Port Royal: Pegasus Spiele reimplementa Händler der Karibik
di Alberto “Doc”
Händler der Karibik, gioco di carte uscito lo scorso anno dall’editore Österreichisches Spiele Museum e.V., torna rivisitato e con una nuova veste grafica nel 2014 sotto l’etichetta di Pegasus Spiele ribattezzandolo con il più pratico ed evocativo nome di Port Royal. Scopriamo qualche dettaglio in più sull’argomento.
L’ambientazione ci vede nei panni di commercianti che cercano di arricchirsi quanto più possibile sfidando la fortuna al di fuori dei mari dei Caraibi, ma attenzione a non tirare troppo la corda se non si vuole arrivare a fine giornata a bocca asciutta.
Tutto questo si traduce in un turno di gioco in cui i giocatori pescano quante carte vogliono dal mazzo di 120 posto in gioco e posizionando le carte scoperte che andranno a formare la zona del porto. E la particolarità del gioco sta proprio nelle carte che mostrano sul dorso il simbolo di una moneta mentre sull’altro una di queste possibili alternative:
- Persone: rimangono in fila sul porto.
- Navi: il giocatore può attaccarle se ha sufficienti spade poste sulle sue carte persona e la carta viene scartata dal porto. Viceversa rimane dov’è.
- Spedizioni: che rimangono in porto fin tanto che uno dei giocatori non scarta una carta persona con l’oggetto richiesto dalla carta spedizione.
- Aumento delle tasse: costringe i giocatori con 12 o più monete a scartarne la metà.
Il turno del giocatore termina non appena viene pescata una carta nave con lo stesso nome di una già presente in porto scartando tutte le carte presenti. Oppure quando il giocatore decide di fermarsi di sua volontà. In questo caso può tenere per se da 1 a 3 carte presenti in porto in base al numero di imbarcazioni presenti. Quando il giocatore ha preso le sue carte, gli altri possono pagare una moneta al giocatore attivo per acquistare una delle rimanenti carte presenti in porto.
Quando uno dei giocatori ha conseguito 12 punti influenza (accessibili attraverso le carte persona e le carte spedizione) e ha completato almeno una spedizione, il gioco arriva ai suoi ultimi turni in maniera tale che alla fine tutti abbiano giocato gli stessi in egual numero. Fatto questo il giocatore con più punti influenza è il vincitore.
Rispetto al’edizione del 2013, il gioco permette anche di vincere senza aver completato una carta spedizione ma raggiungendo più punti influenza e include 10 carte in più rispetto a prima. Si insomma poca roba. Niente più di una mini espansione e di un regolamento ritoccato con una piccola postilla. Ma se sorvoliamo su questo la meccanica base del gioco a me piace. Il gioco spinge sul rischio personale e nel turno degli avversari c’è l’occasione di poter fare acquisti riducendo così i tempi morti che in un filler proprio non dovrebbero esserci. Per me quindi è da provare e vedremo se sarà sufficientemente intrigante da farmi pensare ad un acquisto.