Dogs of War: CoolMiniOrNot punta su Paolo Mori
di Federico “Kentervin”
Paolo Mori torna a far parlare di sé con un altro progetto di respiro internazionale; questa volta è la CoolMiniOrNot che si cimenta in un progetto molto particolare e fuori dai soliti canoni a cui ci ha abituato. Il decimo progetto della casa, nato in collaborazione con la Spaghetti Western Games, va a collocarsi tra i boardgame di stampo tedesco, tralasciando per un momento quindi il tipico stile Ameritrash che ha fatto la fortuna della casa (ma non preoccupatevi troppo, il Kickstarter di Zombicide 3 è già in preparazione).
Dogs of War si presenta come un classico gioco di piazzamento in cui i giocatori dovranno sostenere i signori di Gravos nella loro scalata al potere. Come capitani di ventura, infatti, dovremo scendere in campo con i nostri eserciti per sfidare e possibilmente prevalere sugli altri giocatori.
Il Regno di Gravos conta diversi casati, tutti molto pittoreschi e dettagliatamente illustrati all’interno del manuale (molto corposo, ma non lasciatevi spaventare dalle 32 pagine di manuale; almeno metà descrive minuziosamente le varie fazioni in gioco).
Il giocatore decide quale capitano impersonare (ognuno ha un’abilità speciale) e prende le relative miniature che utilizzerà per prendere parte agli scontri: sulla plancia di gioco sono rappresentati infatti 3 campi di battaglia con degli spazi ove posizionare il proprio personaggio. Questi spazi riportano un bonus che viene guadagnato non appena si occupa tale casella: monete d’oro (utili per acquistare armate), Punti Vittoria, armate, tattiche, eccetera. Ogni volta che mi posiziono su uno di questi spazi, “metto in campo” anche un’armata, rappresentata da una carta. Le armate sono di 4 tipi, rispettivamente Footman (+1), Arquebuser (+3), Knight (+5) e War Machine (+7). Posizionata l’armata, viene mosso il segnalino che rappresenta la forza militare in gioco (in pratica “l’ago della bilancia” dello scontro in atto); oltre alle normali armate, è possibile giocare anche una tattica, carte molto potenti che attivano abilità ed effetti speciali in grado di stravolgere l’andamento di una battaglia. Non è possibile parteggiare per entrambe le case in lotta in quello specifico campo di battaglia (sempre che non si decida di giocare la carta tattica “Betrayal”) ed alcuni spazi richiedono un’armata “minima” per essere occupati (ad esempio, se vi è il simbolo Knight, lo spazio può essere impegnato solamente da un Knight o da una War Machine). Quando tutti hanno posizionato i propri capitani e le proprie armate, si procede alla risoluzione dei conflitti. Il casato che vince la battaglia guadagna 1 punto sul Tracciato del Casato (nel caso la vittoria fosse stata schiacciante, con una differenza di 15 punti, ne avrebbe guadagnati 2 ed il casato sconfitto avrebbe perso 1 punto): tale tracciato indica la “quotazione” delle varie famiglie ed i relativi punti ottenuti a fine partita dal possesso dei Segnalini Casato. Tali segnalini possono essere guadagnati dai giocatori nel corso della partita. I giocatori usciti vittoriosi dal combattimento guadagnano 1 punto per ogni capitano presente nello schieramento avversario. Inoltre a chi ha giocato più capitani (e ha vinto la battaglia) viene assegnato il bonus relativo al campo di battaglia in questione (3 monete, 2 carte tattica o un capitano extra nel prossimo turno). In caso di parità tra i vincitori, entrambi guadagnano il bonus.
Una volta che tutti e tre gli scontri sono stati risolti, si passa al turno successivo. La partita si snoda nel corso di 4 anni, terminati i quali si passa al conteggio dei punti ed alla proclamazione del vincitore. Oltre ai punti guadagnati nel corso della partita, eventuali coppie di monete valgono 1 punto così come ogni carta tattica o carta soldato inutilizzata. Vengono poi valutati i Tasselli Casato, convertiti secondo la loro posizione sull’apposito tracciato. Nonostante il manuale si presenti molto corposo, il gioco si rivela molto snello e semplice; le azioni a disposizione sono poche e le unità vano acquistate con oculatezza, dato che il denaro che circola durante la partita non è mai abbastanza. I Tasselli Casato costringono a tenere d’occhio quello che fanno gli avversari; “seguire” un casato e poi lasciarlo a metà partita per schierarsi con un’altra famiglia non è poi così raro, ma rende bene l’idea che in fondo siamo solo dei mercenari: poco importa per chi si combatte, l’importante è combattere per il vincitore.
Dogs of War è per 3-5 giocatori e risulta interessante per tutti quelli che cercano un gioco con alta interazione, senza per questo essere cervellotico. Le carte tattica e le abilità speciali dei vari condottieri aggiungono pepe al titolo, senza complicarlo inutilmente. Esiste anche una piccola parte di bluff in quanto tutte le risorse (a differenza dei propri capitani) rimangono nascoste durante la partita e quindi a meno che non vi ritroviate al tavolo con giocatori che “contano i pezzi”, è sempre difficile valutare l’effettiva forza degli avversari, rendendo le battaglie molto tese. Inoltre se all’inizio si parte lenti, con solo 3 capitani a disposizione nel 1° anno, nel 2° e nel 3° ne abbiamo 4 e nell’ultimo turno addirittura 5 (senza contare quelli acquisiti tramite bonus) il che permette di mischiare le carte in tavola con discreta facilità.
CoolMiniOrNot cerca di allargare i propri confini esplorando territori a lei finora alieni e proponendo un titolo “inaspettato” con meccaniche e tematiche a cui non ci aveva ancora abituato, basti pensare alle sue precedenti produzioni. E’ vero che lo fa con il suo solito approccio “plastico” ed il suo stile inconfondibile, proponendo la solita quantità di miniature molto belle, rifinite ed elaborate ed un background debordante e colorato (la parte relativa alla storia delle famiglie supera lo spazio dedicato alle regole); in questo caso il compito di sdoganare la casa dall’Ameritrash all’Eurogame tocca a Paolo Mori, autore già conosciuto ed apprezzato anche oltreoceano. Il risultato è un gioco veloce, tattico e se vogliamo anche psicologico in cui le (poche) mosse a disposizione costringono a soppesare la propria strategia in funzione degli altri giocatori. La durata del gioco è contenuta e lo rende adatto anche per una serata tra amici che ricercano un gioco semplice ma non banale.
La campagna Kickstarter si è conclusa da poco con successo, mentre la presenza a scaffale è prevista entro fine anno.
Per chi volesse sostituire le 50 carte soldato con altrettante miniature (ininfluenti in termini di gioco, ma davvero molto belle e particolareggiate) la casa editrice mette a disposizione un intero set di miniature al prezzo di 20$.