono attaccarsi tra di loro ed ogni personaggio ha un valore di difesa che deve essere eguagliato per infliggere delle ferite.
Quando questo accade il giocatore pesca una Carta Strike e la piazza di fianco alla propria Carta Ruolo; tali carte riportano un valore (che rappresenta l’ammontare del danno subito) ed eventuali effetti speciali.
Quando la somma di tali valori supera i Punti Ferita del personaggio, egli viene rimosso dal gioco.
E’ presente infatti una variante che utilizza le Hidden Agenda e che introduce la possibilità che uno dei giocatori sia in realtà al soldo della Compagnia ed il cui scopo sia riuscire a recuperare un Alien vivo; in termini di gioco dovrà essere l’unico della spedizione a sopravvivere.
Un grosso punto interrogativo è dato dalla longevità: ottima la presenza di vari ruoli, così come la presenza di quattro scenari già pronti che vanno a coprire Alien, Alien 2 – Scontro Finale, Alien 3 e Alien- La Clonazione.
Ognuno di essi è rappresentato da tre Mazzi Obiettivo che devono però essere affrontati sempre nel medesimo ordine, riducendo a mio avviso la rigiocabilità del titolo.
Tra gli obiettivi solitamente è richiesto di rivelare determinate carte, attaccarne di speciali ad alcune zone del Complesso (l’area di gioco) o di uccidere specifici alieni.
Anche se è scontato l’arrivo di un Core Set dedicato a Predator, accompagnato dalle immancabili regole per inscenare epici scontri tra i due pesi massimi della Sci-Fi anni ’90, l’universo Marvel può sicuramente contare già fin d’ora su un’espandibilità invidiabile che Legendary Encounters difficilmente potrà mai eguagliare.
Nonostante sia possibile introdurre i personaggi di Legendary, personalmente non credo che accostare Thor e compagni a Ripley per affrontare la minaccia aliena possa giovare all’atmosfera del gioco; ovviamente se la futura espandibilità di Legendary Encounters non vi preoccupa (o non siete interessati ad acquistare ulteriori espansioni, che nel caso di Legendary cominciano ad essere un po’ troppe per i miei gusti), 10 Carte Ruolo e 16 diversi alleati (tra cui Ripley, Dallas e Bishop) dovrebbero garantire una discreta longevità a questo titolo.
La realizzazione è stata affidata a Ben Cichoski e Danny Mandel che sono andati a sostituirsi a Devin Low, già autore del primo Legendary e della sua controparte “malvagia” Legendary – Villains.
Contenuto del gioco:
- Regolamento
- Plancia (14.5″x 33″)
- 600 carte:
- 10 Role Avatars
- 10 Role Character Cards
- 35 Specialists
- 25 Grunts
- 10 Sergeants
- 224 Character cards
- 4 Locations
- 12 Objectives
- 132 Hive cards (12 different “mini-decks”)
- 24 Drone cards
- 14 Hatchery Cards
- 40 Strikes
- 4 Alien Avatars
- 36 Alien Player Cards
- 15 Agenda Cards
- 5 Secrets Revealed Cards
Mi duole segnalare che alcuni utenti su BGG hanno riscontrato la mancanza di 2-3 carte nella scatola.
La cosa era già accaduta per Legendary Villains, quindi consiglio di controllare per bene il contenuto della vostra copia ;)
Mentre si avvicina la GenCon ai piani alti cominciano a sbottonarsi su Legendary Encounters:A Predator Deck Building Game.
Il gioco si baserà sui primi due film della saga e presenterà due modalità di gioco: collaborativo come il suo predecessore (con tanto di obiettivi da raggiungere per ottenere la vittoria) e competitivo.
Smentita la possibilità di dividersi in due fazioni (umani e Predator), i giocatori di fatto saranno dei Predator intenti a dare la caccia alle loro prede nel tentativo di portare a casa più Punti Vittoria possibili.
Il gioco NON sarà integrabile con il suo predecessore (per l’apposita espansione occorrerà attendere la fine dell’anno). Sarà possibile sostituire il mazzo del giocatore Alien con quello del giocatore Predator, questo sì, ma per il resto le due scatole rimarranno ben distinte e dubito che capiterà spesso di fare uso di tale opzione (al momento non ho mai giocato una partita col giocatore Alien).
Spiace date brutte notizie, ma non vi è nessuna speranza di vedere Vasquez fare capolino nell’espansione di Alien, dato che l’attrice non ha dato il suo benestare.
Peccato.
purtroppo nella mia scatola nuova e sigillata di ” Legendary Encounters: an Alien Deck Building Game ” mancavano ben 100 carte…dopo vari “scleri” e controlli su ben 600 carte son riuscito ad effettuare una lista delle carte mancanti, grazie ad una lista completa fortunatamente trovata su BGG e a mandare una mail al servizio clienti della Upper Deck che comunque, prontamente, mi hanno risposto e nel giro di 2 mesi mi hanno mandato le carte mancanti…continuo cmq a chiedermi come sia possibile una cosa simile…buon gioco!